di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 20 aprile 2022 – Le chiusure al 19 aprile 2022:
I mercati internazionali sostanzialmente non mutano, guerra, fondamentali e speculazione non danno tregua e l’inflazione galoppa a livello mondiale. Tutto ciò potrebbe a far pensare a medio termine ad un rallentamento dell’economia mondiale (minori consumi), ma con una guerra in corso i se e i ma sono d’obbligo.
Non è detto che i prezzi calino perché i fondamentali non sono cambiati e per rialzare gli Stock occorre del tempo. Inoltre, con degli attori come Ucraina e Russia per ora fuori gioco, ogni previsione nel nostro settore è molto aleatoria.
Anche sui nostri mercati la situazione non cambia e come previsto, per i cereali il punto di resistenza ha retto e il mercato è ripartito specie per mais ed orzo, grano per ora stabile.
Per il gruppo proteici anche il comparto soya si è rafforzato, di difficile interpretazione il momentaneo ridimensionamento della farina di girasole proteica; stabile invece la farina di colza.
I grandi traders insistono nel non dare quotazioni sui futuri di farina di soya, se non sino a settembre. Per il girasole e la colza si va solo a breve: maggio-giugno; quindi, la visione mercantile è contenuta, del resto il momento si fa più complicato perché le parti in guerra non accennano più neanche a colloqui di pace.
C’è chi in un convegno, tenutosi a Bologna il 14 aprile,. ha dipinto a tinte molto fosche un autunno, definendolo caldo per tutte le materie prime, e per la nostra economia, cioè quella di un paese che, pur esportando tanto, ha dipendenze dall’estero elevate per il settore agro alimentare.
Anche il mondo delle bioenergie soffre di questa crisi per la scarsità duratura di matrici fermentescibili, con prezzi per i trinciati sulla prossima campagna veramente inusuali, inoltre la siccità renderà anche i raccolti degli erbai primaverili più contenuti.
Si susseguono voci di contratti precedenti a valori sensibilmente più contenuti messi in contestazione dai venditori. Del resto, il futuro è molto teso ed incerto: siccità e caro energia renderanno la campagna maidicola molto, molto tesa e diversa da quelle passate. Lo scontro bioenergie-zootecnia sarà molto duro.
E’ GUERRA anche da noi. In modo diverso certo e per fortuna! Ma pur sempre un momento molto difficile e dalle prospettive nebulose.
INDICI INTERNAZIONALI 20 APRILE 2022
L’indice dei noli B.D.Y. è salito a 2.115 punti, il petrolio wti è salito a 102,56$ al barile, e il cambio gira a 1,08157 ore 08,06, ma ieri lo abbiamo visto indebolirsi e registrare anche 1,07.
Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/
Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A
YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM
Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/
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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. Officina Commerciale Commodities srl – Milano