Fede e coerenza inossidabile della sinistra.

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Di Lamberto Colla Parma, 5 settembre 2021 178° giorno dell’anno 2 dell’era  COVID-19 – domenica –

Tra Siena e Capalbio si è consumato il suicidio perfetto della sinistra e dei suoi valori. 

A Siena il segretario del partito democratico che si presenta per il seggio da Senatore della Repubblica orfano del simbolo del partito, mentre a Capalbio la già senatrice Monica Cirinnà, paladina dei diritti civili, ambientalista convinta, lamenta la fuga della Colf, strapagata e in regola con l’INPS (come se fosse una straordinaria concessione da Senatrice), facendola cadere in un terribile dramma estivo: 5 giorni a fare la lavandaia, la cuoca e l’ortolana e per di più Le vengono ritrovate banconote, per un valore di 24.000 euro, nella cuccia del cane.

Vero che Capalbio è una rinomata località di villeggiatura per VIP, molto ben frequentata dalla sinistra snob, ma ciononostante è difficile pensare che anche il cane abbia necessità di qualche spicciolo per soddisfare le proprie necessità dopo la dura giornata di lavoro nella tenuta Bio di una Senatrice.

A parte qualche “meme” sui social delle due faccende si è sentito molto poco parlare e discutere nelle sedi più autorevoli dei main stream nazionali.

Ma cosa sarebbe successo se un Salvini a caso si fosse presentato a qualche elezione nascondendo il simbolo della Lega? O se invece nella cuccia del cane di Berlusconi fossero state rinvenute alcune monetine soltanto? Non voglio pensare a quante associazioni di lavandaie, ortolane e cuoche, femministe e paladine dei diritti delle lumache laboriose, si sarebbero indignate sentendo una frase del genere della Cirinnà fuoriuscire dalla bocca “fascista”, “razzista”, “nazionalista”, e chi più ne ha più ne metta, della Giorgia Meloni.

Ma sulla Cirinnà non si può!

Già perché Il suo nome è legato alla legge che porta il suo nome, in quanto risulta prima firmataria, ovvero la legge 76/2016 sulla regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e la disciplina delle convivenze, presentata nell’ottobre 2015 e approvata nel maggio 2016. 

Non si può perché è stata Lei stessa che nel 1991 fondò a Roma l’organizzazione non profit ARCA (Associazione Romana Cura Animali), con l’obiettivo di prendersi cura dei gatti e delle colonie feline, tant’è che nel 1993, eletta in consiglio comunale a Roma, le venne affidata la delega ai diritti degli animali, 

E’ sempre Lei che al World Family Council riunitasi nella città di Verona e, in occasione delle celebrazioni per la Giornata internazionale della donna, a Roma, si è presentata con un cartello recante la scritta «Dio, patria, famiglia: che vita de merda», magaripensando di essere simpatica, e senza essersi mai pentita.

E che dire di Enrico Letta, il segretario del PD con l’unico compito, parrebbe, di far uscire Salvini dal Governo e nient’altro. 

Così poco autorevole che nemmeno finge il distacco dal suo partito, quello che rappresenta così bene da non voler far fare una figuraccia a Siena dove è candidato al posto da senatore, rimasto vacante.

“Letta non stia sereno a Siena” è lo spot del comunista, orgoglioso d’esserlo, Marco Rizzo illustrando la sua candidatura alle elezioni suppletive per il collegio Toscana 12 dove è candidato anche il segretario del Pd. 

Comunque vada a Siena la figuraccia è fatta. Il segretario che si candida senza simbolo è cosa incomprensibile e vergognoso, se poi Letta dovesse anche perdere, la sconfitta sarebbe moltiplicata: sconfitta personale e sconfitta del Partito, perché comunque Letta è pur sempre il portabandiera dei DEM. Ma sarebbe anche una sconfitta di Conte e del M5S che tenteranno di sostenere il “giovane” Letta con l’appoggio anche di Azione e di Italia Viva.  

Mi auguro un confronto pubblico, – ha dichiarato Rizzo all’agenzia ANSA – Letta me lo mangio su qualunque tema. D’altronde a mangiare i bambini siamo abituati. Letta appoggia questo Governo, per questo ho sentito il dovere di oppormi a lui e candidarmi in questo territorio. Qui la battaglia politica è nazionale

Insomma, come è ormai consuetudine, i rappresentanti della sinistra possono fare e dire di tutto senza che alcuno gliene guasti

Se fossi un loro sostenitore però me ne vergognerei. 

Ma non siamo tutti uguali, meglio stare nella situazione di massimo confort che dalla parte della lealtà, coerenza e legalità.

Cane al lavoro in spiaggia

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Monica Cirinnà vita civile e il suo dramma estivo 2021 – È sposata con Esterino Montino, senatore dal 2001 al 2008, nel 2013 eletto sindaco di Fiumicino per il Partito Democratico, con il quale condivide «la passione per la natura e gli animali, i viaggi e la buona tavola»; si tratta per entrambi del secondo matrimonio; dalla sua prima unione, Montino aveva già avuto quattro figli. Insieme al marito, Monica Cirinnà possiede un’azienda agricola biologica a Capalbio.

Intervistata sul Corriere della Sera, riguardo ai soldi nella cuccia del cane, nel tentativo di dare logiche e credibili giustificazioni così si è espressa: “E’ molto vicina alla strada asfaltata che passa accanto alla proprietà e molto distante da dove abbiamo la casa, un punto in cui non passiamo quasi mai e che dall’abitazione non si vede nemmeno”.

Infine ha parlato del suodramma estivo: “Ero già nei pasticci di mio, nelle ultime settimane. Nei pochi giorni di ferie, cinque per la precisione, sto facendo la lavandaia, l’ortolana, la cuoca. Tutto questo perché la nostra cameriera, strapagata e messa in regola con tutti i contributi Inps, ci ha lasciati da un momento all’altro. Volete sapere il motivo? – ha continuato, imperterrita – Mi ha telefonato un pomeriggio e mi ha detto, di punto in bianco: ‘Me ne vado perché mi annoio a stare da sola col cane'”.

(Foto Cirinnà con cartello: fonte «Agenzia DiRE» «www.dire.it»)

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LINK

https://www.today.it/donna/monica-cirinna-cameriera.html

https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2021/09/03/suppletive-rizzo-letta-non-stia-sereno-a-siena_178afb5d-1410-417b-8445-bb76645432a9.html

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