Il Conclave tra spiritualità e pragmatismo. Le sorprese non mancheranno

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Di Lamberto Colla Parma, 4 maggio 2025 – Il Papa è morto e certamente resterà nei cuori degli ultimi, di quelli ai quali ha aperto speranze che non hanno avuto seguito e a quelli che non si sono interrogati sulla politica del suo magistero.

Una condotta accusata di essere estremamente progressista, oltre alle accuse di aver estromesso, con una sorta di colpo di Stato, il Papa emerito Joseph Aloisius Ratzinger, Benedetto XVI.

Con tutto quello che ribolle, in profondità e in superficie, il prossimo Conclave troverà la quadra su un personaggio, molto probabilmente, “sorprendente”.

Se è vera la teoria dell’opposto allora la politica di Francesco verrà interrotta da un pontefice che riporterà la fede cattolica sotto il segno del rigore tradizionale, come era nelle intenzioni del raffinato Papa Benedetto XVI, che a sua volta faceva seguito all’originalissimo e amatissimo Papa Karol Józef Wojtyła, beatificato dallo stesso Papa Benedetto XVI il 1° maggio 2011.

Quindi, se la tradizione dovesse essere mantenuta, il prossimo pontefice potrebbe essere un’attualizzazione miscelata di un papa del medesimo rigore di Papa Ratzinger con la filosofia antimodernista di San PIO X.

Un pontificato che dovrà sciogliere molti nodi particolarmente ingarbugliati, a partire dal caso del Cardinale Becciu, che solo all’ultimo momento ha deciso di non entrare in conclave “Avendo a cuore il bene della Chiesa, che ho servito e continuerò a servire con fedeltà e amore, nonché per contribuire alla comunione e alla serenità del Conclave, ho deciso di obbedire come ho sempre fatto alla volontà di papa Francesco di non entrare in Conclave pur rimanendo convinto della mia innocenza”.

Bergoglio in seguito all’inchiesta legata allo scandalo finanziario, nel 2020 chiese al cardinale Becciu di rinunciare a tutti i diritti connessi al cardinalato, pur lasciandogli il titolo. Becciu si dimise ma dal 2022 era tornato a prendere a tutti gli eventi pubblici in Vaticano, su invito del Pontefice. Il porporato era anche ai funerali sabato scorso.

Una questione che ha molti lati oscuri ma non così tanti come quello che riguarda Papa Bergoglio e la sede impedita di Papa Benedetto XVI. 

Dopo le celebrazioni esplosive sulla salma di Bergoglio, ecco già apparire le lunghe ombre di coloro che accusano pesantemente “Francesco” e già hanno iniziato a chiedere di attivare delle commissioni al riguardo.

Come riporta Aldo Maria Valli, l’ex Nunzio Apostolico Viganò dice: “Occorre impedire che gerarchia progressista possa assicurare un successore a Bergoglio, ossia un altro usurpatore sul Soglio di Pietro che sia l’erede e il continuatore del precedente. Prima di piantare l’ultimo chiodo sulla bara di Bergoglio è dunque indispensabile e indifferibile che venga fatta luce sull’usurpazione da lui perpetrata e sull’occupazione della Chiesa Cattolica da parte di una gerarchia corrotta e traditrice, il cui unico scopo è di distruggerla dall’interno. Le manovre della Mafia di San Gallo con la Sinistra ultraprogressista; i crimini rimasti impuniti di Theodore McCarrick; il suo ruolo in seno alle Amministrazioni Dem; l’influenza che questi ha esercitato nelle nomine dei suoi “eredi” – tutti omosessuali e corrotti – designati a ricoprire posti chiave in America e in Vaticano; l’operato di McCarrick con il regime comunista cinese nella stipula dell’Accordo Segreto; il ruolo dei Gesuiti nella promozione dell’agenda globalista; le scandalose coperture da parte di Bergoglio di abusatori e pervertiti notori; l’insabbiamento del dossier sulla rete di corruzione in Vaticano, consegnato dal Papa Emerito Benedetto XVI a Bergoglio nell’aprile del 2013 e rimasto senza seguito; il ruolo di Bergoglio nel crimine perpetrato ai danni dell’umanità con la “pandemia Covid” e l’imposizione dei vaccini; il cinico sfruttamento dei migranti clandestini finalizzato alla distruzione del tessuto sociale dell’Occidente: tutto questo ed altro ancora conferma che la chiesa bergogliana è non solo complice del piano eversivo del World Economic Forum ma protagonista di primo piano. Su tutte queste vicende i fedeli hanno il diritto di sapere quale sia la verità”.

Quella dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò, ex Nunzio Apostolico negli USA in seguito scomunicato, non è l’unica voce che si scaglia violentemente contro “Francesco”, a lui fa eco Andrea Cionci che con il suo libro “Il Codice Ratzinger”, divenuto un best seller, percorre in lungo e in largo la penisola per presentare le carte a sostegno della tesi che vede Benedetto XVI essere stato deposto e non dimesso con un “tutore” imposto dal medesimo Papa Emerito, affinché “Governasse” Bergoglio e pian piano lo spogliasse dei simboli papali. 

Altre “voci” contro sono di altri scomunicati come Don Minutella e fra Follador che hanno guidato una contestazione contro la Chiesa di papa Francesco, alimentando tensioni tra tradizionalismo e progressismo, amplificate dai social media. 

Insomma più si scava e più sembra di entrare nella lettura di un romanzo di Dan Brown e a creare l’atmosfera da romanzo noir è anche la rigorosa liturgia vaticana impregnata di simbolismi millenari. 

Inquietante è anche l’episodio che vide come attore un emarginato (forse) salire sull’altare di San Pietro e assolutamente indisturbato, distruggere i candelabri dopo aver tolto la tovaglia bianca.  Secondo Andrea Cionci, “Ma ci sono altri due dettagli da rilevare nell’episodio dell’altar maggiore, come quel presunto valore di 30.000 euro dei sei candelabri, così massicciamente sottolineato dai giornaloni. Che importa la cifra precisa? E poi, c’era forse un perito antiquario a sottolinearne il valore?

30 tuttavia, sono i denari, i 30 sicli d’argento ricevuti da Giuda per tradire Gesù. Fondamentale capire la fine che fecero queste infami monete, come spiega il Vangelo di Matteo…

Insomma, credo che gli elementi per seguire il conclave e soprattutto per analizzare la carriera e il pensiero filosofico del pontefice che ne uscirà darà indicazione della strada che percorrerà la Chiesa Cattolica nel prossimo decennio o più.

C’è da augurarsi che lo Spirito Santo faccia bene il suo compito e sia sufficientemente autorevole per guidare i Cardinali alla scelta giusta.

 (Vignette di Romolo Buldrini l’Aquila e di Satiliks  Gianfranco Colella)

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