Di Lamberto Colla Parma, 12 gennaio 2025 – Una politica europea suicida sta alienando il principale comparto economico continentale in ragione di una antiscientifica presa di posizione sull’ambiente.
Demagogia e probabilmente anche complicità con portatori di interessi privatissimi sta regalando a Cina, Giappone, Usa e altre aree asiatiche il comparto dell’automotive.
Mentre a Milano si combatte il fumo all’aperto e si perseguitano i Carabinieri, mentre Volkswagen e Stellantis dichiarano vendite ridicole, seppure con profitti e dividendi stellari, i cinesi lanciano quotidianamente nuovi modelli, appetibilissimi e altamente tecnologici, a prezzi da discount, invece qui, nella colta e “gretina” europa si chiudono le città agli euro 5, si incentiva il motore elettrico. In contemporanea giapponesi e Tesla sono già a guardare al futuro con l’idrogeno, mentre segnali di un ritorno al motore termico già giungono dalla Cina e Mazda lancia la Mazda CX 80 con motore 3300 6 cilindri in linea a ibrida gasolio da 249 cavalli.
Il giorno che la nostra industria dell’automobile sarà distrutta ecco che il motore termico tornerà di moda, a buon mercato e sicuramente non inquinante.
Da Franco Prodi (intervista), inventore della climatologia mondiale, a Antonino Zichichi, solo per citare alcuni luminari italiani, da molto tempo cercano di far comprendere le regole che governano il clima e l’inquinamento ma restando inascoltati.
Meglio e più autorevole la Greta Thunberg dei premi nobel.
D’altra parte, anche in periodo pandemico, il nobel per la medicina Luc Antoine Montagnier, scopritore del virus dell’HIV, venne etichettato come “rincoglionito” e lasciato ai margini delle discussioni e dei talk show. Questi ultimi luminari chissà, come verrebbero identificati se osassero alzare i toni sul clima. Già non sembra che abbiano avuto grandi spazi sui main stream.
Come avrebbero potuto, infatti, anche alla luce di quanto Mark Zuckerberg ha dichiarato da soli pochi giorni. Il fondatore di Facebook, wattsapp e Instagram, di fatto il più grande editore mondiale, ha annunciato la cessazione negli Usa dei programmi di fact checking sulle sue piattaforme perché “sono stati troppo politicamente di parte e hanno prodotto più sfiducia di quanta ne abbiano creata”.
Ma quale sorpresa! Non se ne era accorto nessuno! Insomma dopo la doccia fredda della vittoria di Donald Trump e l’alleanza con Elon Musk (proprietario di “X” meglio conosciuto come Twitter) ecco che i grandi della terra scoprono l’acqua calda, almeno nel campo dell’editoria digitale.
Aspettiamo con ansia che altrettanto accada nei campi della farmaceutica e dei “vaccini sperimentali” e dell’automotive e più in generale del clima.
Infatti, se il problema non lo si affronta dal punto di vista delle conoscenze scientifiche e del proseguire le ricerche sulla spinta del “dubbio”, le soluzioni ai veri problemi non si troveranno mai.
Cerchiamo un po’ di riassumere i principali e più incisivi argomenti che incidono sui cambiamenti climatici che, vogliamo ricordare, sono ciclici e coinvolgono ampi archi temporali.
- Le eruzioni vulcaniche mettono grandi quantità di gas e CO2 in atmosfera, tanto da modificare il clima nel breve e nel lungo periodo. Potremmo mai obbligare i vulcani a eruttare a “targhe alterne”?
- I Cicli di Milanković. Sono cicli che descrivono variazioni periodiche dell’inclinazione dell’asse terrestre e della processione assiale. Queste variazioni influenzano la distribuzione e l’intensità della luce solare provocando variazioni climatiche come le ere glaciali e interglaciali. Difficile togliere i pedali a questi cicli!
- Le variazioni solari. L’energia che la terra riceve dal sole può variare a causa di cicli solari e altre variazioni nella luminosità solare. Nonostante siano generalmente piccole variazioni, queste hanno anch’esse incidenza sul clima terrestre. E al “sole” non si comanda.
- I cambiamenti nella circolazione oceanica. Le correnti oceaniche distribuiscono il calore intorno al pianeta I cambiamenti possono influenzare il clima su grande scala in archi temporali di decenni e millenni. Sarà fattibile un “Super Mose” per attenuare gli effetti?
Agli editori e ai giornalisti. Riprendetevi il potere dell’informazione e andate alla ricerca della verità, non della compiacenza dei potenti.
Richiamate a Voi orgoglio e dignità.
(Vignetta di Romolo Buldrini l’Aquila)
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