Di Lamberto Colla Verona, 15 aprile 2024 – Oltre 4 mila cantine e player da 30 nazioni presenti alla 56° edizione di Vinitaly, per il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo: “Vinitaly non è solo un alleato fondamentale delle aziende del settore ma contribuisce al posizionamento del vino italiano nelle principali aree strategiche. Quest’anno sono 1200 i top buyer da 65 nazioni pronti a conoscere e ad avviare trattative con le imprese espositrici. Un risultato in aumento del 20% rispetto al 2023, ottenuto grazie una potente campagna di incoming, realizzata anche con il sostegno di Ice, che per la prima volta ha coinvolto tutti i player istituzionali della promozione. Una diplomazia del business per far crescere il settore e le imprese”.
In contemporanea a Vinitaly, anche la 28ª edizione di Sol, International olive oil trade show, il 25° Enolitech, salone internazionale delle tecnologie per la produzione di vino, olio e birra, e Xcellent Beers, la rassegna dedicata alle produzioni brassicole artigianali.
All’inaugurazione sono intervenuti: Barbara Bissoli, vicesindaca del Comune di Verona, Flavio Massimo Pasini, presidente della Provincia di Verona; Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale; Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste; Luca Zaia, presidente Regione Veneto; Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura; Matteo Zoppas, presidente di Ice Agenzia e Maurizio Danese, ad Veronafiere
Nel corso dell’evento sono stati assegnati anche i riconoscimenti “Premio Vinitaly International Italia”, “Premio Vinitaly International Estero” e i nuovi “Vinitaly Wine Critics Award” e “Premio Vinitaly 100 anni”.
In contemporanea con la fiera del vino Veronese, parte la prima giornata del Made in Italy ed il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Alfonzo Urso evidenzia che Vinitaly è la migliore anteprima per l’evento che si celebra in tutta Italia con oltre 300 eventi.
Un Matrimonio tra Arte e Vino commenta Gennaro Sangiuliano, riferendosi alle opere in mostra all’evento veronese.
Premiazioni, dibattiti e tavole rotonde susseguitesi sin dal mattino.
“Se tu togli il vino all’Italia. Un tuffo nel bicchiere mezzo vuoto”, titolo-provocazione per la tavola rotonda al Vinitaly Official con la presentazione dello studio a firma Osservatorio del Vino – Vinitaly e Prometeia.
Un racconto al contrario, partendo da quanto e cosa perderebbe il nostro Paese se venisse meno la vitivinicoltura. In sala gli interventi del ministro Francesco Lollobrigida, di Federico Bricolo presidente di Veronafiere e di Maurizio Bindocci presidente Consorzio del Vino Brunello di Montalcino e di Francesco Cambria presidente Consorzio Etna DOC, modarati da Ferraro Luciano.
Tre i quesiti fondamentali, qual è il valore economico generato dalla filiera del vino, quale parte rappresenta il movimento turistico del vino, ed in ultimo che tipo di contributo può dare il vino alla reputazione del brand collettivo Made in Italy .
Ne emerge che la filiera del vino è in grado di generare annualmente un valore economico per oltre 45 miliardi di euro pari a 1,1 punti di Pil con oltre 300.000 persone che vengono impiegate in questa filiera. Il 15% del valore totale della filiera del turismo viene dal mondo del vino mentre dopo pizza e pasta il vino è la terza parola in assoluto più associata al brand collettivo made in Italy.