Cereali e dintorni. Stamane tutto sale e oggi pomeriggio?

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di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 28 febbraio 2022 – Nel mercato da giovedì a venerdi è successo di tutto e di più con oscillazioni folli, giovedì forti rialzi venerdi forti ribassi, oggi di nuovo tutto in rialzo.  

Mentre scriviamo il mercato telematico segna:

(tra parentesi le variazioni sulla seduta precedente in cent. di dollaro per Bushel per semi corn e grano in Dollari per tonnellata corta per la farina).

Purtroppo, questa situazione è estremamente pericolosa. Non è che con la guerra le commodities Ucraine e Russe si siano volatilizzate, ci sono ancora, ma non esistono più al momento le linee logistiche dal Mar Nero. 

Ed ora vedremo con le sanzioni cosa succederà per l’economia Russa, e per quella Europea (certamente avremo ricadute negative). 

Ancora una volta Stati lontani portano la guerra in altri Stati per poter meglio sfruttare i ritorni economici di guerre combattute in altri territori. 

Questi avvenimenti rendono molto difficile operare sui nostri mercati, la Cina prosegue i suoi acquisti, il Nord Africa prosegue con le sue aste di approvvigionamento di grano che certamente nel breve periodo non avranno origine dal Mar Nero, dal Sud America avremo notizie più precise dopo l’USDA del 9/03 p.v. e qui io credo che stia per scattare il: “si salvi chi può e ognuno per se!”, pagheremo il conto di essere una nazione senza scorte strategiche, cosa comunque che è comune a vari paesi Europei.  

La globalizzazione merceologica, commerciale ed energetica, entra in crisi con una guerra locale, ma con risvolti geopolitici immensi. 

La dipendenza per varie commodities dall’ Est è alta. MAIS, GRANO, SEMI OLEOSI, FARINE DI ESTRAZIONE E PANELLI DA PRESSIONE, GAS, IDROCARBURI, l’attuale situazione di guerra nel Mar Nero rende difficile anche la navigazione e l’approvvigionamento dai porti della Romania e Bulgaria. 

LA UE SEGUE LA NATO, ma l’economia e la finanza della politica seguono solo quello che più gli rende, a noi non resta che pagarne le conseguenze.   

Per l’ennesima volta, da quasi 19 mesi, si dimostra come non avere coperture di merce sia fisica che contrattuale sia estremamente pericoloso. Ora sarà peggio, perchè entreremo in una fase ancora più critica del mercato. Da giovedì pomeriggio in molti chiedono contratti a prezzo chiuso di merci varie, ma non è il momento di fare contratti anche perché sono le stesse controparti venditrici che non quotano.  

Questo è il momento di assicurarsi accordi per AVERE LA MERCE, anche con prezzi mobili. I valori in secondo piano!  

 INDICI INTERNAZIONALI 28 FEBBRAIO 2022

L’indice dei noli B.D.Y è sceso a 2.076 punti, il petrolio wti è salito a circa 97$ al barile, e il cambio gira a 1,11874 ore 8,50. 

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