PARMA 19 aprile 2024 – Dopo tredici anni di distanza dall’apertura della procedura di concordato “in continuità”, il Consorzio Agrario di Parma vede oggi chiudersi positivamente l’iter giudiziale che ha consentito alla governance , che al tempo si assunse responsabilità e i relativi rischi di impresa, di poter proseguire l’attività e centrare oggi gli obiettivi economico-finanziari che attualmente premiano con successo il CAP in tutti i settori in cui opera a supporto del mondo agricolo e non solo.
La formula consentita e adottata in quel periodo dal Tribunale di Parma rappresentava infatti una sorta di unicum procedurale nel suo genere dai caratteri innovativi e ora, la conclusione del procedimento di concordato, favorevolmente accolta dal Comitato dei Creditori, consente di poter apprezzare ancor di più quella decisione che, facendo leva sulla professionalità e il radicamento sul territorio dell’azienda, ha permesso di salvare e rendere prospera una delle realtà cooperative storiche più rilevanti e partecipate dell’intera provincia: i 4000 soci e l’incremento progressivo dei clienti ne rappresentano al meglio lo status ad oggi.
Tornando al passato, ecco le tappe cronologiche principali del percorso giudiziario che ha portato alla chiusura della procedura di concordato in continuità grazie al decreto emanato dalla sezione fallimentare del Tribunale di Parma con pronuncia dei giudici Ioffredi, Vittoria e Vernizzi, sentiti i Commissari Vincenzo Piazza, Luca Orefici e Marco Bellora, con parere positivo del Comitato dei Creditori (Novatex , Sumitomo, Credit Agricole):
–28 luglio 2011: Il Consiglio di Amministrazione ha depositato presso il Tribunale di Parma il ricorso per l’ammissione alla Procedura di Concordato Preventivo exart. 160 della Legge Fallimentare;
–3 agosto 2011: è stato emesso il decreto ministeriale – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e divenuto esecutivo l’11 agosto 2011 – con il quale il Ministero dello Sviluppo Economico e quello delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, nell’ambito dei poteri di vigilanza sulle cooperative attribuiti al governo ai sensi dell’art. 2545 sexiesdecies c.c., hanno provveduto a revocare tutti i precedenti Amministratori e Sindaci del Consorzio, nominando in loro sostituzione il dott. Marco Bellora in qualità di Commissario Governativo del Consorzio;
–16 agosto 2011: il Tribunale di Parma ha ammesso il Consorzio alla Procedura di Concordato Preventivo con Decreto n. 16/2011, nominando Giudice Delegato il dott. Pietro Rogato e Commissari Giudiziali il Dott. Luca Orefici ed il Dott. Vincenzo Piazza; per completezza si ricorda che, sempre in pari data (16 agosto 2011), il Tribunale di Parma ha altresì ammesso alla procedura di Concordato Preventivo Produttori Riuniti S.r.l., Società controllata al 100% dal Consorzio Agrario, nominando gli stessi Commissari. Si precisa che gli Organi della Procedura hanno soddisfatto interamente i Creditori Privilegiati di Produttori Riuniti S.r.l. e nella misura del 90% i Creditori Chirografi; la Società è cessata in data 22 dicembre 2016 e cancellata dal Registro delle Imprese di Parma;
– 28 febbraio 2012: il Consorzio ha depositato presso il Tribunale di Parma modifica della proposta di Concordato Preventivo ai sensi dell’art. 160 Legge Fallimentare;
-con decreto del 6 giugno 2012 il Tribunale di Parma ha omologato il Concordato Preventivo. Il Decreto di Omologa ha nominato un collegio di liquidatori composto dai dottori Vincenzo Piazza, Luca Orefici e Marco Bellora;
– In data 27 marzo 2024, terminate le operazioni di liquidazione, il Presidente del Consorzio Agrario Giorgio Grenzi, i Commissari Liquidatori Marco Bellora, Luca Orefici e Vincenzo Piazza, e il Comitato dei Creditori (Novatex, Sumitomo e Credit Agricole) hanno sottoscritto Istanza per richiedere al Tribunale l’intervenuto adempimento della Procedura di Concordato Preventivo;
– In data 3 aprile 2024 il Tribunale di Parma, a seguito dell’istanza depositata il 27/03/2024, ha emesso il Decreto con cui dichiara che il Concordato Preventivo è stato eseguito. In merito ai pagamenti della Procedura, si fa presente che i creditori prededucibili, ipotecari e privilegiati sono stati rimborsati integralmente, mentre i creditori chirografari sono stati soddisfatti nella misura del 30,8%.
Il presidente del CAP Giorgio Grenzi: “A 13 anni dall’apertura del fascicolo il CAP torna in “bonis”, ovvero alla piena attività chiudendo la fase liquidatoria. Per noi che abbiamo fortemente creduto nelle potenzialità di questa procedura e abbiamo continuato a lavorare ogni giorno con sacrificio nel ramo industriale, proseguendo e migliorando di fatto tutte le nostre performances sul mercato si chiude oggi un cerchio virtuoso. Ringrazio la componente agricola che si è adoperata al tempo per ottenere questa procedura, le assemblee dei soci e i consigli di amministrazione e i sindaci che si sono succeduti, i direttori, i revisori, il personale, gli agenti, clienti e fornitori e naturalmente il Tribunale e i Commissari e il Comitato dei Creditori che ci ha portato un gradito ringraziamento per quanto fatto in questi anni. Un plauso quindi a tutti coloro che hanno creduto fin dall’inizio nella rinascita e che con professionalità hanno riscritto la storia di una delle realtà cooperative oggi come 130 anni fa tra le più prospere della nostra provincia”.