Export reggiane: +8,7% nel 2017.
E’ salito dell’8,7%, nel 2017, il valore delle esportazioni reggiane, che si è così attestato a 10,3 miliardi di euro. More →
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E’ salito dell’8,7%, nel 2017, il valore delle esportazioni reggiane, che si è così attestato a 10,3 miliardi di euro. More →
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I dati della congiuntura economica e dell’export nell’analisi della Camera di Commercio. Nell’industria crescono produzione, fatturato e ordini. More →
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L’agroalimentare cresce in controtendenza rispetto all’andamento generale e fa segnare a settembre un aumento nelle esportazioni dell’1,2 per cento per un valore di 2,731 miliardi, superiore a quello delle auto in calo del 3,7 per cento, su base annua. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui dati Istat relativi al commercio estero a settembre che registrano in media un calo record del 4,2 per cento, il peggior dato dal 2009. La crescita in controtendenza dell’agroalimentare è dovuta – sottolinea la Coldiretti – ad un aumento del 5,4 per cento delle spedizioni di prodotti agricoli e dell’1,1 per cento di quelle degli alimentari e delle bevande. Ad aumentare – precisa la Coldiretti – sono state le esportazioni in valore dei prodotti simbolo della dieta mediterranea Made in Italy come la pasta, il vino e le conserve di pomodoro. Se l’andamento positivo sarà confermato nei prossimi mesi, il valore dell’export agroalimentare è destinato a far segnare a fine anno il nuovo record con un valore delle spedizioni – stima la Coldiretti – superiore ai 30 miliardi di euro fatti registrare lo scorso anno. Un risultato importante poiché l’agroalimentare svolge – continua la Coldiretti – in realtà un effetto traino per l’intero Made in Italy all’estero dove il buon cibo italiano contribuisce in misura determinante a valorizzare l’immagine dell’Italia all’estero.
Fonte Coldiretti 13 novembre 2012
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Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, non accenna a rallentare la caduta della produzione industriale, che a settembre, registra un calo dell’1,5% rispetto al mese precedente e del 4,8% rispetto al settembre 2011. More →
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In lieve miglioramento la fiducia dell’industria alimentare italiana nel terzo trimestre del 2012. L’indice, seppure ancora negativo e pari a -6,7 (il campo di variazione dell’indice è compreso tra -100 e +100), surclassa di quattro punti il livello dell’indice del trimestre precedente, mentre su base annua registra uno svantaggio di nove punti. More →
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Dapprima era solo una idea di pochi e una speranza dei dipendenti in mobilità, oggi è una realtà. il Pastificio “Ghigi”, marchio storico per la pasta italiana e molto apprezzato negli Stati Uniti, dalle ceneri del fallimento, risorge per volontà del Consorzio Agrario di Forli Cesena More →
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“Default della Grecia, una opzone possibile”, “Crisi del debito.UBS: insolvenza <inevitabile> per la Grecia”, “Mercati Borse in frenata, timori su banche e debiti”, “Gestori, ottimismo condizionato”.
Questi alcuni dei “titoli” comparsi tra il 13 e il 14 ottobre scorsi. More →
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La seconda metà di ottobre porterà a Parma il gotha del latte mondiale. Oltre infatti all’ appuntamento con Cibus tec, Parma ospiterà Summilk, il Word dairy Summit della FIL/IDF. Summilk aprirà le porte dal 15 al 19 ottobre e porterà nella cittadina emiliana i massimi esperti di latte, burro, formaggi e yogurt per affrontare un tema di grandissima attualità, la crescita sostenibile.
La crescita della popolazione mondiale corre di pari passo con l’aumento della domanda di proteine di alto valore nutrivo, e quindi di latte e di prodotti lattiero caseari.
Ricerca, Agricoltura e Industria devono quindi essere pronte ad affrontare questa nuova domanda di cibo, mettendo a punto tecnologie che permettano da un lato di aumentare l’offerta, dall’altro di ridurre gli sprechi. Il tutto con un occhio all’ambiente.
Sono molti i campi in cui si può lavorare, dalla produzione agricola, all’allevamento degli animali, dalle fasi di raccolta del latte alla trasformazione e distribuzione dei prodotti.
Sempre guardando ai temi ambientali, perché la tecnologia può far molto per ridurre l’impatto della crescita produttiva.
Sono attesi più di 1.300 esperti provenienti da più di 70 differenti paesi, che si riuniranno per studiare le risposte del mondo del latte ai grandi quesiti legati alla crescita sostenibile.
Christian Robert direttore generale della Federazione internazionale del latte (FIL/IDF), ha ricordato l’impegno della filiera del latte in tutto il mondo. “Da molti anni – ha affermato – si cercano soluzioni sostenibili alla nuova domanda di prodotti lattieri. La sicurezza del cibo è infatti una priorità assoluta ed è dovere di tutti impegnarsi per far fronte a questa richiesta in modo consapevole e sostenibile”.
Per questo, già nel 2008, la FIL ed altre organizzazioni internazionali, prima tra tutte la FAO, hanno sottoscritto un protocollo che impegna tutti a lavorare in modo concreto alla ricerca di ogni possibile soluzione.
I risultati sono interessanti e tangibili; molti saranno presentati a Parma per la prima volta!
Massimo Forino, segretario del Comitato italiano e direttore di Assolatte ha ricordato che è la prima volta che viene organizzata una manifestazione di questo livello in Italia ed ha passato in rassegna i numerosi appuntamenti che caratterizzeranno la manifestazione.
Summilk prenderà il via domenica 16 ottobre, con il Forum internazionale dei dairy leader, che vedrà riuniti i massimi vertici mondiali del mondo del latte. Un incontro multilaterale tra Italia, Australia, Canada, Cina, Cile, Brasile, alla presenza di Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo. Atteso anche il Vice Presidente della Commissione europea, Antonio Tajani.
Durante al settimana si parlerà di benessere e di alimentazione degli animali, del ruolo del latte e dei derivati nella prevenzione di alcune patologie, dei costi sanitari correlati alla cattiva alimentazione, delle più interessanti iniziative utili a ridurre l’impatto della crescita che verranno presentate alla Global Dairy Agenda for Action.
Una quattro giorni imperdibile per chiunque si interessi del futuro del settore lattiero caseario nazionale ed internazionale.
Fonte AGEN Parl
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Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando Bruno Martino, nel 1965, scalave le classifiche con “e la chiamano estate”, regalando emozioni a non finire. Gli anni ’60, quelli del “boom economico”, quelli che premiavano chi lavorava sodo e bene, quelli che ti lasciavano sognare un futuro migliore, quelli che hanno visto perciò un’increento esponenziale delle nascite. Tutto, perquanto fosse difficile, era visto come opportunità, come un ostacolo da superare per ottenere qualcosa di meglio per sé e per i propri figli. More →