Di Lamberto Colla Parma, 27 dicembre 2021 – E’ iniziata con una sceneggiata ed è proseguito come una farsa la faccenda dei vaccini.
Una speranza disinnescata quasi subito grazie, si fa per dire, alle inefficienze di Arcuri” e proseguite con il crescendo di chiusure e richiusure, green pass “tana libera tutti” poi valorizzati a “Super Green Pass” e il giorno seguente declassati a inutili distintivi di “soggetti vaccinati” lasciando, come già si sapeva, la scena al tampone nonostante buona parte della popolazione sia stata bucherellata con la terza dose.
Le certezze ferree sono state enunciate quotidianamente sin dai primissimi giorni. Il vaccino copre al 97% e per una durata di un anno per arrivare che, dopo pochi mesi, la quota di copertura si riduce al 35%, con la sicurezza che Pfizer però è già pronta a produrre un vaccino ogni 90-100 giorni con un costo maggiorato, ovviamente.
Ma abbiamo anche certezza che il vaccinato ha 9 volte in meno del non vaccinato di morire per covid, secondo una ISS e riportato da Il Sole 24 Ore, secondo il Fatto Quotidiano 16 volte e secondo la Regione Emilia Romagna 11 volte in meno di finire in terapia intensiva.
Infine, siamo anche alla vigilia della introduzione del vaccino NOVAVAX, il vero vaccino proteico che dovrebbe combattere più efficacemente le varianti.
Il Condizionale è d’obbligo, visti i precedenti.
Purtroppo i dati più terrificanti non vengono molto pubblicizzati. Infatti la maggioranza dei morti si sta verificando tra i vaccinati, esattamente i tre quinti dei morti sono vaccinati. Nell’ultimo bollettino dell’ISS, infatti, troviamo la tabella che illustra i contagi, i ricoveri e i decessi dell’ultimo mese in base allo stato vaccinale. Questa risulta essere l’unica fonte nazionale che fornisce l’andamento di contagi, ricoveri e decessi in base allo stato vaccinale. E dalla tabella emerge che nell’ultimo periodo disponibile, in Italia abbiamo avuto 1.755 morti. Di questi, 962 avevano ricevuto entrambe le dosi di vaccino, 42 avevano ricevuto la prima dose di vaccino e altri 29 avevano ricevuto addirittura la terza dose di vaccino, per un totale di 1.033 morti vaccinati, contro 722 morti non vaccinati. Quindi il 59% dei morti è stato tra i vaccinati e il 41% tra i non vaccinati, che significa che tre quinti dei morti sono tra i vaccinati.
Concludendo, al compimento del primo anno, sarebbe opportuno che si facesse un esame di coscienza e si disegnasse una bella matrice riassuntiva dei costi e benefici reali (non quelli dichiarati) di questa corsa alla vaccinazione casa per casa attraverso una spietata caccia all’untore e si portassero invece i motori “tutto indietro” per riconsolidare una unità nazionale fortemente compromessa.
Gli italiani uniti farebbero a meno del PNRR e forse è proprio questo che spaventa questi “nostri splendidi alleati” e le loro truppe di “UEmanoidi” .
Al momento comunque è 1-0 per loro e l’obiettivo di spargere odio è stato pienamente raggiunto.
LINK di riferimento.
https://www.gazzettadellemilia.it/politica/item/31625-un-anno-dopo.html
