Quanto il tappo a vite può sembrare distante dal consumatore 

0
1105

da L’Equilibrista @lequilibrista27  Reggio Emilia, 26 ottobre 2022 – Iniziamo con lo smentire questa credenza. Va detto molto chiaramente che il tipo di tappatura di una bottiglia non è assolutamente un’indicazione della qualità del vino, ma sempre molto ben chiaro questo punto!

Negli ultimi anni molti produttori hanno scelto il tappo a vite, anche per vini di alta qualità tanto che molti esperti sostengono che questo sia il modo migliore di sigillare le bottiglie di vino. Il tappo a vite in alluminio presenta in effetti diversi vantaggi: innanzitutto mantiene la freschezza dei vini e limita il rischio di evaporazione e di ossidazione, dovuti ad uno stoccaggio molto lungo. 

Il vino non saprà mai quindi “di tappo” e le bottiglie potranno essere conservate in posizione verticale senza che questo si secchi ma soprattutto che il vino sia di facile e veloce nella sua apertura. Non tutti sono dotati di cavatappi e non tutti sanno aprire una bottiglia in modo adatto, come solitamente un sommelier ha ricevuto una formazione adatta per saperlo fare. 

Questo per introdurre una campagna di promozione a sostegno del sughero, promossa e sostenuta da APCOR (Associazione Portoghese del Sughero) e, per l’Italia, da ASSOIMBALLAGGI – Federlegno/Arredo, che porta a nuovi risultati ed interessanti risultati a conferma della centralita del sughero nell’aumentare la qualità del vino assaggiato.  

Il progetto APCOR nasce come estensione di un esperimento condotto dal Behavior and BrainLab IULM di Milano nel 2018 ed ampliato nel 2022 con l’obiettivo ultimo di dimostrare come la wine experience possa essere modificata tramite informazioni preliminari fornite ai degustatori e come possa portare anche i più esperti a una valutazione completamente differente dello stesso prodotto.

L’innovativa metodologia del centro di ricerca non si è basata solo ed esclusivamente sulla analisi ma il 50% del campione era composto da esperti, il restante 50% da consumatori abituali di vino senza specifiche competenze.

Scopo della ricerca è stato analizzare le differenze percepite tra un vino che si credeva provenire da una bottiglia chiusa con tappo in sughero rispetto a un vino che si credeva provenire da una bottiglia chiusa con tappo a vite. Il vino era lo stesso e composto al 50% da vino proveniente da una bottiglia con chiusura in sughero e al 50% da vino proveniente da una bottiglia con chiusura a vite. I 40 partecipanti sono stati suddivisi per genere e fasce d’età, ma anche per l’expertise nel campo del vino. 

Innanzitutto si fa leva sull’esperienza emotiva, partendo dal suono, per cui vengono fatti ascoltare due audio, uno chiaramente riferibile alla tipica apertura di una bottiglia con tappo in sughero, il secondo all’apertura di un tappo a vite

Pertanto, i risultati portano alla consapevolezza che lo stimolo relativo all’apertura di una bottiglia con tappo in sughero, riscontra una migliore performance: tanto che l’engagement cognitivo è maggiore del 39% rispetto al tappo a vite e anche l’attivazione emotiva segue lo stesso trend risultando maggiore del 64%. 

In entrambe le fasi successive, esperienza olfattiva e degustazione, quindi i risultati rimangono coerenti con quelli della fase di ascolto iniziale tanto che l’esperienza olfattiva del vino che si pensa provenire da una bottiglia con tappo in sughero, ottiene un engagement cognitivo maggiore del 34% mentre l’attivazione emotiva risulta maggiore del 59% rispetto a quella del tappo a vite.

Nella fase di degustazione quando i partecipanti credono di bere il vino proveniente dalla bottiglia con tappo di sughero mostrano un engagement cognitivo dell’80% superiore rispetto a chi crede di assaporare il vino proveniente dalla bottiglia con tappo a vite. Inoltre, i partecipanti mostrano un’attivazione emotiva maggiore del 238% quando convinti di star assaporando vino proveniente da bottiglia con tappo in sughero. 

Complessivamente, quindi, la bottiglia con tappo in sughero viene valutata meglio (per quanto riguarda qualità, intensità del sapere e piacevolezza) quando il soggetto è convinto di aver assaporato un vino proveniente da una bottiglia con tappo in sughero. Infatti, i partecipanti stimano un costo 7,69€ per il vino con tappo in sughero quindi 1,44€ in più rispetto al tappo a vite (+16%) e si dimostrano disposte a pagarlo 7,78€ a bottiglia quindi 1,21€ rispetto tappo a vite (+18,5%).

Quanto emerso complessivamente dalla ricerca, segna quindi un passo marcatamente importante sulla grande efficacia del sughero nel far percepire da un punto di vista irrazionale e razionale il vino come di maggior qualità ed offre preziose indicazioni per il futuro e l’evoluzione di approccio in relazione a questo materiale davvero unico al mondo. 

Già ad oggi, straordinarie iniziative dal punto di vista ambientale, sono pensate per essere parte di una filiera che sta portando avanti un importante percorso di innovazione e di valorizzazione dal punto di vista delle produzioni e dei processi produttivi.

Google search engine