Cereali e dintorni. Ancora burrasca

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di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 24 settembre 2021 –  Il mercato è fortemente disturbato da più fattori:

1) CINA: la crisi Evergrande fa tremare i polsi: le autorità cinesi stanno chiedendo ai governi locali di prepararsi per la potenziale caduta del Gruppo e infatti emergono difficoltà nel salvare il gigante immobiliare sommerso dai debiti, le ricadute economiche interne al paese sarebbero pesanti a livello economico e sociale; addirittura le autorità di polizia sono state allertate per azioni coordinate al prevenire possibili disordini e mitigare l’effetto a catena degli acquirenti di case e sull’economia di tutta la popolazione.  

Pensate che il settore immobiliare rappresenta direttamente il 7% del prodotto interno lordo nazionale. 

2) Sempre in Cina, ancora casi di covid che bloccano alcuni porti e notizia della notte, decine di impianti di spremitura di soia hanno ricevuto l’ordine di chiudere, in particolare a Jiangsu e Tianjin per la riduzione della fornitura di energia elettrica. 

 3) USA: il problema dell’innalzamento del Debito Usa si esprime NEL CAMPO DELLA GEOPOLITICA FINANZIARIA  

Questo potrebbe rallentare la corsa della farina di soya e seme di soya sul mercato internazionale, MA NON SUL MERCATO DOMESTICO dove si registrano carenze di vari prodotti, quali:  

Farine di soye; Seme di girasole; Farina di girasole basso proteico e forse anche di proteico a breve; Buccette di Soya; Seme di Lino; Panello di Lino; Polpe Bietola; Orzo nazionale; mi dicono Fieni; Mais Estero, e qui nasce il problema Bomba del più 2€ di Treviso e più 5€ di Bologna che probabilmente potrebbe continuare sino a metà ottobre.  

Altri due fattori: quindi si aggiungono ai precedenti 

I noli di tutti i tipi: navali, terrestri su gomma e ferro,  

Il Dollaro che avrebbe dovuto deprezzarsi e invece tiene. Insomma, mi ripeto siamo in un 

momento di delicati giochi speculativi a livelli altissimi “stratosferici” 

Per il mondo dei biodigestori passata la campagna trinciati si fanno avanti i più attenti, a valutare fonti alternative per i mesi futuri, I più avveduti stanno approfittando del calo dei cruscami, e della presenza sul mercato di bucce d’uva umide. Comunque il calo dei cruscami potrebbe ritrattare in quanto si vocifera già di ESPORTAZIONI in altri paesi. 

INDICI INTERNAZIONALI 24 SETTEMBRE 2021

L’indice dei noli B.D.Y è sceso a 4.651 punti, (premi/noli in aumento) il petrolio wti gira a circa 73 dollari al barile, e il cambio gira a 1,17359 ore 11,32

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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl – Milano

Pastificio Andalini

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