Di Lamberto Colla Bologna, 26 ottobre 2021 – Nella maggior parte degli stand espositivi si potevano osservare piccole e grandi novità.
Il minimo comune denominatore, che metteva tutti questi in comunione, era la sostenibilità. E la parte del leone l’ha fatta ovviamente l’elettrificazione e la robotizzazione. e l’automazione.
La rassegna 2021 dell’EIMA si è quindi conferma una grande festa della meccanizzazione. I dati sui primi cinque giorni stimano ben oltre le 200 mila le presenze, che proiettano la rassegna verso un risultato finale largamente superiore alle aspettative. Attività promozionale e commerciale intensa si è realizzata presso gli stand delle 1.350 industrie espositrici, e ricco è stato anche il programma dei convegni che, nella giornata conclusiva, si sono incentrati su robotica applicata alla meccanizzazione agricola, modelli per l’economia delle isole del mediterraneo, dibattiti sulla filiera agromeccanica.
D’altronde il tempo stringe e occorre moltiplicare gli sforzi per raggiungere il miglior equilibrio tra l’ambiente e le attività umane. Una corsa alla innovazione con obiettivi precisi ma che devono ancora essere declinati nelle modalità per essere perseguiti con successo, equità e rapidità.
“Nessun agricoltore dovrà restare indietro. Per questo per il piano europeo Farm to Fork abbiamo bisogno di tempo e di risorse” è commento del primo vice presidente della commissione Agricoltura della UE, Paolo De Castro, protagonista di un incontro pubblico con Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma.
“Per ora siamo nel campo di una visione del futuro. – sottolinea ancora Paolo De Castro – Saranno i provvedimenti legislativi successivi a dover rispondere ad alcune domande fondamentali. Abbiamo l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale ma dobbiamo decidere come. E dobbiamo sviluppare la genetica non Ogm. Ci vogliono innovazione e tecnologie, tecniche di evoluzione assistita. Ma tutto questo deve avvenire senza lasciare indietro nessuno. E senza diminuire la produzione agricola con un aumento delle importazioni”.
L’Italia, si mantiene ai vertici per capacità innovativa e di ricerca, comparendo nella “top five” mondiale nel settore della elettrificazione e robotica.
Il nostro Paese è tra i più avanzati al mondo per l’automazione della meccanica agricola, dopo Usa, Olanda, Francia e Germania. Ha prodotto quattro robot agricoli avanzati, sui cento attualmente presenti sulla scena internazionale. La maggior parte, ancora in fase prototipale, è alimentata a energia elettrica.
Con una storica tradizione nel campo della meccanica agricola, l’Italia sta cercando di ritagliarsi un ruolo di primo piano nella ricerca applicata al servizio dell’automazione e della elettrificazione.
I numeri sono ancora troppo piccoli per parlare già dell’esistenza di nuova domanda. Ma sono comunque tali da proiettare il Paese tra i primi cinque nel mondo per innovazione in questo campo.
Oggi sulla scena internazionale sono presenti un centinaio di robot agricoli, molti ancora in fase di prototipo.
Di questi, ventiquattro sono stati prodotti da grandi gruppi statunitensi, sedici da aziende olandesi, dodici da compagnie francesi e sette da imprese del settore tedesche. Con quattro esemplari di robot di ultima generazione le aziende italiane, a pari merito con quelle inglesi, danesi e spagnole, hanno conquistato il quinto posto nella classifica globale dell’automazione.
Se la Ricerca e Sviluppo è un segmento in forte crescita ancor più elevati sono i risultati commerciali e di vendita, facendo registrare crescite record per il mercato Italia
Nei primi nove mesi dell’anno le immatricolazioni di trattori crescono del 43,8%, e forti incrementi registrano tutte le altre tipologie di macchine. L’ottimo andamento del mercato interno combinato con la crescita delle esportazioni – dichiara il presidente dei costruttori Alessandro Malavolti – porterà a fine anno ad un fatturato complessivo dell’industria italiana non inferiore ai 14 miliardi di euro.
Molto positivo anche il mercato dei mezzi per il gardening.
Il Mercato italiano misura un + 24,3% nei nove mesi 2021, e in crescita anche le esportazioni per rasaerba e motoseghe (+23% a luglio). Le previsioni di fatturato 2021 delle industrie italiane è a +15% per un valore di quasi un miliardo di euro.
Il presidente di Comagarden, Renato Cifarelli, mette in evidenza il problema delle materie prime, e dei costi crescenti per le imprese italiane.
Il mercato delle macchine per il giardinaggio e la cura del verde viaggia a un gran ritmo. I dati sulle vendite nei primi nove mesi di quest’anno – elaborati da Comagarden/Morgan – indicano una crescita complessiva delle vendite del 24,3%, in netto recupero quindi rispetto al calo dello 0,9% registrato nello stesso periodo 2020.
Insomma, EIMA International, è stata una iniezione di ottimismo per il comparto della meccanica e per tutto il settore primario, con aspetti positivi che si dovranno riversare sugli imprenditori e operatori agricoli e infine sulla comunità, nel senso più ampio del termine, con le ovvie interrelazioni che produce con l’ambiente che dovranno essere assolutamente con segno positivo.
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