Infatti, sono tutt’altro che innocue perché contengono sostanze altamente tossiche che possono essere notevolmente peggiori del glifosato e di altri elementi chimici, usati in agricoltura.
Ne abbiamo parlato in quest’intervista con Christian Oesch, Presidente dell’Associazione Svizzera WIR.
Gentilissimo Presidente Oesch Cosa sono i “fili tossici” segnalati dall’associazione svizzera WIR e in quali regioni sono stati scoperti?
Le cosiddette “fibre tossiche” sono fibre misteriose, bianche, simili a ragnatele, che sono state segnalate in varie regioni d’Europa, tra cui l’Italia settentrionale, la Svizzera, l’Austria, i Paesi Bassi e la Germania settentrionale. Queste fibre sono state raccolte nel 2022 da molti volontari che le hanno scoperte in paesaggi aperti, prevalentemente in aree agricole, prati e foreste, dove sono state osservate sospese nell’aria, attaccate alle piante o sparse sul terreno, persino in cima agli animali. Ciò che rende queste fibre particolarmente preoccupanti sono le loro insolite proprietà fisiche e chimiche. A differenza delle ragnatele naturali, sono cave all’interno, di colore estremamente bianco e si comportano diversamente quando esposte al fuoco: invece di bruciare, si sciolgono e scompaiono in modo insolito. Inoltre, l’analisi chimica ha rivelato una composizione complessa e pericolosa che solleva seri interrogativi sulla loro origine e scopo.
Come è stata condotta la ricerca dall’associazione WIR e quali prove ha raccolto? Quali sostanze sono state trovate nei campioni di queste ragnatele piovute dal cielo?
La ricerca è stata condotta utilizzando molteplici metodi scientifici ad alta tecnologia per determinare sia la struttura fisica che la composizione chimica delle fibre. Le tecniche analitiche applicate includevano:
• Spettroscopia infrarossa a trasformata di Fourier con riflessione totale attenuata (FTIR-ATR) per esaminare la struttura molecolare.
• Gascromatografia-spettrometria di massa (GC-MS) per l’identificazione precisa dei composti chimici.
• Analisi elementare mediante spettrometria di massa ad accoppiamento induttivo (ICP-MS) per rilevare tracce di elementi nel materiale.
• Microscopia elettronica a scansione dotata di raggi X a dispersione di energia (SEM-EDX) per studiare la struttura fine e la composizione a livello microscopico almeno a risoluzione nanometrica.
Risultati principali:
1. Le fibre contenevano oltre 30 diversi composti chimici, molti dei quali sonoaltamente tossici e infiammabili.
2. Tra le sostanze identificate c’erano derivati del benzene, epossidi e derivati dell’istamina, alcuni dei quali sono noti per essere pericolosi per la salute umana e l’ambiente.
3. Alcune delle sostanze chimiche rilevate non sono elencate in nessun database noto, il che suggerisce che potrebbero essere di recente sviluppo o sperimentali.
4. La struttura cava delle fibre potrebbe potenzialmente fungere da meccanismo di trasporto per sostanze chimiche, rilasciando lentamente tossine nell’ambiente, come dimostrato nei brevetti rilasciati
5. È stata anche notata la presenza di alluminio in concentrazioni leggermente elevate, il che potrebbe indicare una dispersione aerosol.
Secondo lei, signor Oesch, chi potrebbe essere il responsabile del rilascio di queste sostanze nell’atmosfera?
Sebbene nessuna prova definitiva indichi un’entità o un’organizzazione specifica, ci sono forti indicazioni che queste fibre possano essere prodotte artificialmente e deliberatamente disperse. Due brevetti, depositati nel 1999 (concessi nel 2008) e nel 2004 (concessi nel 2013), descrivono lo sviluppo di nanofibre cave progettate per trasportare pesticidi, fertilizzanti o composti farmaceutici. Questi brevetti sollevano serie preoccupazioni, poiché dimostrano che questa tecnologia esiste e può essere utilizzata per distribuire sostanze chimiche su ampie aree.
Quali sono i potenziali effetti sulla salute umana e sull’ambiente?
Le sostanze identificate nelle fibre sollevano notevoli preoccupazioni per la salute, in particolare se entrano nel corpo umano tramite inalazione, ingestione o contatto con la pelle.
Potenziali rischi per la salute:
• Il contatto diretto con la pelle o gli occhi potrebbe causare irritazioni, reazioni allergiche o ustioni chimiche.
