S A L V A C Q U A

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28 Novembre 2022 – Si chiama “SALVACQUA” l’ultimo dei numerosi interventi che la Bonifica Parmense sta portando a termine in favore dei comprensori agricoli della provincia di Parma e che consiste nell’adeguamento delle performances di una consistente parte dei sistemi irrigui e delle reti di distribuzione idrica consortili. Definito come “Il massimo risparmio idrico per l’agricoltura” è stato presentato dal Consorzio, insieme ad ANBI e Regione Emilia-Romagna, presso la Sala del Trono della Reggia di Colorno: un intervento con cui l’ente consortile sta effettuando un ulteriore miglioramento sulle prestazioni della rete idrica di bonifica appartenente al Comprensorio consortile del Canale Naviglio (articolato sistema di condotte interrate, canalette a cielo aperto e tubazioni irrigue consortili lungo oltre 10 chilometri, che si snoda tra i territori di Colorno, Parma e Sorbolo Mezzani), con l’obbiettivo di limitare la dispersione di risorsa, efficientare il sistema d’irrigazione a beneficio delle colture tipiche della Bassa e consentire di risparmiare, in media, il 36% in più di acqua con punte, in alcuni tratti, fino al 50%.

L’importo complessivo dei lavori – finanziati dal Ministero delle Politiche Agricole nell’ambito del PSRN-Programma di Sviluppo Rurale Nazionale – è pari a oltre 15 milioni di euro, con il Consorzio della Bonifica Parmense impegnato attivamente nella progettazione, esecuzione e direzione lavori coordinati dal dirigente Area tecnica della bonifica, Daniele Scaffi ed eseguiti dal raggruppamento temporaneo d’imprese Coimpa-Euroscavi.

GLI INTERVENTI

Sono due le tipologie di interventi eseguite dalla Bonifica Parmense e tra loro complementari, caratterizzate entrambe da soluzioni tecniche che l’Ufficio Progettazione consortile ha definito in funzione delle caratteristiche dei tratti di reti interessate, nonché del contesto territoriale in cui tali infrastrutture si collocano: l’areale agricolo di riferimento è infatti un comprensorio strategico per la Food Valley, vasto oltre 5 mila ettari, la cui vocazione presenta numerosi prodotti colturali (mais, pomodoro) che non possono prescindere da una efficiente pianificazione irrigua; oltre ad altre specificità, quali foraggi ed erba medica, utilizzati nell’alimentazione degli animali da latte. Il Consorzio ha in tal modo ulteriormente contribuito al mantenimento delle capacità produttive della filiera del “Formaggio Parmigiano-Reggiano DOP” e del “Distretto del pomodoro da industria del Nord Italia”. Grazie all’utilizzo del relining per la riabilitazione funzionale della condotta irrigua Casino-Travacone (in cemento armato, dalla lunghezza pari a un chilometro e 700 metri e dal diametro medio di 1,20 metri) è stato possibile riparare la condotta direttamente dall’interno, senza riportarla alla luce e senza la necessità di eseguire scavi di particolare entità: una metodologia moderna, non invasiva e maggiormente sostenibile; mentre la sostituzione delle canalette irrigue in cemento armato, le cui condizioni erano ormai piuttosto critiche (alcuni tratti risalgono infatti al secolo scorso) all’interno del comprensorio del Canale Naviglio, con tubazioni interrate per una lunghezza totale di 10 chilometri, consentirà un utilizzo dell’acqua più efficiente attraverso una duplice azione finalizzata sia al risparmio idrico (stimato mediamente al 36% ma con punte, in alcuni tratti, del 50% e da concretizzarsi con un minor prelievo dal torrente Parma), sia al miglioramento dell’approvvigionamento attraverso la riqualificazione funzionale di alcune opere di derivazione e distribuzione.

I COMMENTI

Alla presentazione, coordinata dal giornalista Andrea Gavazzoli, è intervenuta – dopo i saluti di Christian Stocchi, sindaco di Colorno e di Andrea Massari, presidente della Provincia di Parma – la presidente della Bonifica Parmense, Francesca Mantelli, che ha espresso grande soddisfazione per l’operatività del Consorzio in favore dei comprensori gestiti: “In una fase storico-economica complessa come questa attenzione e impegno del nostro ente sono volti ai nostri consorziati e all’agricoltura locale, ma non solo: interventi in favore della sostenibilità irrigua, dell’efficientamento delle reti idriche consortili, del miglioramento delle performances appannaggio delle produzioni di pregio hanno ricadute positive anche sull’ambiente e sono tra i principali focus al centro dell’operatività che condividiamo con enti quali Anbi, Regione Emilia-Romagna e Mipaaf, che ringrazio per la loro costante vicinanza e la forte concretezza”.

Anche il direttore generale del Consorzio, Fabrizio Useri, mostra notevole soddisfazione per un intervento non semplice sotto il profilo tecnico, ma che lo staff della Bonifica Parmense ha eseguito brillantemente: “Mi  congratulo con tutto il personale consortile impegnato in questo progetto, credo che dal momento in cui l’intervento sarà concluso l’ente, perseguendo un risparmio di risorsa idrica pari in media a 1 milione 400 mila metri cubi di acqua, potrà assicurare una sensibile riduzione dei prelievi sia da acque superficiali, come il torrente Parma che dalle falde sotterranee, con effetti diretti, sul risparmio di risorsa idrica e di energia elettrica; e indiretti, sul miglioramento della qualità delle acque e sul sistema ambientale nel suo complesso”.

È stato infine Alessio Mammi, assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, a sottolineare alcuni importanti dati in merito l’operatività che vede impegnata l’ente nel campo della governance dell’acqua: “Ancora una volta numeri e fatti dimostrano come i Consorzi di Bonifica sono un’infrastruttura strategica per tutto il Paese, per il supporto all’agricoltura, la salvaguarda della biodiversità, la sostenibilità ambientale. La Regione porterà maggiore disponibilità d’acqua ai territori emiliano-romagnoli grazie ad una serie di interventi in favore dell’agricoltura per finanziamenti pari a 600 milioni di euro per progetti in corso che vertono su efficienza, risparmio, manutenzione e aumento capacità di stoccaggio e invaso che porteranno ad avere a disposizione 74 milioni di metri cubi annui di risorsa irrigua. L’invaso in Val d’Enza, la cui progettazione sarà affidata ai consorzi di bonifica Parmense ed Emilia Centrale, muove proprio in questa direzione: confidiamo di ottenere a breve il contributo che darà il via all’iter amministrativo poiché abbiamo ribadito la strategicità e la priorità dell’opera; inoltre nel prossimo Sviluppo Rurale saranno a disposizione oltre 30 milioni di euro per la creazione di piccoli e medi invasi”.

Materiali allegati:

– due foto: la collettiva dei rappresentanti degli enti coinvolti durante la presentazione odierna (da sinistra: Massari, Mammi, Mantelli, Useri e Stocchi); e una immagine degli interventi in oggetto con il personale consortile impegnato nei lavori;

– la scheda in formato PDF contenente i principali dati tecnici sull’intervento;

VIDEO:
https://youtu.be/m9G51GHOjNk che include un breve video dei lavori con uomini e mezzi d’opera coinvolti nell’operatività.

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