di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 30 maggio 2023 – Ieri mercati chiusi in Usa per la festività del Memorial Day e anche in Europa molte piazze chiuse per la festività di Pentecoste.
Oggi riapertura, con il mercato telematico tutto in ribasso, ma con un euro molto debole a 1,06… e qui sta l’enigma con gli USA: mentre loro dibattono sul rischio di default (data limite spostata dal 02/06 al 05/06) come mai la nostra moneta europea è così debole?
Intanto diverse locomotive economiche rallentano, in primis la Cina come anche gli USA e in Europa la Germania.
In questo clima di sfiducia il mercato non può che scendere, ed anche i potenti fondi d’investimento si spostano su beni rifugio durevoli.
Ma attenzione all’entusiasmo del “cala tutto”, all’orizzonte si delineano difficoltà che potrebbero essere dirompenti o comunque pericolose quali: prima di tutto la guerra, poi il clima e poi, come riportato da Pellati informa e dall’ Agenzia SovEcom “le esportazioni di mais dell’Ucraina per la campagna 2023/24 potrebbero crollare da 28,3 MMT del 2022/23 a 19, sostanzialmente a causa delle ridotte produzioni (da 27 a 20 MMT) e del ridotto magazzino di fine campagna. Per il grano le esportazioni potrebbero risultare di 10,5 MMT contro 16 MMT”.
A queste aggiungiamo le varie criticità logistiche, che si stanno sempre più manifestando specie nel trasporto su gomma per tutta l’Europa ,e i giochi sono fatti.
Intanto il mercato segna quasi ovunque tendenze di ribasso e questo è il fatto che induce moltissimi ad acquisti mirati solo sul breve termine.
Il mercato in pillole: non cambia nulla rispetto all’ultimo rapporto..
Sempre tanti problemi di logistica che purtroppo a breve potrebbero peggiorare con le campagne di raccolta dei cereali.
Il comparto delle bioenergie registra una forte domanda di matrici fermentescibili, si consiglia a breve di approfittare del calo del comparto dei cruscami. Potrebbero arrivare in un futuro, a medio termine, basi fermentescibili da danni portuali, per questo chi fosse interessato contatti lo studio OCC.
Indici Internazionali al 30 maggio 2023
L’indice dei noli B.D.Y. è sceso a 1.172 punti, il petrolio wti è sceso a circa 72$ al barile, il cambio €/$ gira a 1,06886 ore 08,29.
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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.