Piano invasi regionale e interventi di mitigazione: summit alla Bonifica Parmense con Coldiretti, Confagricoltura e Cia

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La collaborazione del mondo agricolo diventa infatti quanto mai strategica nell’ottica di un ulteriore e integrativo contributo al lavoro del Consorzio proprio nell’individuazione di potenziali aree idonee ad ospitare opere idrauliche di stoccaggio della risorsa idrica al fine di far fronte, nei periodi di maggiore stress, alla carenza più volte manifestatasi nell’ultimo decennio a causa del mutamento del clima.

Altro focus rilevante, nel corso dell’incontro, è stato quello sulle aree della bassa più recentemente sottoposte ad alcuni fenomeni alluvionali e al ruolo che, in prospettiva, gli stessi imprenditori agricoli potrebbero rappresentare nella segnalazione capillare di eventuali criticità in tempo utile.

Da evidenziare anche le rinnovate azioni sul fronte montano dove l’impegno del mondo agricolo in Appennino è già attivo grazie ai progetti “ad hoc” che la Bonifica Parmense realizza laddove si manifesta la necessità di mitigare fenomeni di dissesto idrogeologico: anche in questo caso novità importanti saranno annunciate nell’ambito del prossimo Cda che si terrà il 29 novembre presso la sede consortile della Casa dell’Acqua.

[Foto allegata: i rappresentanti delle associazioni agricole con i vertici della Bonifica Parmense, da destra in senso antiorario: Luca Cotti e Marco Orsi (Coldiretti); Eugenio Zedda (Confagricoltura); Simone Basili (Cia); Fabrizio Useri e Francesca Mantelli, rispettivamente direttore generale e presidente del Consorzio]

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