“Cereali e dintorni”. Sorprese dall’USDA

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Di Mario Boggini e Virgilio Milano, 12 febbraio 2025 – 

Ieri 11 febbraio vi è stata l’ultima USDA con le sue ormai ricorrenti sorprese. Il vero perno e motore del cambiamento è la politica dei dazi. 

Infatti, oltre ai dazi del 25% su acciaio e alluminio provenienti da tutto il Resto del Mondo, il presidente USA ha anche segnalato che prenderà in considerazione l’imposizione di tariffe aggiuntive su automobili, prodotti farmaceutici e chip per computer. La Cina dal canto suo ha già risposto con dazi, ma in misura per ora ridotta, perché le parti stanno dialogando, e non è da escludere la scelta cinese di spostare gli acquisti di soya dal Sud America agli USA il che attenuerebbe il disavanzo commerciale. 

Tutto è ancora in evoluzione. 

Nel mercato interno gli scambi sono bassi, ma il comparto cereali è fermo e registra una forte tensione del mais. I motivi sono principalmente geopolitici, logistici, e qualitativi. Purtroppo, rischiamo di avere brutte sorprese sui mesi futuri. Molto dipenderà però dai raccolti dei cereali autunno-vernini, anche se mitigheranno solo in parte la situazione. 

Cruscami pesanti, ma ormai prossimi ad un solido punto di resistenza. Fibrosi stabili quelli di derivazione industriale, mentre i foraggi restano molto tesi. Per i proteici sono molto ballerine le farina di soya anche se continuano a mantenere ancora valori in “confort zone”. Resta tesa la situazione della farina di girasole proteico e stazionaria per ora la farina di colza. Il seme di cotone stabile, ma “caldo”. Sottoprodotti industriali del riso fermi per via delle esportazioni di Pule. 

Per il mercato dei bioenergetici, segnalo solo che è quasi introvabile il mais tossinato destinato a tale uso, mentre abbiamo la disponibilità di alcuni camion di mais fortemente ammalorato a valori sui 180€ ton. “venduto con la clausola visto e piaciuto”. Disponibili diverse altre matrici dagli 80€ ai 120€/ton, poi le solite farinette, e altre matrici classiche. Attenzione però se il mais scappa via questo settore pagherà dazio, così come se riprendono in marzo le esportazioni di cruscami di grano. 

Insomma, mercato che a livello nazionale, rischia di complicarsi nonostante i consumi siano bassi. 

Indici Internazionali al 12 febbraio 2025

L’indice dei noli b.d.y. è salito a 801 punti, il petrolio wti è stabile a 73 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,03672 ore 08,27 

(Foto Antonio Nunno Puglia)

(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl – Milano

 

(Pastificio Andalini Spa)

(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/

Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A  

YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM  

Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/

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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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