• L’esposizione respiratoria potrebbe causare risposte infiammatorie, potenzialmente in grado di influenzare la funzionalità polmonare.
• Alcuni composti rilevati (ad esempio derivati del benzene, epossidi) sono noti per essere cancerogeni.
• Non si può escludere la possibilità di bioaccumulo a lungo termine nei tessuti umani e nell’ambiente.
Esistono precedenti storici o studi che parlano di fenomeni simili?
Storicamente, i resoconti di misteriosi “capelli d’angelo” o “ragnatele” che cadono dal cielo sono stati liquidati come seta di ragno naturale trasportata dal vento. Tuttavia, i risultati di queste indagini differenziano chiaramente le fibre tossiche dalle ragnatele naturali:
1. La composizione chimica delle fibre non corrisponde a nessuna seta di ragno naturale.
2. Sono cave all’interno, altamente strutturate e si fondono con i metodi di combustione tradizionali.
3. Contengono composti chimici artificiali che hanno applicazioni industriali ma non si trovano in natura.
Inoltre, i brevetti menzionati in precedenza e la letteratura ivi citata dimostrano che esistono fibre ingegnerizzate con meccanismi di rilascio di sostanze controllate, rafforzando la teoria secondo cui questo fenomeno è artificiale piuttosto che naturale.
Le autorità sanitarie e ambientali hanno preso provvedimenti per indagare su questi risultati? In caso contrario, cosa possiamo suggerire?
Nonostante i risultati scientifici, nessuna indagine ufficiale su larga scala è stata avviata dalle autorità ambientali o sanitarie. La mancanza di risposta è preoccupante, dati i potenziali rischi associati a queste fibre.
Per spingere per un’indagine adeguata, il pubblico può:
1. Richiedere test indipendenti da laboratori accreditati.
2. Fare pressione sulle agenzie ambientali locali affinché conducano i propri studi.
3. Incoraggiare i whistleblower o gli addetti ai lavori del settore a farsi avanti.
4. Sensibilizzare tramite media alternativi e piattaforme scientifiche.
5. Richiedere un’azione politica, esortando le autorità a indagare e regolamentare la dispersione di sostanze sconosciute nell’atmosfera.
Quali potrebbero essere le conseguenze se queste sostanze si diffondessero su larga scala?
Se queste fibre venissero ampiamente disperse, le conseguenze a lungo termine potrebbero essere gravi:
• Accumulo nel suolo e nelle riserve idriche, con conseguente contaminazione diffusa.
• Interruzione della biodiversità locale, con effetti su insetti, piante e animali.
• Esposizione cronica agli esseri umani, con aumento del rischio di malattie respiratorie, effetti neurologici e potenziale cancerogenicità.
• Possibili applicazioni di ingegneria climatica, alterando i modelli meteorologici o influenzando la fertilità del suolo.
Le prove suggeriscono fortemente che non si tratti di un incidente isolato, ma di parte di un più ampio, possibilmente sperimentale, utilizzo di fibre ingegnerizzate.
Queste scoperte sollevano domande urgenti su chi c’è dietro tutto questo, quali sono i suoi obiettivi e perché le autorità non stanno indagando. La presenza di sostanze pericolose, l’uso di una tecnologia di fibre brevettata a livello nanometrico con cavità interna e la dispersione sistematica in più paesi suggeriscono un progetto coordinato, ma non divulgato.
Solo attraverso la pressione pubblica, l’esame scientifico e la ricerca indipendente può essere scoperta la verità dietro queste fibre misteriose.
Link utili:
Sito Web principale:
https://www.vereinwir.ch/spinnenfaeden/
Intervista con Reinette Senum USA:
https://reinettesenumsfoghornexpress.substack.com/p/exclusive-expose-by-european-research?r=17drop×tamp=1511.5&triedRedirect=true Brevetto:
https://www.vereinwir.ch/spinnenfaeden/#flipbook-252410/1/
Brevetto:
https://www.vereinwir.ch/spinnenfaeden/#flipbook-meso-und-nanoroehren/1/
Denuncia penale contro il consigliere federale Rösti per omissione di intervento in situazione di grave pericolo:
![](https://cibusonline.net/wp-content/uploads/2025/02/Christian_Oersch-1024x683.jpeg)
![](https://cibusonline.net/wp-content/uploads/2025/02/fili-tossici-1-1024x585.jpeg)
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