Il Potere dei Fiori di Bach: benessere per persone e animali

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Questa terapia si basa sull’uso di essenze floreali estratte da fiori selvatici, secondo il metodo ideato dal medico e ricercatore inglese Edward Bach negli anni Venti del secolo scorso. Sebbene la floriterapia non sia ancora sostenuta da solide prove scientifiche, le esperienze dirette di chi l’ha provata, sia persone che animali, raccontano storie di significativi miglioramenti nelle loro condizioni emotive e psicologiche.

Bach, durante il suo percorso di ricerca, si accorse che molti disturbi fisici avevano radici nelle emozioni e negli stati d’animo. Per questo motivo, il suo approccio terapeutico non mirava tanto a curare la malattia, ma a ristabilire l’equilibrio emotivo dell’individuo, lasciando che il corpo seguisse questo processo di guarigione.

Come funzionano i Fiori di Bach?

Ogni fiore di Bach è caratterizzato da una vibrazione unica che, entrando in risonanza con il campo energetico del soggetto, contribuisce a riportare equilibrio tra corpo, mente e spirito. Le essenze floreali agiscono sui blocchi emotivi e sui disagi psicologici, favorendo il rilascio di emozioni stagnanti e riportando il soggetto a uno stato di benessere naturale. Il concetto alla base di questa terapia è che l’essenza del fiore risuona con le vibrazioni dell’individuo, ristabilendo l’armonia perduta.

Quando una persona si trova a vivere in uno stato emotivo dissonante – per esempio a causa di paura, tristezza o rabbia – queste emozioni possono alterare il flusso energetico naturale del corpo, portando a uno squilibrio che può manifestarsi in disturbi fisici o psichici. La floriterapia mira ad allineare di nuovo le energie dell’individuo, trattando la causa profonda del problema, non il solo sintomo. È un approccio che stimola la guarigione dall’interno, come un processo naturale che riporta il corpo e la mente verso l’equilibrio.

La visione del Dottor Edward Bach

Edward Bach concepiva ogni individuo come un “piccolo mondo a parte”, un microcosmo in cui la salute dipende dall’equilibrio tra corpo e anima. Secondo Bach, ogni malattia era il risultato di un disallineamento tra la nostra personalità e il nostro scopo più profondo, ovvero la guida dell’anima. In altre parole, la malattia nasce quando l’individuo si discosta dalla sua essenza più autentica, cercando di soddisfare desideri egoistici o di conformarsi a influenze esterne.

Per Bach, la guarigione non poteva avvenire se non si lavorava sulla causa emotiva che aveva generato quella disarmonia. Credeva che le malattie fisiche fossero la manifestazione di un conflitto interiore: un blocco energetico causato da emozioni represse o da atteggiamenti mentali negativi. La cura, quindi, doveva essere indirizzata verso la personalità e l’emotività, con lo scopo di ristabilire un’armonia che permettesse al corpo di guarire da solo.

In questo contesto, Bach vedeva la floriterapia non come una cura per la malattia in sé, ma come un metodo per risvegliare la consapevolezza nell’individuo, aiutandolo a superare le sue difficoltà interiori e a riallinearsi con la propria anima. La malattia, secondo Bach, doveva essere vista come un’opportunità di crescita spirituale, un mezzo per aiutarci a sviluppare virtù e saggezza.

Fiori di Bach: Una cura per l’anima

L’approccio di Bach alla medicina era incentrato sul concetto che la salute non dipende solo da un corpo fisico in buono stato, ma dall’armonia tra il corpo, la mente e lo spirito. I fiori di Bach agiscono come catalizzatori di questa armonia, lavorando sulle emozioni e sui pensieri per riequilibrare la persona a livello profondo.

La malattia, secondo Bach, è il risultato di una disarmonia interiore che si manifesta nel corpo fisico. I rimedi floreali si concentrano sull’aspetto psicologico ed emotivo, cercando di restaurare il nostro equilibrio interiore. La floriterapia non agisce come un farmaco che sopprime il sintomo, ma piuttosto come un mezzo che stimola il nostro processo naturale di autoguarigione.

