Di Lamberto Colla Parma, 20 marzo 2022 12° giorno dell’anno 3 dell’era COVID-19 – domenica
Limitando il campo al prezzo dei carburanti, poiché il gas naturale ha manifestato dinamiche speculative ben diverse di cui ci occuperemo in altra occasione, è dall’inizio della nostra storia editoriale che periodicamente torniamo a accendere i riflettori sulla questione del prezzo dei carburanti.
L’osservazione delle dinamiche dei prezzi, seguendo peraltro il racconto dei rappresentanti delle categorie di trasformazione e distribuzione, aveva sempre portato a evidenziare che a ogni variazione significativa di prezzo alla pompa si verificavano sempre alcune dinamiche:
- All’aumentare del prezzo del petrolio si registrava un contestuale e contemporaneo adeguamento del prezzo del prezzo alla pompa.
- Alla diminuzione del prezzo del petrolio NON corrispondeva un’altrettanta rapidità di adeguamento del prezzo alla pompa;
- Nel balletto dell’alternanza di prezzi si osservava che non c’era, almeno apparentemente, una ricaduta al prezzo d’origine ma questo era sempre leggermente superiore al prezzo di partenza, nonostante fossero trascorsi pochi giorni dal fattore scatenante, ovvero l’incremento del prezzo del petrolio.
Le giustificazioni degli operatori erano sempre le medesime.
“L’aumento è dovuto alla variazione del costo del petrolio”, “L’adeguamento al ribasso del prezzo alla pompa non può essere contestuale alla riduzione del prezzo al barile perché le scorte furono acquistate a prezzi maggiori” (ma non erano stati a acquistati a prezzi inferiori le scorte in giacenza quando si è aggiornato il prezzo a poche ore di distanza all’incremento del prezzo del petrolio?)
“I costi di trasformazione e gli altri intermedi mutano e perciò non c’è perfetta corrispondenza tra un prima e un dopo”, nemmeno se l’intervallo è stato molto ristretto, viene da domandarsi?
Insomma, così facendo, con queste piccole speculazioni da “furbetti” a ogni ciclo di incremento e decremento qualcosa di extra guadagno restava sempre Inn mano a qualcuna, che non era certamente l’amico “benzinaio”.
Passo dopo passo, nemmeno con il prezzo del petrolio a livelli negativi come accaduto nella primavera del 2020, i prezzi al consumo avevano registrato dei sensibili vantaggi.
E già! Uno dei maggiori beneficiari del prezzo alla pompa è proprio lo Stato che NON ha convenienza a che il prezzo si abbassi, anzi al contrario all’aumentare del prezzo aumenta proporzionalmente il prelievo posto che, oltre all’accise, l’IVA si ricarica anche della quota fissa delle accise. La cosiddetta “tassa sulla tassa” che tanto puzza di truffa ma che nessuno riesce a eliminare, nemmeno il Salvini, che sulla questione aveva fatto un cavallo di battaglia.
Ed ora, che il sistema Paese rischia la paralisi, ecco che il Governo interviene con il minimo sforzo che più miserabilmente non poteva essere.
L’ipotesi, come ormai stanno raccontando da diversi giorni è l’applicazione dell’accisa mobile.
Un provvedimento già adottato nel 2008 all’epoca della crisi dei prodotti “sub prime” che vide il petrolio schizzare anche a 145 $/barile e che oggi torna d’attualità.
Nelle scorse ore le cronache riportavano infatti che Il governo “sta valutando l’ipotesi di praticare sui carburanti un’accisa mobile” “al fine di contenere l’impatto sui consumatori finali” dell’aumento dei prezzi legato alla guerra in Ucraina. Lo ha sottolineato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nel corso dell’informativa nell’Aula del Senato. “Poiché c’è stato un maggior gettito Iva questo potrebbe essere utilizzato per ridurre le accise e ottenere una riduzione del prezzo alla pompa”, ha spiegato Cingolani. Ma, ha aggiunto “sappiamo che operare sui carburanti è molto complesso“.
Ma come, con due condizioni contemporanee di “Stato d’Emergenza”, una per il COVID ancora in essere e una per la “Guerra in Ucraina” da poco istituita non si riesce a intervenire con un “decretino” che imponga un prezzo massimo agli operatori intermediari invece di “inventarsi algoritmi complessi e per portare a una riduzione insignificante (si parlava di 15-20 centesimi poi dal cdm del 18/3 aumentato 25 cent/litro per il solo mese di aprile) del prezzo alla pompa?
Dopo due anni di forzature, dove sono stati violati diritti costituzionali primari (vedi art 1 e le sospensioni dal lavoro per i 50enni non vaccinati), dove le libertà individuali sono state fortemente limitate in forza di una emergenza straordinaria, oggi il ministro trova difficoltà a fare digerire una operazione che va nell’interesse dei singoli e dell’intero Paese.
