Proprio come è previsto il ‘Piano pandemico’ in sanità, il comparto primario dovrebbe avere già pronto un pacchetto di misure, azioni, deroghe, strumenti e procedure da attuare all’istante. Un ‘bottone rosso’ che non vorremmo mai pigiare ma che dobbiamo avere pronto, in modo tale da scongiurare interventi in corsa che rischiano di non essere tempestivi ed efficaci”. Lo dichiara il deputato Filippo Gallinella (M5S), presidente della commissione Agricoltura.
“Lo scenario globale rende tutto concatenato e, pertanto, ciò che sta accadendo in questo momento può facilmente ripresentarsi negli anni futuri – aggiunge -. Per questo è importante aprire un dibattito, ad esempio, sulla mangimistica: mentre le nostre imprese zootecniche minacciano di portare al macello gli animali, esportiamo mangimi realizzati dagli scarti dell’alimentazione umana vietati in Unione europea per questioni legate alla BSE (ossia la malattia cosiddetta della ‘mucca pazza’)”.
“In deroga ai regolamenti comunitari – prosegue Gallinella -, potremmo permettere di coltivare nelle aree di interesse ecologico o, ancora, l’importazione da territori ad oggi esclusi. Sul versante energetico, poi, concedere agli impianti rinnovabili di produrre oltre i limiti imposti per legge, attuando velocemente i revamping”.
“Infine, prevedere una serie di misure economiche di ristoro immediato come la decontribuzione previdenziale fatta durante la pandemia. Auspico che il dibattito produca proposte concrete e si riesca ad essere pronti e previdenti prima ancora che resilienti” conclude.