Cereali e dintorni. …ad astra, semper…

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di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 12 maggio 2021 – I prezzi rilevati alla chiusura del 11 maggio:

(tra parentesi le variazioni sulla seduta precedente in cent. di dollaro per Bushel per semi corn e grano in Dollari per tonnellata corta per la farina.)  

Come potete vedere dalle quotazioni sopra riportate il mercato non cede, non cambia, anzi, pesano gli aumenti delle materie prime, infatti il Bloomberg Commodity Spot Index non si avvicinava ai massimi da dieci anni quindi crescono i timori per l’innesto di inflazione.  

E oggi ennesima seduta USDA che potrebbe essere molto pericolosa per effetto della situazione precaria degli stock del vecchio raccolto, posto che i mesi del nuovo raccolto (futuro-i) non hanno subito gli stessi rialzi dei mesi vicini. 

In dettaglio cosa è successo:  

Il seme di soia, ha superato la quotazione 1600 cent per Bushel e non avveniva dal settembre 2012. 

Il corn iniziava la sessione americana con l’annuncio di una vendita di 680.000 tonnellate, di nuovo raccolto, alla Cina: in 3 giorni quindi sono state vendute circa 3 milioni di tons, pertanto la musica non cambia, inoltre è sempre critica la situazione del corn in brasile. 

Il grano, dal forte calo di lunedì (- 31,2) ieri ha recuperato un terzo, del resto con i vistosi aumenti del corn e del seme di ieri, non vi era altra strada che lasciarsi trascinare. 

 Sul mercato interno le alte quotazioni stanno creando problemi di liquidità, di tenuta finanziaria, di tenuta commerciale per alcuni operatori, e fanno scricchiolare le filiere di trasformazione. Situazione quindi molto critica, che si sta verificando anche in altri stati Europei, ma gli interessi commerciali che muovono le Materie prime e i loro mercati non sono certo sensibili a ciò, almeno per il momento. 

Il mondo dei biodigestori ha fame di matrici fermentescibili a prezzi bassi, cosa ben difficile da soddisfare. 

Ci attendono mercati con quotazioni care per mesi e mesi a meno di imprevisti o di implosioni da speculazione, ma ritengo quest’ultima ipotesi molto difficile visto che i mercati sono anche governati da logiche speculative, intelligenze artificiali, sistemi computerizzati, e tanta “fame” di guadagni facili. 

La cavalcata economica della Cina +18% di Pil nel primo trimestre 2021 ci sta letteralmente massacrando. 

Non resta che suddividere i rischi di copertura sui mercati futuri giocando sui nuovi raccolti.  

Indicatori internazionali 12 maggio 2021
l’Indice dei noli B.D.Y. è leggermente salito a  3.254 punti, il petrolio sfiora i 64,00€ $/bar  e l’indice di cambio €/$ segna1,21311 ore 8,14 .

Pastificio Andalini

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