Di Lambert “Daemon” Glue – Ducatus Parmae 28 maggio 2032 – Un’area, coinvolta dall’alluvione, così estesa era difficile da immaginare come improbabile era l’ipotesi che 26 fiumi esondassero quasi contemporaneamente e una mareggiata, capace di strappare gli ormeggi e far arenare una barca della Guardia Costiera sulla spiaggia romagnola, bloccasse l’accesso al mare dei fiumi.
Una tempesta perfetta che potrebbe essere stata potenziata, almeno è quanto sta serpeggiano di queste ore, dall’errore umano nella gestione della diga di Ridracoli.
Già, quel manufatto che avrebbe dovuto proteggere potrebbe, se confermato, aver provocato un effetto moltiplicatore e devastante degli effetti.
Le dighe, infatti, sono una di quelle infrastrutture utili a gestire le distribuzioni dell’acqua in periodi siccitosi e a difendere i territori sottostanti dalle violente discese della acque dei fiumi ingrossati dalle precipitazioni eccezionali.
Un esempio di straordinaria imponenza è la diga cinese delle “Tre Gole”. La Gigantesca diga che attraversa il fiume Yangtze in Cina, è una centrale idroelettrica così grande che gli scienziati della NASA suggeriscono che potrebbe rallentare la rotazione terrestre, allungando leggermente le nostre giornate. La costruzione della centrale idroelettrica è iniziata nel 2006, ma solo nel 2012 è entrata in funzione. È stata realizzata per impedire che le inondazioni devastassero i villaggi lungo il fiume Yangtze come avvenne nel 1931, anno in cui la tracimazione del fiume causò la morte di 3,7 milioni di persone.
Milioni di persone che sono stati messi in sicurezza grazie a questo enorme invaso che, oltre a regimare le acque, produce elettricità e consente la navigabilità del fiume. Certamente l’impatto ambientale è assolutamente significativo, addirittura a livello mondiale e non certo paragonabile a quello che sarebbe la costruzione della Diga di Vetto (RE) la cui progettazione risale a oltre quaranta anni fa (erano gli anni ’70 e a proporre l’opera era l’On. Giovanni Marcora) ma ancora bloccata da problemi di impatto ambientale.
Ma il fatto che la diga TRE GOLE possa rallentare la rotazione terrestre potrebbe sommare agli effetti dell’ipotesi che i cambiamenti climatici di cui tanto si discute, siano in misura infinitesimale responsabilità umana, mentre in maggior misura da altri fattori, uno dei quali è appunto l’inclinazione dell’asse terrestre, come già anticipato nel precedente articolo dedicato alla alluvione in romagna. Argomento già noto da tempo ma che nelle discussioni televisive non viene mai richiamato come raramente viene interpellata la “vera scienza” lasciando spazio a narratori spesso “guidati” all’obiettivo.
LO SPOSTAMENTO DELL’ASSE TERRESTRE (da Franco Guarino)
L’ultimo cambiamento considerevole dell’inclinazione dell’asse terrestre risale al 1750.
Nel 1750, convenzionalmente, si fa iniziare l’era industriale.
Questo spostamento è lento, ma continuo. È impercettibile alla vista, ma gli astronomi lo controllano.
L’inclinazione verticale dell’asse terrestre varia ciclicamente tra circa 22° 30′ e circa 24° 30′.
Oggi è di 23° 27′ ed è in diminuzione.
La variazione completa avviene ogni 41 mila anni. Questo spostamento è generalmente dovuto all’interazione gravitazionale del Sole e della Luna con la Terra.
Inoltre, l’asse terrestre varia per altri 2 fenomeni:
La precessione: l’asse ruota lentamente intorno alla perpendicolare all’eclittica, compiendo un giro completo in quasi 26 mila anni.
La nutazione: oscillazioni minori dell’asse terrestre; compie un giro completo in un tempo più breve (circa 18 anni).
Ma i cambiamenti del clima, in particolare il riscaldamento globale, hanno provocato anche una variazione nel movimento dei poli.
L’azione dell’uomo, infatti, sta facendo slittare i poli da almeno la metà degli anni ’90.
Ho potuto osservare personalmente questo fenomeno durante le mie spedizioni scientifiche nelle zone polari fin dagli anni ’70.
Certamente, i poli sono in continuo movimento. Ma è cambiata la direzione del loro movimento. In precedenza, i poli si muovevano verso sud. Ora in direzione est.
Tra le cause che determinano questo movimento dei poli, c’è la distribuzione dell’acqua sul pianeta.
Lo scioglimento dei ghiacciai è uno dei fattori che provoca la diversa distribuzione delle acque sul pianeta.
Lo spostamento delle masse d’acqua dovuto allo scioglimento dei ghiacciai è quindi il principale motore della rapida deriva (cioè spostamento) dei poli, delle correnti marine e dei venti prevalenti.
Questo spostamento dei poli provoca perciò una modifica dell’asse terrestre, che idealmente passa proprio tra i due poli.
Ma l’inclinazione dell’asse terrestre, come abbiamo detto, è uno dei fattori che determina le stagioni sul pianeta, e quindi le variazioni della temperatura e i cambiamenti del clima.
Questi cambiamenti determinano conseguenze sulla vita del genere umano, delle specie animali e delle piante, indispensabili per vivere.
Come si può perciò osservare i fattori che determinano i cambiamenti climatici sono molteplici, particolarmente complessi e non solo e limitatamente, come è possibile ascoltare quotidianamente, da fattori quali:
– l’effetto serra,
– l’anidride carbonica,
– Il gas prodotto dall’uso di minerali fossili, come carbone e petrolio.
In conclusione, possiamo riscontrare che le decisioni prese dai Governi nazionali e sovranazionali (questi ultimi sempre più pericolosamente invasivi e autoritari come OMS, UE, NATO ecc…) sono tratte da informazioni parziali, per ignoranza, o forse per opportunismo, molto più probabilmente.
Ed oggi, che la Romagna è totalmente devastata, assistiamo a una alzata di scudi a difesa della sinistra, da sempre al governo della Regione, invocando nel cambiamento climatico l’unico responsabile del dissesto idrogeologico che ha portato a un terzo dell’intera regione andare sott’acqua.
Un trattamento ben diverso venne riservato alla Lombardia, quando scoppiò la pandemia e le responsabilità vennero attribuite al governo regionale di centro destra a trazione leghista, nonostante la scoperta del virus avvenne in un centro lombardo e che i maggiori contributi al contrasto vennero proprio da quella regione.
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