“Ci auguriamo – prosegue – che il settore possa giovarsi presto di uno strumento come ‘Granaio Italia’ che già per vino e olio, nonché più recentemente per il lattiero-caseario, svolge un ruolo determinante nelle scelte strategiche per questi comparti, attraverso il monitoraggio dei quantitativi di prodotto e il suo spostamento, anche dall’estero. Auspichiamo, dunque, che il Ministero delle Politiche Agricole concluda a breve il lavoro sul decreto attuativo”.
“Con questi strumenti, che forniscono dati e dialogo in trasparenza, la filiera cerealicola italiana può iniziare il suo percorso di rilancio con solide basi. A maggior ragione, in un periodo turbolento come quello che stiamo vivendo, dopo la pandemia Covid da cui stiamo lentamente uscendo” conclude.