Cereali e dintorni. La “Guerra” di nervi mette in fibrillazione i mercati
Fibrillazione alle stelle per l’escalation dei rapporti tra le superpotenze militari USA e RUSSIA che svolazzano come avvoltoi sull’Ucraina.
di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 14 febbraio 2022 – A seguire le chiusure di ieri 11/2/2022:
(tra parentesi le variazioni sulla seduta precedente in cent. di dollaro per Bushel per semi corn e grano in Dollari per tonnellata corta per la farina).
I venti di guerra spingono il mercato al rialzo senza se e senza ma.
Il mercato è obiettivamente e naturalmente nervoso! A tal proposito bastino questi due semplici dati, ripresi da Pellati Informa:
“Nel mondo del commercio di cereali, vale la pena ricordare che su 207 milioni di Milioni di Tonnellate di grano esportati nel Mondo, la quota rappresentata da Russia e Ucraina insieme è del 28,5% pari a 59 MT; su 204 milioni di MT di corn-mais esportate nel Mondo, la quota rappresentata da Russia e Ucraina insieme è del 18,5% pari a 38 MMT.”
Inoltre, dal Sud America le notizie non sono buone, né per la soya né per eventuali seconde semine e raccolto di mais.
Infine, con il petrolio che potrebbe raggiungere i 100$ al barile ed anche superarli, i noli riprenderanno a rincarare e così come rincareranno i mezzi di produzione..
E qui sul mercato interno la situazione, nonostante i bassi volumi di scambio, tende a peggiorare. Non passa giorno che non si registrino inadempienza contrattuali inerenti Farina di Soya, Mais, proteici vari. Da tali inadempienze scaturiscono liti e arbitrati.
La situazione è molto molto tesa, quello che stupisce è il Silenzio delle Istituzioni sulla crisi del settore zootecnico ed agroalimentare; nel primo caso stiamo andando verso una contrazione consistente del patrimonio zootecnico, nel secondo verso lo stallo e la rottura di alcune filiere produttive. Eppure, la politica tace come se i comparti non esistessero, le Organizzazioni Sindacali balbettano e i comparti chiudono o si ridimensionano.
L’attacco al “made in italy” è in atto, mentre in altri paesi europei sono già intervenuti sui prezzi al consumo e sui prezzi all’origine delle produzioni agricole e zootecniche, noi invece siamo alla mercé di tutti, chiunque ricco di capitali voglia acquistare linee o segmenti produttivi in Italia è libero di farlo… cinesi in primis!
.
INDICI INTERNAZIONALI 14 FEBBRAIO 2022
L’indice dei noli B.D.Y è salito a 1.977 punti, il petrolio wti è salito a circa 93 $ al barile, e il cambio gira a 1,13483 ore 8,30.
Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A
YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM
Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/
Visitando il nostro sito Internet o cercandoci su Facebook (cliccando mi piace O.C.C) troverete dei tachimetri d’indicazione commerciale
(per accedere alle notizie sull’argomento clicca qui)
@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini
(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.