Perché uscire da META / FACEBOOK

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Di Lamberto Colla Parma, 7 aprile 2024 –  “META”, la versione più recente e integrata dei mezzi di distribuzione social del giovane miliardario statunitense Mark Elliot Zuckerberg sta diventando ossessiva.

Non passa giorno il Team Meta o altri ignoti segnalino qualcosa di sconveniente, di mancato rispetto delle policy e chi più ne ha più ne metta.

Minacce di sospensione e di interruzione di servizio in lingua italiana o in inglese che quotidianamente tempestano con richieste di giustificazioni.

Poi, se cerchi di rispondere alle “accuse” mai si arriva a controbattere. Le password non sono aggiornate (?) e i codici di verifica che vengono inviati per il ripristino o per il secondo livello di sicurezza non sortiscono alcun effetto. 

La Tua risposta rimane ancorata al tuo PC!

E il giorno seguente si ricomincia.

Provate, al contrario, a cercare di contattare uffici amministrativi, legali o qualsivoglia “umano interlocutore” di questo gigante. 

Provate a cercare l’indirizzo giusto per contattare il “Vostro Fornitore di Servizi”. 

Impossibile.

E’ invece possibile, come accaduto a noi lo scorso anno, che prelevino soldi dai nostri portafogli per “Pubblicità NON richiesta” e per importi consistenti. 

Oltre 800€ ci sono stati indebitamente sottratti. E un piano di 3.000€ al giorno pianificato non si sa bene come.

Tutto ciò a fronte di uno storico di promozioni sulla piattaforma social Facebook di un massimo 50€/settimana per 3-4 settimane e per due/tre volte anno. 

Ovviamente abbiamo bloccato i pagamenti che restano in sospeso e cercato di contattare gli uffici legali e amministrativi per chiedere restituzione di quanto illegalmente sottratto.

NULLA DA FARE.

Una lettera raccomandata AR, indirizzata agli uffici legali di META in USA il 27/12/2023 non è stata nemmeno “ricevuta” (il tagliando di ricezione non è rientrato) come non è stato nemmeno segnalato se il destinatario fosse “sconosciuto”. 

BENE!

Ecco chi sono i censori e i moderatori universali di contenuti.

Ebbene di certi moderatori, trasparenti e imparziali, ne possiamo fare a meno.

Saremo meno visibili, forse, ma i nostri contenuti non verranno rimossi e giudicati da “fantasmi” ignoranti e da algoritmi capaci di ascoltare ogni cosa e sfruttare economicamente i tuoi desideri.

No, grazie!

Torniamo a leggere dei buoni libri di carta, che nella loro solitudine non trasferiranno a ignoti i nostri sogni e le nostre più recondite necessità, torniamo a acquistare nei negozi sotto casa, che al massimo il negoziante ci chiederà cortesemente come stiamo e se abbiamo superato quello o quell’altro problema che gli confidammo, senza che questa informazione prenda la strada del lucro.

Torniamo a essere padroni di noi stessi e delle nostre scelte.

Ciao Facebook! … Anche gli Dei son caduti…

LINK

https://www.gazzettadellemilia.it/politica

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