I fiori di Bach non sono semplici “curatori” di malesseri emotivi, ma strumenti che ci aiutano a sviluppare una maggiore consapevolezza di noi stessi. L’utilizzo di queste essenze promuove una crescita interiore, affinando la nostra capacità di affrontare le difficoltà della vita con maggiore serenità e lucidità.

I 38 Fiori di Bach e i 7 stati d’animo negativi

Nel 1933, Edward Bach sviluppò i suoi primi rimedi floreali, inizialmente identificando 12 fiori “guaritori” e 4 “rimedi di aiuto”, tra cui il famoso Rescue Remedy, noto per il suo potere calmante nelle situazioni di emergenza emotiva. Con il tempo, la sua ricerca si espanse, portando alla creazione di 38 essenze, ciascuna dedicata a uno specifico squilibrio emotivo.

Bach classificò i rimedi in base a sette categorie di stati d’animo negativi che, secondo lui, sono alla base delle malattie emotive e fisiche. Questi stati includono: la paura, l’incertezza, l’interesse insufficiente per il presente, la solitudine, l’ipersensibilità alle influenze esterne, lo scoraggiamento e la disperazione, e il preoccuparsi eccessivamente del benessere degli altri. Ogni fiore è stato pensato per affrontare un particolare stato emotivo, agendo in profondità per riequilibrare l’individuo e liberarlo da blocchi emozionali.

L’approccio di Bach non punta a trattare i sintomi, ma a risolvere la causa emotiva che li origina. L’idea alla base di questo metodo è che il vero benessere nasce dalla consapevolezza e dalla gestione delle emozioni, piuttosto che dalla soppressione dei sintomi esterni. I fiori di Bach, quindi, sono strumenti che ci accompagnano nel nostro percorso di crescita, aiutandoci a superare le difficoltà con maggiore resilienza e equilibrio.

I Fiori di Bach per gli animali: Un legame profondo

I Fiori di Bach non sono utili solo per le persone, ma anche per gli animali. Numerosi studi, tra cui quelli condotti dal neuro-scienziato Gregory Berns, hanno dimostrato che anche i cani, ad esempio, possiedono un mondo emotivo complesso e che le loro emozioni sono paragonabili a quelle degli esseri umani. La paura, l’ansia, la rabbia, la solitudine e la gioia sono solo alcune delle emozioni che anche gli animali provano, e che influenzano il loro comportamento e il loro benessere fisico.

Quando un animale entra a far parte della famiglia, è importante ricordare che non si tratta di un semplice “compagno” fisico, ma di un essere con un proprio universo emotivo e psichico. Prendersi cura delle emozioni degli animali significa aiutarli a vivere meglio, prevenire malattie, migliorare la qualità della loro vita e ridurre la necessità di farmaci. I fiori di Bach, in questo contesto, possono essere particolarmente efficaci durante momenti di stress, come cambiamenti di ambiente, separazioni o traumi.

Gli animali reagiscono positivamente a questi rimedi, che non solo migliorano il loro stato emotivo, ma promuovono anche una connessione più profonda con le persone che se ne prendono cura. La floriterapia, quindi, non è solo un’opportunità per curare gli animali, ma anche per sviluppare un legame di comprensione e empatia reciproca.

Conclusioni e prospettive future

Sebbene i Fiori di Bach non abbiano ancora una base scientifica definitiva, il loro uso è supportato da numerose testimonianze di chi li ha sperimentati. La loro applicazione, sia sugli esseri umani che sugli animali, dimostra l’importanza di un approccio olistico alla salute. Il benessere mentale e spirituale è il fondamento su cui si costruisce un equilibrio fisico duraturo.

In futuro, sarà interessante approfondire ulteriormente l’utilizzo di ciascun fiore di Bach, esplorando le sue proprietà e i benefici specifici che può offrire in base ai diversi stati emotivi. Conoscere questi rimedi in maniera più approfondita può aiutarci a integrare la floriterapia nella nostra vita quotidiana, per vivere con maggiore serenità, consapevolezza e armonia.

Giovanna Cappeller – Naturopata

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