Cereali e dintorni. Mercati a altissima volatilità.

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di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 15 marzo 2022 –  

Confusione totale sul mercato con volatilità altissima, ecco le cause: 

1) il Covid torna a far paura in Cina, notizia ribassista 

2) l’Argentina minaccia nuovi dazi all’esportazione, notizia rialzista 

3) la Russia intende bloccare le esportazioni per proteggere i consumi interni del paese, notizia rialzista 

4) smentita parziale di quanto sopra: vero, ma solo dal 30/06 i vecchi contratti in esecuzione (come, non si sa) notizia ribassista 

5) colloqui di pace e speranze, notizia ribassista 

6) e se la Cina non accogliesse le richieste USA di non aiutare la Russia, notizia ribassista, e se le accogliesse e gli Usa premiassero ciò con esportazioni agevolate, notizia ultra-rialzista 

7) acquisti di emergenza dagli Usa per l’Europa notizia neutra, per ora, calmerebbe le ansie (nessuno regala nulla) 

Insomma, un caos totale nel quale muoversi è difficile, intanto fioccano comunicati di causa di forza maggiore stante l’attuale chiusura della Serbia, della Bulgaria e ritardi per le lentezze burocratiche imposte dall’Ungheria post bando iniziale. Aggiungiamo poi varie inadempienze per dissesti aziendali e mercantili e il PIATTO MAGMATICO CALDO è servito. 

Comunque, venendo alla nostra realtà quotidiana la situazione di “Economia della scarsità” perdura ed è caccia a tutto ciò che può far risparmiare, o anche fare da semplice riempitivo… ed è tutto dire, vista la scuola alimentare e mangimistica vissuta sino a quattro settimane fa.

Sul mercato molto più bestiame del solito, conseguenza degli alti costi alimentari, ma il calo dei consumi lo si sentirà nel tempo. 

Mentre invece già si registra un calo dei volumi industriali di industrie agroalimentari sia per carenza di merce, sia per il caro energia, ma anche in parte per la paura a spendere in tempi come questi. 

Stiamo vivendo momenti straordinari e dobbiamo agire e pensare in modo straordinario per continuare, tenendo presente che questa volatilità come è arrivata può anche sparire, oppure trasformarsi in una calamità. 

Per questo chi detiene ancora Cereali e Semi oleaginosi, specie seme di soya, farebbe bene a prendere in considerazione il “vendi guadagna e pentiti” intanto che il mercato è alto e intanto che c’è ancora chi paga. 

La considerazione si giustifica dal fatto che i detentori stanno veramente esagerando ponendosi dei traguardi di valore al limite della vergogna, una sorta di area compresa tra il bagarinaggio e  la “borsa nera”. 

Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/

INDICI INTERNAZIONALI 10 MARZO 2022

L’indice dei noli B.D.Y è salito a 2.558 punti, il petrolio wti è sceso a circa 110 $ al barile, e il cambio gira a 1,10615 ore 8,15. 

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