Agricoltura. Sostegno alle imprese danneggiate dalla siccità nel 2022.

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Bologna – 17,3 milioni di euro per le imprese agricole che hanno subito danni di grande entità a colture e raccolti a seguito della prolungata siccità che ha colpito le campagne dell’Emilia-Romagna nel 2022. Uno dei tanti effetti dei cambiamenti climatici che, a partire dall’estate scorsa, la più siccitosa degli ultimi 80 anni, si sono abbattuti sulle coltivazioni in pianura e collina, assieme a gelate tardive e fitopatie. 

Le risorse, dal Fondo di solidarietà nazionale, sono state ripartite fra le Regioni a seguito del decreto di giugno 2023 del ministero dell’Agricoltura e sovranità alimentare.

La Regione ha provveduto a fare le delimitazioni delle aree ammesse e assegnato la graduatoria con determinazione dirigenziale, che vede 1.375 domande ammesse per un ammontare complessivo di danni per 52,2 milioni di euro. Il ministero ha approvato fondi per 17,3 milioni di euro, il 33%: i contributi saranno assegnati a tutti i richiedenti, proporzionati secondo questa percentuale.

“Siamo riusciti ad ottenere una cifra importante- spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi– che arriverà a tutti coloro che hanno presentato domande ritenute idonee, quindi nessuno escluso, con un contributo pro quota”. 
“Si tratta di liquidità che saremo in grado di garantire alle nostre imprese non appena saranno trasferite le risorse dal ministero- prosegue l’assessore– e che rappresenta un aiuto vitale per sostenere il reddito di attività sempre più colpite dagli effetti del cambiamento climatico. È importante che i danni all’agricoltura vengano indennizzati per garantire le risorse alle imprese anche a fronte dei mancati guadagni a causa dei cali produttivi”.

Ora la Regione attende che il ministero dell’Agricoltura e sovranità alimentare assegni al più presto queste risorse. “È poi necessario- conclude Mammi– che si proceda al più presto a riconoscere anche gli ingenti danni da gelate tardive che hanno subito gli agricoltori negli scorsi mesi primaverili, soprattutto negli impianti di frutta. La Regione sta provando a fare la propria parte con un bando del valore di un milione di euro più altri quattro di contributi per l’acquisto di sistemi antibrina”.
Olga Cavina

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