di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 7 giugno 2021 – I prezzi rilevati alla chiusura del 5 giugno:
(tra parentesi le variazioni sulla seduta precedente in cent. di dollaro per Bushel per semi corn e grano in Dollari per tonnellata corta per la farina.)
E mentre scriviamo il telematico è tutto in sensibile aumento.
La causa, o meglio una delle cause: sulle pianure del Midwest e del Nord Ovest degli Stati Uniti è previsto caldo e secco per i prossimi 15 giorni. L’Olio di soya, tra venerdì e stamattina, aumento superiore al 6%, questo farà aumentare il seme e nel medio periodo dovrebbe comprimere la farina di soya.
Le altre cause sono le solite narrate negli ultime settimane: la Cina che compra, i fondi che inseguono lauti guadagni.
Per nostra sfortuna il mercato, con gli stocks così bassi, non ha tolleranza a danni climatici. Le notizie rialziste in questo momento valgono molto di più di quelle ribassiste.
Oggi prezzi più tenuti e più alti di venerdì, questo per quanto riguarda le farine di soya, i semi, l’olio quindi tutto il comparto soya, ma anche sui cereali non si scherza: mais ben più tenuto, grano fermo, orzo in attesa che dal sud arrivi con valori per consegne volanti sui 230€. Unico freno ipotizzabile è che i consumi bassi e l’incertezza conduca molti consumatori a vivere alla giornata, mentre i detentori delle merci vendono solo sul breve, e per le posizioni a medio lungo termine si mettono in protezione e chiedono valori poco appetibili al consumo.
Oggi per Vs info, una farina di soya 2022 vale 396/397€ per la proteica e 386/387€ per la normale partenza porti; e un mais ottobre 21 marzo 22 gira sui 225€ arrivo Bs. Tutti valori poco appetibili MA PURTROPPO REALI.
Per il mondo dei biodigestori da segnalare la caccia ai prodotti, ormai vanno anche matrici dimenticate da tempo, vinacce, bucce d’uva, farina d’estrazione di vinaccioli, marcomele/pere, a breve saranno disponibili gli avanzi della lavorazione del mais dolce.
Occorrerà essere veloci a muoversi sulle prossime prese di profitto, questo specie per le farine di soya sul 2022, mentre sui cereali la situazione rischia di diventare “calda e nociva” per chi commercializza ; le nuove campagne che muoiono alte e partiranno alte.
