da L’Equilibrista @lequilibrista27 Reggio Emilia, 23 agosto 2022 –
Nel 1950 lo slogan “Riunite on ice, that’s nice!” inneggiava la festa e l’atteggiamento simpatico e scanzonato del lambrusco, qualcosa di alternativo e giovane che potesse conquistare nuovi clienti facendo leva su consapevolezze dettati da palati abituati al gusto gradevolmente dolce e vicino all’idea di abbinamento già consolidate. Ingentilire lo stress al cambiamento di mentalità che porta ad utilizzare un lambrusco al posto del bicchiere di latte, bevande frizzanti costruite da coloranti, era per il cliente medio non latino, forse l’unica frontiera ammessa per l’epoca.
Oggi invece ci troviamo a celebrare una consapevolezza nuova, tanto che persino The finacial times utilizza il termine “lambrusco tradizionale” e ne conferma l’abbinamento a formaggi o carni pur mantenendone integra la sua vena vivace, briosa e di ottima fattura.
Vengono così citati Camillo Donati, i fratelli Storchi dell’omonima Azienda con il loro Pozzoferrato, il Neromaestri di Quarticello ed il Farneto.
Ai tanti lettori che ci seguono, questi nomi muovono un sorriso, una sana ammirazione perchè da tempo si sono spesi per portare un’idea di lambrusco caratterizzante, personale e soprattutto vera , finalmente identitaria della nostra natura contadina ma in chiave moderna seguendo i dettami di qualità e di grande unicità.
Per questo la cosa che deve farci tanto esultare, infatti universalmente viene recepito che questi produttori hanno portato in alto la nostra cultura, la loro artigianalità, che attenzione non è sinonimo di vocazione al pressapochismo, ma proprio tutto il contrario, ovvero una sana attenzione ai dettagli per avere un’unica produzione sostenibile, di qualità assoluta e di grande attenzione, proprio come farebbe un calzolaio fiorentino oppure un sarto napoletano.
Si apre una nuova consapevolezza, una generosa ripartenza per chi ha da sempre sostenuto questa strada e che nonostante sia una micro-impresa se comparata con i giganti produttori di vino in Italia e nel Mondo, potrà forgiarsi di essere ambasciatore dell’autentico lambrusco e di una interpretazione che finalmente ha fato comprendere la sua grandezza anche a popolazioni storicamente così lontane da queste idee.