“Cereali e dintorni”. Materie prime in “comfort zone”

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Di Mario Boggini e Virgilio Milano, 4 settembre 2024  –

Il mercato, dopo la sosta di lunedì,  contrariamente alle aspettative, ha segnato solo aumenti.

Nel mercato interno, da segnalare la stabilità dei grani, e del mais nazionale, dove le voci di scarse rese mantengono stabile l’alimentare e il 5 ppb, penalizzando un poco il 103 che risente anche della crisi dovuta alla Peste Suina Africana. A tale proposito nell’ordine ed in misura diversa le materie prime che risentiranno maggiormente di questo flagello (che auguriamoci non debordi nel Cremonese e Bresciano, o comunque da altre parti) sono: crusca, orzo e farina di  soya. Ritornando al mais le voci di rese ridotte sono diffuse anche in vari areali dell’Europa. Questo fa sì che manchino quotazioni sui mesi specie via camion/treno.

I cruscami sono scesi e se qualcuno fosse interessato a crusca a 110€ arrivo per settembre contatti lo studio (OCC). I proteici secondari sono in leggerissimo ridimensionamento mentre le farine di soya cercano una ripresa che il mercato di base gli sta consigliando/permettendo.

Notizie riguardo alla nuova normativa EUDR (Regulation on Deforestation Free Products) che attendiamo con ansia, potrebbe favorire l’origine.

USA. Ieri i ben informati sostenevano un costo possibile in più tra i 35/40$ tonnellata! Intanto sulla far soya sia proteica che 44% si segnala il corto di merce disponibile sia a Ravenna che Venezia con lunghe file al carico. Ed anche problemi qualitativi inerenti colore e granulometria. Foraggi stabili e fibrosi pure stabili anche se le bucce di soya a Ravenna sono poche. Polpe bietola sempre troppo care.

Fare attenzione! Da settimane abbiamo valori di materie prime in “comfort-zone” non aspettatevi grandi ribassi, e ricordatevi che ci sono due guerre in atto e un golfo in mano ai terroristi, nonché una latente guerra di dazi con la Cina. Pertanto ricordatevi che “errare è umano perseverare è diabolico”.

Per il mondo delle bioenergie, è possibile fissare della crusca in foglia a 110€ ton per settembre, e delle polpe surpressate umide sino ad ottobre a valori che si attestano in base alla logistica tra i 55€ e i 60€ alla tonnellata, ci sarà a breve una maggior disponibilità di semola umida, e di Corn Step (liquido di macerazione del mais). Si profila la possibilità da settembre di avere mais bionergetico in gran parte su camion fissi.

Indici Internazionali al 4 settembre 2024

L’indice dei noli b.d.y. è salito a 1.947 punti, il petrolio wti è sceso a circa 70 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,10551 ore 08,4

 

(Pastificio Andalini Spa)

(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl – Milano

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Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/

Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A  

YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM  

Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/

 Visitando il nostro sito Internet o cercandoci su Facebook (cliccando mi piace O.C.C) troverete dei tachimetri d’indicazione commerciale

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@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini 

(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl – Milano

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