I beneficiari, tra ristoratori e chef, avrebbero trascorso 6 giorni tra le cantine italiane con la visita del Merano Wine Festival. Dodici imprenditori o chef capresi in giro per l’Italia non passarono inosservati, la stampa specializzata dedicò annualmente attenzione alla trasferta enologica, le aziende fecero a gara per ospitare il gruppo mettendo a disposizione casali e locande e, negli anni, l’unica costanza fu la visita all’evento altoatesino oltre alla sistemazione scelta per il soggiorno, l’hotel Schwefelbad alle porte di Scena, l’interessantissima cittadina appena sopra Merano. Ricordo con piacere all’accoglienza i titolari Alois e Rosa Pföstl e Sonja, giovane ed esperta collaboratrice del ricevimento. Negli anni ‘60 del secolo scorso Alois e Rosa Pföstl posarono la prima pietra dell’ attuale Schenna Resort, con lungimiranza, coraggio e grande forza di volontà. L’albergo all’epoca era ancora una piccola struttura che offriva camere e prima colazione, trasformato successivamente in una piccola pensione fino a diventare un vero e proprio hotel negli anni ‘80. Ai tempi l’hotel era composto da 40 stanze e ci lavoravano 6 dipendenti. Le figlie Pföstl si occupavano del servizio in sala ed aiutavano infaticabilmente nei vari lavori. Negli anni l’hotel si ampliò, il primo boom fu negli anni ‘70, quando fu costruita la prima piscina. L’hotel era frequentato prevalentemente da ospiti germanici.
Tra matrimonio e bambini il Wine Tour è stato relegato alle piacevoli memorie della gioventù e per anni siamo stati distanti dall’Alto Adige, quegli stessi anni che hanno visto una profonda ristrutturazione delle strutture di proprietà della famiglia Pföstl.
A seguito della decisione di scrivere il reportage oggetto di queste righe gli appuntamenti in Burgraviato sono aumentati, passando per Scena sul tragitto ideale per raggiungere una cantina sono rimasto folgorato da ciò che ho visto in luogo del vecchio Schwefelbad, una grande struttura, moderna ma nel contempo piacevolmente immersa nello scenario altoatesino con tanto utilizzo del legno, una chiara impronta alpina immediatamente percettibile.
Le prime trasferte mi hanno tenuto lontano del Resort ma, quando ho saputo che a seguito della ristrutturazione, è stata realizzata la cantina Pföstl, ho chiesto immediatamente un appuntamento per l’intervista in cantina e fissare anche per il pernottamento.
A distanza di tanti anni e con grande sorpresa il sistema di prenotazione riconosce ancora il mio nome tra gli ospiti della struttura e giunto al resort mi ha accolto Sonja che ho rivisto piacevolmente; non ha perso la grazia e l’armonia nel riceve gli ospiti.
Sonja mi presenta Stefan Pföstl, figlio dei fondatori;
Una serie di casualità ed una grande famiglia hanno fatto sì che Stefan diventasse uno dei gestori dello Schenna Resort, insieme alla sorella Heidi. I piani di suo padre Alois prevedevano che Stefan avrebbe dovuto lavorare nel suo negozio di pittura, dove si rivelò un valido assistente per l’attività. Tuttavia Stefan capì ben presto che aveva bisogno di un lavoro con più contatto sociale. Iniziò quindi a lavorare nell’albergo, trovando soddisfazione e rimanendo fedele allo Schenna Resort fino ad oggi. La sua passione è l’attività alberghiera, lo si nota. Ama la versatilità del proprio lavoro, il fatto di non dover seguire soltanto un compito, per lui la varietà è fondamentale. I fratelli Pföstl sono una squadra affiatata.
“La nostra famiglia, giunta alla terza generazione, persegue una gratificante visione orientata verso il futuro: creare un luogo rilassante e riposante in cui gli ospiti da ogni dove possono sentirsi come a casa. Un posto in cui potere assaporare e godere di ogni singolo momento e tornare alla quotidianità soddisfatti e rigenerati.”
“Ogni due settimane organizzano una riunione per discutere di nuovi progetti, pensieri e compiti per lo Schenna Resort”. Ciascuno ha i propri punti di forza, mentre Heidi è brava nel marketing e nelle questioni d’ufficio, Stefan eccelle nell’organizzazione dell’intera struttura, dai lavori di ristrutturazione al coordinamento del servizio al cliente. È sempre aperto alle novità. Elisabeth, una delle tre sorelle Pföstl, insieme a suo marito gestisce una macelleria specializzata nella vendita di prodotti gastronomici e carni affumicate che si trova in paese a Scena. Per Stefan, lo Schenna Resort è il compito della sua vita;
“I nostri ospiti devono percepire di essere i benvenuti. Devono percepire consapevolmente una sensazione di calore. Ma desideriamo mostrare anche il nostro apprezzamento per i collaboratori e per gli ospiti, come un’unica famiglia. Sono queste le colonne portanti del successo del nostro resort. Naturalmente, anche a livello estetico, bisogna essere sempre al passo coi tempi. Credo che anche l’ospite lo noti.”
Nel corso del soggiorno ho potuto toccare con mano la particolarità dell’ospitalità, nelle camere la pulizia regna sovrana, letti tirolesi con materassi di qualità, cuscini di ogni forma e tipo per un sonno sereno e tranquillo. La qualità della cena è altissima come il servizio ai tavoli, la carta dei vini ovviamente da lustro alla cantina di casa ma annovera i migliori prodotti nazionali. Il vero problema al mattino è quello di abbandonare la nutrita colazione offerta con un buffet ampio e gustoso.
