“Cereali e dintorni”. Raffreddamento sui mercati speculativi

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Di Mario Boggini e Virgilio Milano, 14 febbraio 2025 – 

La voglia di pace, i raccolti abbondanti del sud America e i bassi consumi raffreddano le quotazioni sui mercati speculativi. 

Il dollaro si indebolisce e l’euro si rinforza. 

Di dazi si parla, ma le applicazioni slittano quindi si tratta a tutto campo!! 

Tutto è ancora in movimento! 

Nel mercato interno dobbiamo ripeterci, come quanto scritto nel precedente articolo. 

 “Gli scambi sono veramente bassi, ma il comparto cereali è molto fermo e registra una forte tensione del mais. I motivi sono principalmente geopolitici, logistici, e qualitativi. Purtroppo, rischiamo di avere brutte sorprese sui mesi futuri. Molto dipenderà però dai raccolti dei cereali autunno-vernini, anche se mitigheranno solo in parte la situazione. Cruscami pesanti, ma ormai prossimi ad un solido punto di resistenza. Fibrosi stabili quelli di derivazione industriale, mentre i foraggi restano molto tesi. Per i proteici, sono molto ballerine:ad le far soya anche se continuano a mantenere ancora valori in “confort zone”. Resta tesa la situazione del far girasole proteico e stazionaria per ora la farina di colza. Il seme di cotone stabile, ma “caldo”. Sottoprodotti industriali del riso fermi per via delle esportazioni di Pule.” 

Anche per il mercato dei bioenergetici dovrei solo ripetermi.  

Stiamo vivendo una fase che comunque resta molto volatile ed instabile, con i consumi bassi, con i proteici che vedono il complesso farina di soya veramente a prezzi molto aggressivi, (potrebbe essere conveniente di approfittarne per febbraio/marzo) per mentre il comparto girasole rincara per mancanza di seme e di spremitura, la farina di colza potrebbe subire lo stesso fenomeno. Il comparto cereali invece è teso e potrebbe riservare sorprese già da marzo. 

Quindi sui cereali occorre prestare la massima attenzione perché arrivare a giugno e poi ad agosto settembre la strada è lunga. 

Specie per un paese che non ha scorte fisiche! 

Indici Internazionali al 14 febbraio 2025

L’indice dei noli b.d.y. è salito a 780 punti, il petrolio wti è sceso a 73 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,04700 ore 08,15. , il petrolio wti è stabile a 73 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,03672 ore 08,27 

(Foto Antonio Nunno Puglia)

(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl – Milano

 

(Pastificio Andalini Spa)

(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/

Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A  

YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM  

Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/

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@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini 

(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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