Cereali e dintorni. Guerra e … Pace?

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di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 2 marzo 2022 – A seguire le chiusure di ieri 1/3/2022:

(tra parentesi le variazioni sulla seduta precedente in cent. di dollaro per Bushel per semi corn e grano in Dollari per tonnellata corta per la farina)

 Purtroppo, la guerra in Ucraina non è più “un Blitz” e le conseguenze sul nostro mercato rischiano di diventare molto pesanti. I due attori sono tra i maggiori esportatori di cereali e semi oleosi del mondo; quindi, se la guerra dovesse continuare per settimane e far saltare le semine, i danni si dilaterebbero e potrebbero diventare strutturali per mesi e mesi. Quello che manca dall’Est lo si dovrà recuperare principalmente da nazioni quali Australia, America, e Sud America, per quello che potranno dare, stante i problemi meteo in essere. Il vantaggio in Europa, sarà quasi certamente della Francia che ha già iniziato a rifornire alla grande i paesi vicini ma più a Nord. (miglior logistica e miglior pagatori rispetto a noi). 

Se la crisi bellica non si risolvesse velocemente di certo assisteremo ad uno scenario quasi dimenticato: le importazioni di cereali diversi dai grani dall’America e dal Sud America, e dall’Australia, vorrebbe dire ritornare a commercializzare Mais Yellow e Mais Plata. Più complesso il segmento dei semi oleosi diversi dal Soya. 

Questi avvenimenti rendono molto difficile operare sui nostri mercati, le quotazioni dal Mar Nero sono sparite dalle piazze di contrattazione; molti venditori esteri, multinazionali e nazionali non danno quotazioni se non sul breve periodo. Ieri la rilevazione prezzi di Milano ha registrato solo aumenti e il clima era teso, molti operatori sono preoccupati sia per la tenuta della clientela sia per gli approvvigionamenti nel medio lungo termine. 

Intanto hanno iniziato a circolare lettere di “causa di forza maggiore” con la sospensione provvisoria dei contratti. Ma tale diritto è valido solo per i contratti inerenti merci aventi chiaramente origine Mar Nero, mentre per origini diverse la clausola può essere respinta. (questo però per chi ben conosce le regole). 

Ci stiamo muovendo ai bordi di un campo minato talmente fitto che una sola esplosione (inadempienza di importatori) potrebbe far saltare anche altre mine. Il blocco di alcuni strumenti finanziari relativi a banche e governo Russo potrebbe portare anche a questo. 

Il momento indubbiamente difficilissimo e richiede calma ed analisi, una cosa è certa Covid + Guerra hanno dimostrato come la globalizzazione spinta che ha illuso con “il tutto e per tutti ci sia sempre” è una illusione fragile. 

INDICI INTERNAZIONALI 2 marzo 2022

L’indice dei noli B.D.Y è sceso a 2.040 punti, il petrolio wti è salito a 103$ al barile, e il cambio gira a 1,10915 ore 8,18 

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