La grande passione di Stefan è il vino. L’amore è nato in lui già da giovane, quando partecipava alle degustazioni per giovani contadini.
Allo Schenna Resort Stefan, insieme all’amico di vecchia data, maestro cantiniere e viticoltore Georg Weger, ha dato vita alla tenuta Pföstl: invece di meli, si coltivano le vigne e se ne ricava il vino.
In Cantina incontro Georg intento nel lavoro di manutenzione delle attrezzature. E’ una persona molto indaffarata dovuta alla sua particolare precisione che gli impone un controllo costante di tutti i processi, dalla vigna alla bottiglia. Cordiale ed affabile mi concede qualche ora per l’intervista e gli scatti fotografici.
Il rapporto tra Stefan e Georg nasce da lontano, sin dall’infanzia grazie all’amicizia, ma anche di un lontano rapporto di parentela, tra le due nonne. Qualche piccola esperienza nel mondo vinicolo durante l’adolescenza con una parentesi di distacco dovuta alle diverse strade intraprese, l’hotel per Stefan e gli studi di viticoltura per Georg seguiti dalle consulenze in diverse cantine, sin quando, il sogno in comune di realizzare una cantina, ha riunito il percorso di entrambi.
Georg è riuscito a fare del suo amore per il vino un lavoro, che svolge nelle vigne ed affinando le uve in cantina, mentre Stefan dedica anima e corpo al Resort, non tralasciando la parte commerciale della cantina.
Hanno riunito i terreni delle famiglie e ne hanno affittati altri, una superfice dopo l’altra, sino a raggiungere circa 7 ettari tanto in zona quanto in Oltradige e nei dintorni di Salorno. La qualità del prodotto è l’obiettivo finale, ma anche la sostenibilità ecologica è importante per Georg Weger che nei vigneti lavora con metodi biodinamici. In produzione uniscono anche le uve ricevute da viticoltori locali riuscendo a produrre circa 40.000 bottiglie annue distinte in due diverse linee: la Linea Tenuta, con la descrizione del vitigno o del vino, e la Linea Selezione “Valpitan”, dal nome del toponimo del terreno su cui sorge la cantina; un nome di origine romanza che significa “valle al sentiero ripido”, soltanto i vini migliori possono portare il nome Valpitan, la cui linea annovera Chardonnay, Pinot Bianco, Souvignon, Schiava, Merlot Riserva, Cabernet Riserva. La cantina produce anche due spumanti, il Blanc de Blanc ed il Rosè Brut, non manca anche l’imbottigliamento di un vino passito.
A Georg piace sperimentare, nel corso della visita ho visto delle ceste con uve Lagrain ad appassire, la mente mi ha portato subito ad altre zone di produzione, immediatamente fermata dalle note dello stesso Georg: sono uve che verranno utilizzare per un nuovo prodotto di alta gamma che uscirà nel breve.
Botti in legno e tonneau vedono passarci rossi e bianchi, fermi o base per spumanti.
Il 70% dei propri vini è assegnato all’interno della struttura per essere degustato dagli ospiti, mentre le bottiglie residue sono distribuite da alcune enoteche della zona, e qualcosa in Svizzera ed Austria.
Grandi Valori di vita profusi da Stefan e Georg che, almeno per il momento, hanno fissato una soglia massima alla produzione per ottenere un prodotto con sempre maggior qualità.
“Il tutto è maggiore della somma delle sue parti.”.
“ Noi riteniamo che questa massima di Aristotele sia valida anche per il vino. Il vino è infatti il risultato della complessa interazione del suolo, della varietà, del lavoro dell’uomo e delle condizioni atmosferiche. Ma da dove arriva quel qualcosa di particolare che ha un vino?
Non è forse addirittura l’anima del viticoltore a fare la differenza alla fine dell’interazione?“
La Bussola d’Impresa – Mario Vacca
“Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Le competenze acquisite mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.
Un iter professionale che mi ha consentito di sviluppare negli anni competenze in vari ambiti, dalla sfera Finanziaria, Amministrativa e Gestionale, alle dinamiche fiscali, passando attraverso esperienze di “start-up”, M&A e Turnaround, con un occhio vigile e sempre attento alla prevenzione del rischio d’impresa.
Un percorso arricchito da anni di esperienza nella gestione di Risorse Umane e Finanziarie, nella Contrattualistica, nella gestione dei rapporti diretti con Clienti e Fornitori, nella gestione delle dinamiche di Gruppo con soci e loro consulenti.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari delle attività.
Il mio agire è sempre stato caratterizzato da entusiasmo e passione in tutto quello che ho fatto e continuo a fare sia in ambito professionale che extra-professionale, sempre alla ricerca dell’innovazione e della differenziazione come caratteristica vincente.
La passione per la cultura mi ha portato ad iscrivermi all’Ordine dei Giornalisti ed a scrivere articoli di economia pubblicati nella rubrica “La Bussola d’Impresa” edita dalla Gazzetta dell’Emilia ed a collaborare saltuariamente con altre testate.
La stessa passione mi porta a pianificare ed organizzare eventi non profit volti al raggiungimento di obiettivi filantropici legati alla carità ed alla fratellanza anche attraverso club ed associazioni locali.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio impegno è lavorare sodo con etica, lealtà ed armonia.”
Contatto Personale: mvacca@capri.it
Profilo Professionale: https://www.gazzettadellemilia.it/economia/itemlist/user/981-la-bussola-soluzioni-d-impresa.html