Oggi celebriamo una delle festività più antiche e ricche di significato della nostra tradizione. Il Ferragosto affonda le sue radici nell’antica Roma, dove l’imperatore Augusto istituì nel 18 a.C. le Feriae Augusti per onorare la fine dei lavori agricoli e concedere meritato riposo a chi aveva faticato nei campi. Era un momento di gioia condivisa, fuochi accesi, corse di cavalli, e perfino gli animali da lavoro ricevevano onori e celebrazioni.
Con il passare dei secoli, la Chiesa cristiana ha intrecciato questa festa con l’Assunzione di Maria, madre di Gesù, rendendola un simbolo di amore, protezione e rinnovamento spirituale. Maria è la Madre universale, Colei che consola, accoglie e protegge, legata alla Terra e al Cielo, alla fertilità e alla speranza.
Il fuoco, il cavallo, l’acqua: questi simboli antichi ci accompagnano ancora oggi. Il fuoco che illumina e purifica, il cavallo che corre come il tempo e unisce l’uomo al divino, l’acqua che disseta, genera e rinnova. Sono elementi che parlano di vita, ciclicità, trasformazione.
Ferragosto è tutto questo: una festa della Terra e del Cielo, della fatica e del riposo, delle radici e del sogno. È un invito a rallentare, a condividere, ad ascoltare ciò che dentro di noi arde ancora.
Che siate al mare o in montagna, in città o in campagna, da soli o con chi amate, vi auguro un Ferragosto pieno di luce, gratitudine e libertà.
Con amicizia fraterna, buon Ferragosto a tutti!
Mario Vacca