D’altronde, i maggiori vantaggi economici vanno allo STATO (vedi tabella MISE) che tra accise (tassa fissa) e IVA (Tass variabile calcolata anche sulla quota accise) raccoglie circa il 50%.
Minori difficoltà hanno invece incontrato quando è stata l’ora di aumentare le spese militari e quasi raddoppiarle per adempiere alle richieste della NATO di portare gli investimenti al 2% del PIL Così ha fatto pure la Germania e altri Paesi occidentali).
Già perché questa speculazione straordinaria, azzardata e criminale metterà fuori uso gli autotrasportatori e le industrie che ove riusciranno a produrre, non essendo energivore, non riusciranno a consegnare a causa del blocco dei trasporti, mentre quelle metalmeccaniche, ovvero quelle dove l’energia è una componente primaria di produzione, non saranno più in grado di rispettare gli ordini causa, quando va bene, l’annullamento dei margini e conseguentemente realizzare dei profitti negativi.
Non pensiate che tutti gli Italiani siano cretini e nemmeno che la pazienza sia illimitata.
Credo che più di ogni parola valgano i grafici e le tabelle
Per completezza d’informazione a seguire proponiamo l’elenco completo delle accise sui carburanti:
1,90 lire (0,000981 euro) per il finanziamento della guerra d’Etiopia del 1935-1936;
14 lire (0,00723 euro) per il finanziamento della crisi di Suez del 1956;
10 lire (0,00516 euro) per la ricostruzione dopo il disastro del Vajont del 1963;
10 lire (0,00516 euro) per la ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze del 1966;
10 lire (0,00516 euro) per la ricostruzione dopo il terremoto del Belice del 1968;
99 lire (0,0511 euro) per la ricostruzione dopo il terremoto del Friuli del 1976;
75 lire (0,0387 euro) per la ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980;
205 lire (0,106 euro) per il finanziamento della guerra del Libano del 1983;
22 lire (0,0114 euro) per il finanziamento della missione in Bosnia del 1996;
0,02 euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotramvieri del 2004.
0,005 euro per l’acquisto di autobus ecologici nel 2005;
0,0051 euro per far fronte al terremoto dell’Aquila del 2009;
da 0,0071 a 0,0055 euro per il finanziamento alla cultura nel 2011;
0,04 euro per far fronte all’arrivo di immigrati dopo la crisi libica del 2011;
0,0089 euro per far fronte all’alluvione che ha colpito la Liguria e la Toscana nel novembre 2011;
0,082 euro (0,113 sul diesel) per il decreto “Salva Italia” nel dicembre 2011;
0,02 euro per far fronte ai terremoti dell’Emilia del 2012.
Link suggeriti
https://www.i-dome.com/news/benzina-2022-aumentano-i-prezzi-di-quanto-e-i-motivi.php
Accisa Mobile anche nel 2008 https://www.alvolante.it/news/governo-pensa-all-accisa-mobile-abbassare-prezzi-gasolio-e-benzina-377378
https://www.agi.it/economia/news/2022-03-16/accisa-mobile-frenare-costo-carburante-16014138/
NATO e spese militari: https://www.gazzettadellemilia.it/politica/item/36000-%E2%80%9Cmettete-dei-fiori-nei-vostri-cannoni%E2%80%9D%E2%80%A6-e-il-sale-in-zucca.html
GDE e prezzo carburanti: https://www.gazzettadellemilia.it/component/search/?searchword=Prezzi%20dei%20carburanti&searchphrase=all&Itemid=372
MISE prezzo carburanti – https://dgsaie.mise.gov.it/prezzi-settimanali-carburanti
https://dgsaie.mise.gov.it/prezzi-annuali-carburanti?pid=1
Grafico prezzi petrolio
https://www.clal.it/?section=petrolio
https://www.gazzettadellemilia.it/politica/item/34967-cara-pandemia.html
24/4/2020 https://www.focus.it/comportamento/economia/prezzo-del-petrolio-negativo-che-cosa-significa
Storico prezzi petrolio
https://www.money.it/bonus-psicologo-come-funziona-a-chi-spetta-importi-novita
http://aldopiombino.blogspot.com/2020/03/il-crollo-del-petrolio-del-9-marzo-2020.html
La svolta “Green” del Governo: aumento delle accise
Petrolio in caduta libera ma benzina alle stelle. Siamo alle solite!
Caro petrolio, o No?
Primi segnali dai padroni del mondo
https://www.gazzettadellemilia.it/politica/item/19852-primi-segnali-dai-padroni-del-mondo.html
https://www.gazzettadellemilia.it/politica/item/14496-contro-il-muro-a-tutta-velocit%C3%A0.html
Il mistero buffo del prezzo dei carburanti
(per restare informati clicca QUI)