Di Lamberto Colla Parma, 5 ottobre 2025 – PsycoEcologia in breve “PsyEco” sembra essere questa la malattia mentale che corre in Europa ai più alti livelli dirigenziali. Da un lato si costringono i cittadini a estremi sacrifici e dall’altro si consuma irresponsabilmente, dal terreno agricolo alla CO2, si distrugge l’intera filiera automotive e si obbligano i cittadini a acquistare nuovi mezzi di sempre minor durata e efficacia.
Gli italiani, come spesso accade, sono i più indisciplinati, e qualcuno dei nordici penserà che sono ritardati, che sono insensibili all’ambiente, anche perché sembra continuino ad apprezzare i rumorosi motori a scoppio, quelli che fanno vibrare il cuore e i timpani. Il “rosso” dell’italia motoristica si espande trasversalmente sull’intero arco costituzionale. L’unico “rosso” amato anche dalla destra.
L’Italia è infatti all’ultimo posto per gli acquisti di auto elettriche nonostante gli incentivi governativi.
E allora per convincerli a cambiare le auto vengono introdotte sempre maggiori limitazioni alle libertà, non solo nei trasporti.
Così finalmente arriva l’autunno e si può dare una nuova stretta “PsyEcologica” per contrastare le polveri sottili, le PM10 (sfido chiunque a dirmi cosa sono) e il tempo di utilizzo delle auto si riduce sempre più drasticamente.
Da questa domenica saranno ancora i diesel euro 4 a essere banditi, ai quali vengono affiancate anche le vetture a metano e a GPL.
Nello specifico, in Emilia Romagna, dal 1° ottobre 2025 sono partite le limitazioni al traffico per i mezzi più inquinanti come previsto dal PAIR – Piano Aria Integrato Regione Emilia Romagna 2030.
La novità sostanziale è la restrizione per:
· i veicoli alimentati a GPL/benzina o metano/benzina fino all’ EURO 2 (fino all’anno scorso il divieto era per gli Euro 1), non conformi alla direttiva 98/69/A CE e successive o alla direttiva 99/96/A CE e successive;
· i ciclomotori fino all’ EURO 2 (in passato il divieto era per gli Euro 1) non conformi alla direttiva 2013/60/CE e successive;
· i motocicli fino all’ EURO 2 (in passato il divieto era per gli Euro 1) non conformi alla direttiva 2003/77/CE e successive.
“La promozione della sostenibilità ambientale, scrive la Regione Emilia Romagna, attraverso la riduzione di emissioni inquinanti nell’aria, si sostanzia attraverso quattro macro azioni: limitazione al traffico per i veicoli più inquinanti dal lunedì al venerdì, domeniche ecologiche, adozione delle misure emergenziali in caso di sforamento dei limiti di legge del PM10 e gestione impianti di riscaldamento.
Per chi possiede un’auto soggetta a limitazioni è possibile aderire al servizio Move – IN, con la possibilità di avere a disposizione un chilometraggio di percorrenza limitato, in base alle categorie dei veicoli, per muoversi.”
A livello europeo, secondo gli ultimi dati disponibili, riferiti ad agosto 2025, la quota di mercato delle auto elettriche ha raggiunto il 19,4% in Francia, il 19,1% in Germania, l’11,5% in Spagna e il 26,5% nel Regno Unito. Nello stesso mese, l’Italia si era fermata al 4,9%, mentre Paesi come Belgio e Olanda registravano rispettivamente il 34,3% e il 34% di market share (da Euroborsa).
Noi italiani confermiamo, che nonostante una lieve ripresa incentivata e in attesa dei nuovi bonus connessi a ISEE, le auto elettriche non riescono a affrancarsi e a decollare come si pretenderebbe agli alti piani UE.
Con la scusa antiscientifica del clima in mutamento a causa delle azioni antropiche, l’Europa sta scavandosi la fossa e per accelerare il processo ha deciso di sostenere, irresponsabilmente, una guerra persa dal suo avvio.
Il dibattito sull’emergenza climatica – scrive Klima e Scienza – si arricchisce di un intervento netto, dello scorso anno, da parte di Franco Prodi, fisico atmosferico di fama internazionale e già direttore dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR. Durante un confronto televisivo, Prodi ha replicato con fermezza alle affermazioni del divulgatore scientifico Albertini, sottolineando la necessità di attenersi al rigore scientifico. “Ho partecipato a tutti i problemi che coinvolgono i servizi meteorologici. Io sono l’esperto unico, con le credenziali. Parlo solo con chi ha le mie credenziali, chi non le ha può star zitto. Se è un divulgatore, faccia il divulgatore”, ha dichiarato con tono deciso.
Alla domanda della conduttrice, Myrta Merlino,: “il cambiamento climatico c’è o non c’è?”, il fisico ha risposto: “il cambiamento climatico è connaturato, non può non esserci. Dipende dal Sole, dall’astronomia, dall’effetto di gravitazione degli altri pianeti e dai componenti dell’atmosfera. Io non nego il cambiamento climatico perché sono un fisico delle nubi: le nostre nubi adesso sono diverse” .
1.500 studiosi contestano le teorie sul cambiamento climatico by “gretinotti” e nessuno li interroga anzi vengono emarginati perché l’importante è indirizzare le pecore verso il recinto e gli asini alla guida delle auto.







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Video Franco Prodi sbotta: https://youtu.be/0RzIucUXxIQ