Nel mare Adriatico si sta diffondendo un’altra specie di pesci velenosi.

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Il pesce leone non solo rappresenta un rischio elevato per la salute umana a causa delle sue spine velenose, ma mette anche in pericolo l’equilibrio ecologico lungo la costa adriatica, comprese le acque del Salento. Il pesce leone, un predatore visivamente sbalorditivo, ha spine che contengono una potenziale neurotossina. Sebbene i casi mortali siano rari, i sintomi causati da una puntura possono variare da forte dolore, gonfiore, nausea e vomito fino a mancanza di respiro e arresto cardiaco. Ciò che è particolarmente preoccupante è che questo animale ha pochi predatori naturali nel Mediterraneo, il che ne favorisce una distribuzione incontrollata e rappresenta un serio problema per gli stock ittici locali. Nonostante la sua pericolosa armatura, il pesce leone non mostra aggressività nei confronti degli esseri umani e di solito cerca il cibo al crepuscolo. Gli incontri diretti tra uomo e pesce rappresentano quindi piuttosto un’eccezione. Tuttavia, raccomanda Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, di usare particolare cautela quando si fa snorkeling e si nuota nel nostro mare.

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