O forse no? Qualcuno ci ha guadagnato, invece?
Di Lamberto Colla Parma, 20 novembre 2022 – Il primo a parlare è stato il capo di Stato maggiore dell’esercito americano, il generale Mark Milley, il quale considerava che l’arsenale russo è ancora molto efficiente, ricco e ne consegue che l’Ucraina non ha possibilità di vincere la guerra. Una vera “bomba” in occidente, da sempre così convinto che “Davidino Zelensky” avrebbe sottomesso il “Golia Putin”. L’altissimo ufficiale americano, osservando coll’occhio critico dello stratega bellico la situazione in campo e proiettando sull’imminente arrivo del freddo e della neve, ha considerato che la Russia si sia ritirata da Kherson proprio per sfruttare la situazione meteo e la conseguente minor intensità operativa, potrà così meglio organizzare le truppe e gli armamenti per la successiva pesante e più efficace campagna di guerra della controffensiva.
Ecco quindi che il momento attuale parrebbe opportuno, secondo Milley, per aprire ai negoziati: “Possibilità di dialogo, sfruttiamola” e infine chiosa con “L’alternativa somiglia pericolosamente al 1915”, sottolineando comunque che non c’era alcuna intenzione di fare “pressione su Zelensky”.
Il cambiamento di atteggiamento da guerrafondai a pacifisti moderati si era già ben letto durante la crisi del missile caduto in Polonia proprio durante il summit del G20.
Lo stesso Biden è stato perentorio nel difendere il suo acerrimo nemico Putin.
Un coro, inaspettato, si è levato per dichiarare che non c’erano certezze che il missile fosse partito dalla Russia. Lo stesso presidente polacco Duda aveva dichiarato che la cosa era incerta e che si fosse trattato di “uno sfortunato incidente”, probabilmente un missile della contraerea ucraina che ha sbagliato rotta, ma di certo “non un attacco deliberato contro la Polonia” né alla Nato.
Insomma una posizione che ha visto tutti allineati per non innescare un conflitto esteso a tutta la NATO, essendo, a differenza dell’Ucraina, la Polonia uno Stato aderente a tutti gli effetti all’alleanza atlantica.
Ma l’attore “Nato” non l’aveva presa bene tutta questa benevolenza è ha invocato a gran voce indagini più approfondite, non volendo credere che il missile fosse suo e che non avesse funzionato il sistema di autodistruzione.
Alla fine però anche lui è venuto a “migliori consigli”.
La “Guerra può finire senza riconquista totale”. E’ il colpo di scena inventato dal consigliere di Zelensky, aprendo di fatto a una pace prima della liberazione dei territori.
A sostenere questa apertura al dialogo è stato il braccio destro di Volodymyr Zelensky, quel Podolyak che spesso aveva spinto per una linea dura sulla guerra. La guerra quindi potrebbe finire anche prima dell’eventuale riconquista di tutti i territori sottratti dalla Russia, magari basterà la conquista di una grande città come Luhansk. Per poi arrivare alla fine del conflitto.
Sogno o son desto?
Putin aveva sempre offerto scappatoie per non iniziare la guerra, a partire dalla messa in esecuzione, da parte Ucraina, degli accordi di Minsk (1 e 2), mai ascoltati da alcuno mentre per tutta risposta il 2021 è stato contraddistinto da molte provocatorie esercitazioni NATO ai confini con la Russia.
Ed ora, dopo una marea di morti (si racconta che possano essere 200.000 i militari deceduti sui due fronti), di città distrutte, e un buon 20% delle infrastrutture, soprattutto di uso civile, come centrali elettriche ad esempio, sono state alienate dalle bombe,…
…tutto potrebbe finire come era iniziato!
Dopo aver enormemente arricchito i guru della “galenica” in seguito a una pandemia affrontata commercialmente più che sanitariamente, dopo aver enormemente arricchito gli “armaioli” con un guerra evitabile, domani toccherà ai “muratori”, agli “elettricisti” e ai “pontieri” ricostruire l’Ucraina distrutta e alla quale verrà concesso un cospicuo “Piano Marshall” che la blinderà in occidente per sempre, mentre nuovi , straricchi, entreranno nelle classifiche di “Forbes” in attesa che l’impoverimento dell’europa diventi una nuova terra matura di conquista dei soliti pochi dalle risorse infinite, che con le loro fondazioni ci daranno il pane quotidiano in cambio della sopravvivenza e dell’utilizzo del corpo da sperimentazione.
“E quasi tutti vissero infelici e scontenti”.
LINK UTILI
https://www.gazzettadellemilia.it/politica
https://lists.peacelink.it/news/2022/11/msg00015.html
Biden video: il missile in Polonia non è dei russi. https://www.youtube.com/watch?v=Ob_cQfGMJ34
https://www.open.online/2022/11/17/polonia-indagine-missili-confine-ucraina/
https://www.gazzettadellemilia.it/politica/item/38591-cui-prodest-usa-o-russia-con-video