Fermiamo una società futura alimentata a insetticibi 

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Di Andrea Caldart Cagliari, 3 febbraio 2023 (Quotidianoweb.it) – Ci siamo chiesti perché un Paese come l’Italia, che ha una grandissima tardizione enogastronomica fatta dalle molteplici eccellenze regionali, debba introdurre un simile abominio.

Oltre a questo ci viene davvero incomprensibile l’atteggiamento della politica nazionale che, di fronte a tale obrobrio, inchinandosi, supinamente ringrazia.

Quello che sta accadendo nel dibattito internazionale è sviare l’attenzione dall’obiettivo vero del perché si introducano questi alimenti, che riguarda invece, salvare i produttori commerciali di queste materie prime.

È naturale che nelle farine si sviluppino vermi e larve che poi si trasformano in farfalle e a tutti noi farebbe schifo pensare di mangiarle, ma oggi il legislatore, raccontandoti la storiella dei grilli sugli scaffali dei supermercati (che non vedremo mai perchè troppo costoso produrli), ha fatto in modo di modificare la legge che permetterà a questi artropodi di essere mangiati. 

Anche qui è sempre valsa la regola che, del maiale non si butta via nulla e mentre prima i produttori per rendere mangiabile il prodotto ammuffito e con farfalle, lo mischiava con il grano buono, oggi la politica glielo ha normato per legge, rendendolo così “commestibile”.

Molti non sanno che ogni anno ingeriamo la quantità di circa 500 gr tra zampette, ali, farfalline, larvette che si riproducono nelle farine e che sono nocive, ma oggi i vari rittochini di legge le fanno diventare “arrichimento proteico”.

Francamente risulta diffcile capire questa moda del chic-insetticibo, frutto della solita propaganda modaiola del sostenibile, inculcata a tempo determiato per creare un nuovo virtuso uomo del futuro.

La realtà molto preoccupante e nascosta in questi slogan è che, una minuscola parte di uomini (fa schifo solo a pensarlo che lo siano) nel mondo, stanno usando il cibo per tentare di ridurre la popolazione perchè, sempre secondo questi, siamo in troppi e risucchiamo troppe risorse che la terra ci offre.

Anche la FAO è già entrata in questo campo da alcuni anni, lanciando il programma Edible insects che promuove la diffusione dell’entomofagia, che è già seguita in Asia, Africa e America Centrale da circa 2 miliardi di persone, guarda caso i più poveri.

Ma noi cosa centriamo con questo “progresso”, perché dobbiamo in tutti i modi esserne parte.

Anzi, più ci si addentra in questa situazione più viene da chiedersi chi sta legittimando che ci possano essere uomini e donne poveri e impoveriti, che in futuro, diventino carne da macello per i più ricchi.

Sulla base di quale dogma evoluzionistico della specie c’è chi può decidere a chi far fare il povero e a chi il ricco, in base all’alimentazione.

Probabilmente è meglio che questa ennesima manipolazione la rispediamo con tanto di grilli, larve e arricchimenti proteici a Gates, Schwab e Von der Leyen e noi, continuare a fare quello che sappiamo ben fare, ovvero seguitare con la nostra meravigliosa tradizione italiana e con la super sfiziosa dieta mediterranea.

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