Cereali e dintorni. Mercati caldi.

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di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 24 agosto 2022 – A seguire i prezzi del 23/8/22

Come si può dedurre dagli aumenti registrati nelle ultime ore e andando a ritroso sino a lunedì scorso, è innegabile che il mercato sia CALDO. Sappiamo che non ci sono i presupposti per fame e nemmeno per carestie almeno nel nostro emisfero, ma la speculazione, le tensioni geopolitiche, le varie siccità, le rese più basse, (non solo da noi in Europa) e la guerra, creano un mix esplosivo. 

A questo si aggiungano i veri nodi capaci di inguaiarci: il caro energia e la logistica!

Quello che occorre tener presente è che con i costi insostenibili dell’energia molte industrie rallentano (lunedì in Granaria a Milano, le voci inerenti varie crisi produttive erano piuttosto diffuse) questo fatto logicamente riguarda moltissimo la vecchia Europa; quindi, molti sottoprodotti potrebbero rincarare per il quadruplice fatto: caro materia prima di base + caro energia + caro trasporti + incrementi per scarsità di prodotto. 

Dice il vero chi scrive che nel mondo non manca la merce, (vedasi Corriere della Sera di ieri a firma Federico Rampini dal titolo “La crisi alimentare globale è un allarme infondato”, ma il giornalista non conosce il mondo delle Materie Prime, dei Noli navali e ferroviari, (delle speculazioni titaniche in atto in questi due mondi) e non considera nemmeno il balzo delle tariffe del trasporto su gomma, concludendo con la consueta banalizzazione che si traduce in un invito a consumare diete meno carnivore… 

Venendo al mercato interno: proteici più cari, specie le far line di soya, fibrosi sempre cari, le crusche dovrebbero aver toccato il loro apice, (se i molini lavorano di meno per il caro energia, non ci sarà un crollo) grani e orzi stabili, il vero enigma è, e sarà il mais.

Il problema sanitario qualitativo porterà a distanziare maggiormente le quotazioni delle tre qualità del nazionale (alimentare-garantito-103) e sarà anche un problema ed un’incognita il mais 5 ppb raccolto ‘22 dall’estero (ora gli operatori stanno eseguendo ancora il raccolto21) sia per la qualità che per la logistica. (Molto difficile, quasi impossibile raccogliere i valori sui futuri a mezzo camion e treno per due soli motivi: la sanità del prodotto e il costo del trasferimento). Quindi l’unico vero punto di approvvigionamento certo sarà il “Portuale” e chi si accoderà in ritardo probabilmente sarà penalizzato (legge della domanda e dell’offerta) in più, con un cambio come quello attuale e per quello che si prevede, la situazione difficilmente migliorerà. Per queste ragioni risulta difficile ipotizzare  in un forte ridimensionamento del mais.

Infine, in un tale scenario è consigliabile:

–  tenersi più fornitori, e quale mezzo migliore se non operare tramite agenzia di intermediazione! (Officina Commerciale ad esempio) 

–  tenersi qualche scorta in casa in previsione di tempi difficili, 

–  di fissare qualche posizione contrattuale a breve e a medio termine non solo per il prezzo, ma per assicurarsi la merce, 

–  di perseverare sulla valida regola del 1/3+1/3+1/3.  Trasformate…. Non speculate! 

–  Valutate tutte le fonti possibili di amidi e proteine, mettendo da parte vecchi schemi e concetti, in tempi particolari occorrono soluzioni particolari! 

INDICI INTERNAZIONALI 24 agosto 2022

L’indice dei noli B.D.Y. è sceso a 1.271 punti, il petrolio wti è salito a circa 94 $ al barile, e il cambio gira a 0,99401 ore 8,13. 

 

Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/

Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A  

YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM  

Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/

 Visitando il nostro sito Internet o cercandoci su Facebook (cliccando mi piace O.C.C) troverete dei tachimetri d’indicazione commerciale

(per accedere alle notizie sull’argomento clicca qui)


(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. Officina Commerciale Commodities srl – Milano

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