Cereali e dintorni. Mercati e ridimensionamento al termine

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di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 28 maggio 2021 – I prezzi rilevati alla chiusura del 19 maggio:

(tra parentesi le variazioni sulla seduta precedente in cent. di dollaro per Bushel per semi corn e grano in Dollari per tonnellata corta per la farina.)  

Come si diceva nei giorni scorsi, i fondamentali non erano cambiati e il ridimensionamento del mercato era per godere delle prese di profitto da parte dei fondi, per i “rumors” di storni cinesi, e per i vari interventi delle banche centrali e di vari leader mondiali alle prese dei rischi inflattivi con valori delle materie prime troppo alti. 

Le chiusure di ieri sera sono una prova di quanto era stato anticipato: Gli stock sono sempre bassi, i consumi comunque tengono e necessitano di ottimi raccolti per avere un poco di tranquillità, e per avere ottimi raccolti occorre bel tempo. 

Riportiamo quanto scrive Pellati Informa:CHICAGO: altra giornata “bomba” , sempre dominata dal CORN: 3 giorni fa, la chiusura aveva sfiorato il limit down ( -40 ) e ieri ha chiuso al limit-up ( +40). La notizia più positiva è uscita da una conferenza stampa del portavoce del Ministro del Commercio estero Cinese dopo un incontro  con i rappresentanti USA : “la Cina e gli USA devono lavorare per spingere ( to push) a realizzare la Fase 1 dei noti accordi“. 

In una fase in cui si sta finendo di eseguire gli acquisti della vecchia campagna,  e si sono già realizzati circa 10 milioni di tons di acquisti di quella nuova è difficile non intendere la frase di cui sopra se non come nettamente positiva per il mercato. Ieri  infine, nelle vendite settimanali, oltre ad una parte delle note vendite alla Cina di nuovo raccolto: 5.691.000 tons) sono state incluse anche 556.000 tons di vecchio raccolto (soprattutto Messico, ma anche 168.000 tons di Cina e 66.000 di “unknown”). Non solo quindi non compaiono “cancellazioni” di vecchie vendite alla Cina, ma ve ne sono di nuove del vecchio raccolto. Siccome la vecchia campagna è già “ben venduta” e siamo solo a fine maggio, ( con i dati di ieri siamo a 68,6 milioni di tons contro 70,50 previsti dall’USDA per l’intera campagna ) se si aggiungessero altre vendite, gli stock della presente campagna potrebbero effettivamente diventare più ridotti,  andando a sostenere le quotazioni. Naturalmente il tutto non fa dimenticare che la campagna delle semine è iniziata molto bene ma ieri questa situazione non è stata evidentemente menzionata e si è invece evocata anche la difficile situazione del Brasile (ormai la stima della produzione di molti analisti è di 95 milioni di tons contro i 102 dell’USDA) che non fa che confermare la tesi di una maggior domanda di corn USA. 

Il SEME, ieri spinto dal corn, ha recuperato tutto quello che aveva perso in 10 giorni circa. Nel loro “piccolo” le vendite settimanali di vecchio raccolto sono state circa 56.000 tons e 248.000 tons  del nuovo ( farine 197.000 tons  e olio 1700 tons.) Il venduto del seme per la campagna in corso arriva a  ieri a 61,50 milioni di tons contro la stima di 62 dell’USDA per l’intera campagna. Inoltre, le considerazioni di cui sopra, sul corn, relative alla Cina,  sono del tutto valide anche per il seme di soia.  

Anche il GRANO, sulla spinta del corn ha recuperato moltissimo e si è portato sui livelli delle chiusure di venerdì sera. Le vendite settimanali di vecchio raccolto sono state di circa 30.000 tons e quelle del nuovo a 374.000.  

Una mano al rialzo l’hanno anche offerta le previsioni del tempo: sono attese infatti piogge per il week end e per l’intera settimana successiva nella parte centrale e sud delle Grandi Pianure, che secondo gli esperti non sarebbero l’ideale in fine maturazione del raccolto” 

Morale: Pochi hanno saputo cogliere l’attimo, c’è da augurarsi che, con l’alta volatilità, si ripresenti ancora una finestra d’acquisto. 

Indicatori internazionali 28 maggio 2021
l’Indice dei noli B.D.Y. è leggermente salito a  2.688 punti, il petrolio sfiora i 67,00€ $/bar  e l’indice di cambio €/$ segna 1,21796 ore 8,30

Pastificio Andalini

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