Mercati internazionali: ribasso generalizzato nelle ultime sedute, su tutte le commodities. Quello che stupisce è che i fattori rialzisti di criticità sussistono ancora e sono più di uno, ma la crisi dei consumi evidentemente pesa. La situazione di fondo è immutata, quindi attendiamo sviluppi, del resto, come scritto noi non siamo padroni del mercato, ma succubi di varie derivate.
Il mercato nazionale in pillole: grani tenuti quelli di qualità, mentre gli altri sono cedenti, orzo stabile anche se il problema vero è la qualità. Il triticale tiene ed anzi ruba spazi zootecnici al grano e all’orzo perché ha qualità ben definita. Mais molto cedente e del resto siamo in piena campagna. Cruscami in ribasso, ma differenziato sul farinaccio. Fibrosi cedenti. Sottoprodotti del riso iniziano a cedere. Proteici: in ridimensionamento. Il prezzo della farina di soya sulle posizioni 2024 ieri era sceso a 460€ alla tonnellata franco partenza Ravenna.
Problemi all’orizzonte: sempre logistica zoppicante. Merce nel mondo non ne manca, ma se salta la logistica le scorte languono
Il 15/09 scade l’accordo UE che permetteva ai paesi confinanti con l’Ucraina di lasciar passare cereali e semi oleosi e loro derivati senza gravare sul loro mercato (solo transito) se tale accordo venisse rinnovato (i 5 paesi sono allineati a non cambiare la loro posizione di “solidarietà che termina alla frontiera”) molto probabilmente gli altri paesi avranno un mercato cerealicolo e dei semi oleaginosi ancora piu appesantito!!!!! e noi saremo tra quelli.
Per il mondo delle bionergie si consiglia di rivalutare l’utilizzo dei cruscami visto il recente ribasso e approfittare di una momentanea eccedenza di semola umida, poi tra meno di una decina di giorni dovrebbero arrivare anche le bucce d’uva umide, esauste.
Comunque, con le guerre in corso e la situazione geopolitica in essere è quasi impossibile fare previsioni! Tutto è molto fluido!
Tutto sempre difficile, ma ci siamo abituati!!!
Indici Internazionali al 6 settembre 2023
L’indice dei noli b.d.y. è sceso a 1.063 punti, il petrolio wti è salito a circa 87 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,07316 ore 08,41 (petrolio su e euro in ribasso mix per noi Europei è una tragedia)
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Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/
Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A
YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM
Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/
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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.