Di Lamberto Colla Parma, 11 maggio 2025 – L’emozione che Robert Francis Prevosto ha mostrato affacciandosi al balcone nel primo incontro con i fedeli l’ha fatto sembrare “uno di noi” anche se così non sarà.

Leone XIV prende la guida della Chiesa Cattolica in un momento particolarmente critico, sia per i noti e meno noti conflitti interni, sia per una situazione geopolitica globale che probabilmente non ha precedenti con una Europa che ha “smarrito” o forse deliberatamente abbandonato le sue “radici cristiane” e contemporaneamente ha rinnegato i valori che erano alla base dei primi trattati a partire da quello di Roma.
Debolezze, frammentazioni interne e perdita di una comune identità hanno messo la “Dis”Unione Europea all’angolo della politica internazionale, incapace di porsi autorevolmente di fronte al conflitto tra Russia e Ucraina e ancor più per svolgere un ruolo di mediazione nel conflitto Israelo palestinese che, col passare del tempo, si sta allargando a macchia d’olio verso il Libano, la Siria, lo Yemen senza escludere l’Iran che rimane sempre nel mirino sia di Israele che degli USA.
Senza dimenticare le decine di “guerre dimenticate”, molte delle quali in africa, e la crisi tra Pakistan e India che da qualche giorno ha ripreso vigore con minacce nucleari.
Credo ce ne sia abbastanza per anche per un papa capace di Miracoli.
Per cui, pur senza appesantire ulteriormente la “Croce” che Papa Prevosto dovrà portare, ce ne è abbastanza per mettere alla prova la sua autorevolezza, la sua cultura e il suo animo da missionario agostiniano, peraltro unico rappresentante della famiglia religiosa di sant’Agostino tra le 17 rappresentate in conclave, dal quale ha trasportato il motto sul suo stemma araldico.

“In Illo uno unum” – tratto da un commento di Sant’Agostino al Salmo 127 – sintetizza il cuore del suo messaggio:
“In Colui che è Uno, siamo una cosa sola”.
Una chiara volontà di unificazione che lo si può leggere per l’interno della Chiesa ma anche come elemento spirituale che deve accompagnare ciascuno di noi e soprattutto i Capi di Stato che hanno la responsabilità dei propri cittadini.
La formazione missionaria e cosmopolita di Leone XIV dovrà essere posta al servizio anche dei dialoghi interreligiosi soprattutto tra le fedi monoteiste affinché ciascuna operi per una pace fra i popoli e si pongano a cordone di sicurezza opponendosi alla calata dei “barbari finanziari, bellici e farmaceutici” guidati esclusivamente dal vile denaro e dalla autoreferenzialità mascherata di socialismo.
Vedremo quali saranno le prime mosse del nuovo pontefice per cercare di meglio interpretare quello che sarà il suo magistero, potenzialmente vocato alla “verità” e all’”Unione” e intanto cerchiamo di legger quello che il suo stemma papale vuole raccontarci.
Lo stemma di Papa Leone XIV si compone di uno scudo diviso in due settori, ciascuno portatore di un messaggio profondo.
⚜️ Nel lato sinistro, su uno sfondo azzurro, campeggia un giglio bianco stilizzato, simbolo tradizionale di purezza e innocenza.
Questo fiore, frequentemente associato alla Vergine Maria, richiama con immediatezza la dimensione mariana della spiritualità del Papa.
Non si tratta di un richiamo puramente devozionale, ma di un’indicazione precisa della centralità che Maria occupa nel cammino della Chiesa: modello di ascolto, di umiltà e di dono totale a Dio.
❤️🔥Nel lato destro dello scudo, su campo bianco, è raffigurato il Sacro Cuore di Gesù, trafitto da una freccia e adagiato su un libro chiuso.
Questa immagine, intensa e carica di significati, rimanda al mistero del sacrificio redentivo di Cristo, cuore trafitto per amore dell’umanità, ma anche alla Parola di Dio, rappresentata dal libro chiuso.
📚 Quel libro non aperto suggerisce che la verità divina è talvolta velata, da accogliere con fede anche quando non è pienamente svelata.
È un invito alla fiducia e all’abbandono, alla perseveranza nella ricerca del senso profondo della Scrittura, anche nei momenti di oscurità.
📌 Il motto scelto da Papa Leone XIV, “In Illo uno unum” – tratto da un commento di Sant’Agostino al Salmo 127 – sintetizza il cuore del suo messaggio:
“In Colui che è Uno, siamo una cosa sola”.
(Tratto da “Tradizione e spiritualità scout”: https://www.facebook.com/share/16AwmoNLNE/)
Infine, vediamo cosa può significare “Leone XIV”.
1. Richiamo diretto a Leone XIII (1878-1903)
• Leone XIII fu il papa della Dottrina Sociale della Chiesa, della Rerum Novarum, che difendeva i lavoratori ma contro il marxismo.
• Fu un papa intellettuale, ma anche combattivo, che respinse il modernismo e riaffermò la sovranità spirituale della Chiesa nel mondo.
Buon lavoro Papa Leone XIV, 1,5 miliardi di cattolici la attendono, ognuno con i suoi peccati e forse disponibili a redimersi di fronte a chiarezza, verità e fede.







(alcune immagini da frame TV di Vatican news)
(Vignette di Romolo Buldrini l’Aquila)
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