Cereali e dintorni. Poco di nuovo da osservare.

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di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 22 febbraio  2023 –   

È manifesto come gli USA si considerino superiori a tutto e tutti e così lo fanno anche con i mercati che restano saldamente in mano alla speculazione finanziaria che non ha nessuna intenzione di mollare la presa. Ne consegue che ci ritroviamo con una inflazione a due cifre, con mercati cari e scambi bassi. 

Siamo giunti al punto: la contrazione del potere di acquisto sta “addormentando il mercato europeo”, con valori eccessivamente alti perché la mente dei mercati è altrove. La granitica certezza che alla diminuzione della domanda i prezzi calano si sta incrinando! 

Il mercato in pillole: grano stabile, mais si sta stabilizzando e non cala più, orzo in calo sorgo stabile. Cruscami in rialzo. Proteici… non lasciatevi ingannare dal calo della far soya di ieri sul mercato di Milano, i fondamentali non sono cambiati, gli altri proteici sono tutti stabili. Fibrosi stabili. Sottoprodotti dell’industria del riso in leggero ridimensionamento. Oli ad andamento misto, ma nel complesso stabili. 

Settore delle bioenergie, nulla di nuovo salvo la caccia ai prodotti fermentescibili. Mais over 20 fatto intorno ai 280€ reso nord Italia con specifica ad uso Biogas. 

La morale. Pur essendo un paese Ricco e Glorioso con tanta Storia, Coltura ed Arte commercialmente l’Italia è una punta di spillo nel mondo delle commodities, un paese senza scorte strategiche e senza una visione di Insieme dell’Agroalimentare. Un paese dove sono nati la finanza (cambiali ed assegni, lettere di credito) e i Mercati a Termine, ma ci siamo lasciati “scippare” di tutto. 

Per quanto riguarda i mercati a termine rileviamo che da giorni SOLO GLI IMPORTATORI esitano quotazioni sulle future campagne di Grano e Mais, ma con molta reticenza e con valori fortemente in protezione. Da dove nasce questa ritrosia: dai corridoi del Mar Nero e dalla persistente Siccità e da un’ Inflazione anomala che l’aumento del costo del danaro, non riesce a debellare. 

Indici Internazionali al 22 febbraio 2023

L’indice dei noli B.D.Y. è salito a 594 punti, il petrolio wti è stabile a circa 76 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,06579 ore 08,37 

Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/

Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A  

YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM  

Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/

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@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini 

(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl – Milano

 

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