Cereali e dintorni. Mercati alle prese con guerra e siccità.

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di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 2 maggio 2022 –  A seguire le chiusure di 29 aprile sera di Chicago.

(tra parentesi le variazioni sulla seduta precedente in cent. di dollaro per Bushel per semi corn e grano in Dollari per tonnellata corta per la farina)

I mercati internazionali sostanzialmente non mutano; la vera novità per l’Europa è che dalla martoriata Ucraina qualcosa arriva, venerdì abbiamo avuto notizia di un carico di mais da 72.000 tonnellate partito dal porto di Costanza Romania che è stato creato con piccole chiatte giunte dall’Ucraina. Il carico è diretto in Spagna, ma anche via ferrovia si stanno organizzando tratte, (molta attiva in tal senso è la Germania) cosi come sappiamo che quantitativi di merce arrivano al confine con la Romania dove la stessa è venduta a valori al di sotto del mercato (si incontrano due diversi tipi di mercati: necessità e profitto). 

Questo spiega alcuni sbandamenti che di tanto in tanto anche il nostro mercato registra sul “pronto”. Intanto, le semine vanno avanti seppur con mille difficoltà, dall’ultimo report pare che le semine sfiorino il 70%. 

Intanto la paura siccità sta rafforzando il mais sia sul pronto che soprattutto sul nuovo raccolto. (fatti salvi eventi imprevedibili o scivoloni del mercato a causa della presenza di scambi paralleli) 

Per il mondo delle bioenergie nulla di nuovo rispetto alla precedente edizione, sempre scarsità di matrici e quelle presenti hanno prezzi elevati, mentre all’orizzonte si delinea la possibilità che questo segmento entri decisamente in concorrenza con il comparto zootecnico per l’utilizzo di matrici già in uso da parte dello stesso. 

In tal senso Assalzoo che rappresenta l’industria mangimistica nazionale sta attivandosi per ottenere correttivi. 

Insomma, fin che ci sarà la guerra, sarà tutto più difficile, inoltre i fondi d’investimento, seppur alleggerendo negli ultimi giorni il loro peso, sono sempre troppo presenti e troppo veloci nelle loro prese di posizione muovendosi al minimo segnale di variazioni del meteo o delle varie economie mondiali. 

INDICI INTERNAZIONALI 28 APRILE 2022

L’indice dei noli B.D.Y. è stabile a 2.404 punti, il petrolio wti è salito a circa 105$ al barile, e il cambio gira a 1,05148 ore 08,05 . 

Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/

Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A  

YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM  

Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/

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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. Officina Commerciale Commodities srl – Milano

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