Di Lamberto Colla Parma, 18 febbraio 2024 – Signore anziane che applaudono i trattori all’ingresso delle città. Nessuno che si sia lamentato per il disagio.
Che sia finalmente giunto il momento che il problema di una categoria venga accolto, condiviso e sostenuto anche da altri?
Sarà finalmente giunto il tempo della sveglia? E’ giunta l’ora che la strategia, volta a dividere la società in tanti gruppi contrapposti, si sveli e si evinca apertamente che quella fosse solo uno strumento per affondare saldamente il potere, accumulare ricchezze per i soliti noti e ai loro nuovi vassalli?
Le contraddizioni sono talmente evidenti che solo degli scellerati e stupidì o solo utili idioti non comprendono o fingono di non comprendere.
Dalle impossibili politiche green alle emergenze sanitarie, le leve per portare a uno smembramento sociale sono innumerevoli.
Città 15 minuti e 30 Km/h, arance distrutte perché preferite quelle provenienti dalla Nuova Zelanda sono solo alcuni esempi del paradosso green.
Latte alla stalla venduto a 0,50cent e portato sulle tavole a 2 euro al litro e così per un gran numero di prodotti agricoli. La strategia persuasiva, nemmeno tanto occulta, per convincerci che grilli, insetti e carne artificiale saranno la salvezza del pianeta e dell’umanità. Nel frattempo, Bill Gates acquista terreni a go-go tanto da diventare il più grande latifondista statunitense e Mark Zuckerberg sarà uno dei più imponenti allevatori del globo avendo in costruzione la più grande impresa zootecnica con in previsione di produrre le migliori carni del mondo, sicuro che le flatulenze dei suoi bovini non inquineranno come le bestie di quei delinquenti inquinanti agricoltori che pretenderebbero di proseguire l’attività.
Chissà se si arriverà a comprendere che coloro che contrastarono l’obbligatorietà vaccinale con prodotti sperimentali prodotti con tecnologie ignote, oggi debbano essere reintegrati al lavoro e riconcessa la dignità sottratta d’ufficio e ai malati da reazioni avverse il sostegno di tutti per un risarcimento e per una assistenza, spesso indispensabile, per sostenere la quotidianità.
Certamente non sono meritevoli di ricevere insulti come accaduto a quello che cercò risposte, ma ricevette insulti, dall’ex ministro Roberto Speranza in occasione della presentazione del suo favoloso libro, prodotto ma subito ritirato e ora riconsegnato al volgo perché apprenda la sua straordinaria opera ministeriale.
Peccato che lo “Speranza” risponda alle domande dei soliti compiacenti giornalisti e non a altri che magari potrebbero avere domande un po’ più insidiose.
Ad “Andrea”, il danneggiato da trattamento sanitario obbligatorio, che si presentò al cospetto dell’ex Ministro in sedia a rotelle chiedendo sostegno, aiuto e comprensione, Speranza ha avuto il coraggio di obiettare che fosse lui, il danneggiato, che “ammazza le altre persone” portando avanti le sue istanze e ancora che “ha firmato una liberatoria” come se non vi fosse stato un obbligo per poter lavorare o socializzare (Vedi La Verità del15/2/2024).
E’ giunta l’ora di essere solidali e uniti per sconfiggere i privilegiati senza merito, saprofiti ormai troppi da alimentare e tornare a essere soggetti attivi per fare una politica sociale, pragmatica e equilibrata.
Ci vorrà tempo, perché il danno fatto è enorme, ma se non si comincia non si potrà mai arrivare.
Non dobbiamo aver pietà di nessuno, come loro non l’hanno avuta per molti di noi!
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