Cereali e dintorni. Il grano trascina al rialzo gli altri prodotti.

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di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 16 luglio 2021 – I prezzi rilevati alla chiusura del 15 luglio: 

• GRANO• sett.21 –  672 (+17,6) • dic.21 –  678,6 (+16,4)         •         mar.22 – 685,6 (+15,6)

(tra parentesi le variazioni sulla seduta precedente in cent. di dollaro per Bushel per semi corn e grano in Dollari per tonnellata corta per la farina.)  

Comunicazione Flash: storicamente le impennate del valore del grano trascinano tutto il mercato. Scrive Pellati Informa:  

” Vuoi sapere dell’andamento del grano a Chicago ?  …guarda Minneapolis !! ” riportava un agenzia di informazione di mercato: ieri infatti ha chiuso vicino a 900  (894 centesimi di dollaro per Bushel : + 21,2,  il + 2,4%  ) quotazioni che non si vedevano da 8 anni e mezzo. Permangono forti rischi delle produzioni in Canada, oltreché nei noti Stati produttivi del grano primaverile del Nord America. 

Strategie Grain” è uscita con una nuova stima della produzione di grano tenero della EU a 133 milioni di tons contro 131,1 del mese precedente. 

L’IKAR (una agenzia Russa, la più nota, assieme a SovEcon ) ha rivisto la stima della produzione Russa in diminuzione: 81,5 milioni di tons contro 83,5 ( USDA a 85 contro 86 di giugno ) 

Ecco cosa scrive Diagnostic Analisis Grains

Con gli eventi che hanno caratterizzato questi ultimi tempi, le quotazioni del grano hanno subito influenze tali che alcune metodiche che precedentemente erano alla base delle previsioni dei prezzi e rispondevano alle direzione dei prezzi reali, si sono dimostrate superate. 

Se si osservano i prezzi del grano nel lungo periodo è possibile constatare come, in coincidenza con particolari grandi eventi, siano stati registrati salti di livelli dei prezzi o variazioni in modo sistematico per cui i relativi effetti sono rimasti anche nelle annate successive. 

Un esempio è rappresentato dal 2007/2008 in cui i prezzi, a causa di  basse produzioni e basse scorte, hanno raggiunto valori record. Nelle annate agrarie successive questi ultimi si sono posizionati su valori superiori rispetto alla linea media dei prezzi ante 2007/2008. Con questa premessa, abbiamo ritenuto opportuno modificare il nostro metodo di previsione a partire dall’ultima relazione di fine dicembre 2020, introducendo un sistema ibrido che prende in analisi sia i dati mondiali del grano che quelli dei principali 8 Paesi esportatori pubblicati mensilmente dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA).  

In effetti, avevamo già maturato questa decisione alcuni mesi fa nel momento in cui i prezzi non avevano risposto ai dati mondiali del grano. Quest’anno, a fronte di scorte record di fine 2020/2021, i prezzi si sono mantenuti su valori sostenuti, almeno in questa prima metà del 2020/2021. Le grandi scorte di grano della Cina e dell’India, che insieme rappresentano circa il 60% delle scorte mondiali, sono risultate meno rappresentative dell’andamento dei prezzi del grano mentre i dati fondamentali del grano dei Paesi esportatori hanno contribuito attivamente a determinare la direzione dei prezzi anche a fronte di una produzione mondiale record. 

Riteniamo che questa impostazione rimarrà anche nei prossimi anni almeno fino a che altri importanti eventi non modifichino l’attuale situazione.  

Pandemia, aumento della domanda di grano di alcuni Paesi ed in particolare della Cina, siccità nel corso delle semine autunnali per il raccolto del 2021 in alcuni Paesi esportatori, basse scorte di questi ultimi e da ultimo la tassazione imposta sulle esportazioni di grano della Russia, hanno contribuito all’aumento dei prezzi del grano insieme, per altre cause, a quelli del mais e della soia.”  

Nel mercato interno, nulla di variato rispetto all’ultimo rapportino se non il rischio maggiore di vedere risalire i prezzi di grano, orzo, e non vedere più il mais in calo. 

Ma il vero problema è che il grano da sempre Re del mercato possa influenzare anche altre commodities

Vale sempre il consiglio di non rimanere corti di merce e muoversi con la regola aurea di 1/3 sui futuri ,1/3 sul vicino, 1/3 a disposizione per occasioni o “rapine”…

INDICI INTERNAZIONALI 15 LUGLIO 2021

L’indice dei noli B.D.Y è sceso a 3.139 punti, (premi/noli in aumento) il petrolio wti gira a circa 73,0 dollari al barile, e il cambio gira a 1,18308 ore 9,30 

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@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini 

(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl – Milano

Pastificio Andalini

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