Di Lamberto Colla Parma, 31 dicembre 2025 – Va bene sperare ma a un certo punto la pazienza dovrebbe terminare e l’orgoglio risvegliarsi.
Cinque anni sono trascorsi dalla psico pandemia, quando noi pandementi abbiamo accolto passivamente, seppur consapevolmente, una estrema riduzione della libertà nella convinzione che chi stava al timone del mondo e della nazione stava agendo in coscienza, conoscenza e a servizio del popolo.
Per ora inutile tornare a spiegare quanto accaduto perché è sotto gli occhi di tutti, compreso della commissione parlamentare, ma ciononostante i “signorotti” dell’informazione e qualche residuale medico di dubbia moralità tentano ancora di difendere l’indifendibile, compreso le legittime elargizioni da sponsor tecnici.
Poi è venuta la guerra in Ucraina. Invece di inalberarsi per l’ennesimo conflitto in terra europea i nostri grandi leader europei hanno assecondato la guerra USA contro la Federazione Russa per interposta nazione, l’Ucraina appunto.
E siccome l’appetito vien mangiando, o perdendo come in questo caso, gli europei e la NATO hanno deciso di proseguire a martoriare gli ucraini e a perdere in armamenti, economia e coesione sociale anche quando gli stessi USA, tramite l’antidiplomatico Donald Trump, hanno deciso di smetterla, dopo aver daziato tutti e obbligati gli alleati a portare al 5% gli investimenti in spese militari nel Military Supermarket a stelle e strisce.
E allora ecco che dei droni di cartone a buon mercato sono stati utili a alimentare la paura (chi ci ha creduto è solo idiota e nient’altro) di possibile invasione russa dell’Europa.
Pensare che fu lo stesso nostro Presidente Sergio Mattarella (2017) che, a differenza di quanto dichiarato pochi giorni fa, invocava l’intervento di Putin in Donbass per far interrompere il genocidio dei russofoni in Ucraina e obbligare agli’applicazione degli accordi di Minsk. Un intervento diametralmente opposto a quello del 15 dicembre 2025, in occasione della XVIII Conferenza con le Ambasciatrici e gli Ambasciatori, dove sostenne che “Permane l’aggressione russa ai danni dell’Ucraina, con vittime e immani distruzioni, e con l’aberrante intendimento, malgrado gli sforzi negoziali in atto, di infrangere il principio del rifiuto di ridefinire con la forza gli equilibri e i confini in Europa. Azione ritenuta irresponsabile e inammissibile già oltre cinquanta anni addietro alla Conferenza di Helsinki sulla Cooperazione e la Sicurezza nel continente.”
Ma l’apoteosi dell’utilizzo di una doppia moralità si è avuta con l’azione di difesa preventiva (molto simile al principio di esportazione della democrazia di genesi liberal) di Israele, libero di bombardare Libano, di acquisire terreni in Cisgiordania da parte dei suoi coloni a sfavore dei palestinesi, di bombardare l’Iran, la Siria e il Qatar senza che alcuno si opponesse, così come nessuno si scandalizzò quando decine di migliaia di palestinesi inermi vennero fatti fuori in risposta al miserabile e vigliacco attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 che costò la vita a circa 1.400 ebrei.
Guai a opporsi! Guai a avanzare dubbi più che legittimi e dimostrabili, perché la reazione dei “signorotti” e dei loro “stupidi vassalli” sarebbe violentissima, come di fatto è stato. Si partì con l’appellativo di NO-VAX (nell’accezione più deleteria) e l’isolamento anche dal lavoro dei dissidenti, poi vennero Filo Putiniani (come sopra in modo dispregiativo) nel secondo caso che vennero anche etichettati come No Vax e “terrapiattisti”, e addirittura antisemiti (idem come sopra) nel terzo caso.
Basti ricordare che un premio Nobel per la medicina, come il prof. Luc Antoine Montagnier lo stesso che scoprì la proteina spyke e l’HIV, venne definito “rincoglionito” è tutto dire.
Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg (Gretina per gli “amici) invece innalzata agli allori della scienza ambientale grazie a qualche inconsistente Sit-In davanti a scuola il venerdi, riuscendo a offuscare l’immagine di scienziati del calibro di Zichichi, Rubbia e Franco Prodi (inventore della climatologia mondiale) grazie ai soliti “signorotti” della dis-informazione.
In Conclusione
La speranza ormai è perduta, occorre reagire o soccombere alla pigrizia.
(Vignette di Romolo Buldrini L’Aquila)

















































