di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 19 maggio 2021 – I prezzi rilevati alla chiusura del 18 maggio:
(tra parentesi le variazioni sulla seduta precedente in cent. di dollaro per Bushel per semi corn e grano in Dollari per tonnellata corta per la farina.)
Il fondamentali non sono cambiati completamente, ma è forse prevalsa, al momento, la voglia dei fondi di realizzare i lauti guadagni dai ”margini” accumulati. Il mercato purtroppo continua ad aver bisogno di bel tempo e di grandi raccolti.
Solo con questi due fattori il calo potrà essere duraturo e sensibile, al momento sono solo prese di profitto e paure create dalle alte quotazioni che stanno schiacciando e rompendo molte filiere.
Infatti, è stata sufficiente un’affermazione fatta nei giorni scorsi dal Premier cinese Li, sulla necessità di agire contro l’impatto legato al forte rialzo delle materie prime, che il ferro ha perso, in una seduta al LME, oltre l’8%.
Azzardiamo ancora le previsioni in base alle sensazione per settori:
– Cereali in frenata.
– Cruscami in aumento perché la molitoria lavora a bassi regimi, e qui dobbiamo attendere la fine delle restrizioni Covid.
– Proteici in calo, e la flessione negativa dovrebbe accentuarsi sul mese di giugno per vari motivi.
– Fibrosi in calo, tranne le polpe in forte contro tendenza.
– Sottoprodotti industriali in aumento causa scarse produzioni dell’industria, ma anche in questo caso occorre attendere la fine delle restrizioni Covid.
– Olii vegetali ben tenuti.
– Settore prodotto ogm free, molto molto sostenuto.
– Prodotti per biodigestori molto molto tenuti, sino all’arrivo del pieno degli sfalci primaverili
Non resta quindi che suddividere i rischi di copertura sui mercati futuri, giocando sui nuovi raccolti.
Indicatori internazionali 19 maggio 2021
l’Indice dei noli B.D.Y. è leggermente salito a 2.795 punti, il petrolio sfiora i 65,00€ $/bar e l’indice di cambio €/$ segna 1,21971 ore 13.23
