Biometano: NO GRAZIE! … o almeno non così proposto.

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Sarà per i finanziamenti cospicui, sarà perché sono opere inderogabili e imprescindibili, sarà per entrambe le opzioni che il progetto presentato a Sissa Trecasali per la realizzazione di un impianto di Biometano è stato sfornato con evidente superficialità. C’è da augurarsi che in altre aree i progetti presentati siano di migliore e più corretta compilazione, nel rispetto dei cittadini e anche delle amministrazioni di controllo.

Di Lamberto Colla Parma, 14 settembre 2025 – Verrà calato dall’alto, quindi siamo certi che sarà di pubblica utilità. Ma come spesso accade in questa strana penisola, alcuni hanno la fortuna di pubblicizzare i costi e di privatizzare gli utili.

Oggi i ricavi sono ottenuti grazie ai finanziamenti centrali e alla tariffa premiante stellare. Ma tra 15 anni, quando scadranno i vantaggi, ecco che magari i titolari saranno già traslocati in altre avventure facili facili.

PRENDI I SOLDI E SCAPPA!

Per fortuna che c’è la Conferenza dei Servizi a vigilare che tutto sia eseguito secondo la massima aderenza alle norme, fortuna che i Vigili del Fuoco sono in prima linea sia per intervenire nelle emergenze e per garantire la più sicura prevenzione. Poi ci sarà qualcuno che verificherà i conticini dei finanziamenti erogati siano stati utilizzati correttamente.

Ma al momento attuale sembra che nessuno sia incaricato di verificare la fattibilità reale e le garanzie di salvaguardia verso la popolazione che sarà interessata dall’investimento.

Premesso che ogni investimento è il benvenuto nel comune di Sissa Trecasali, ma penso di non essere smentito se estendo l’interesse anche a quasi tutti gli altri comuni,  ma le imposizioni dove gli svantaggi potenziali potrebbero risultare di gran lunga superiori ai vantaggi, ecco  che in questo caso la popolazione ha tutti i diritti di opporsi con ogni mezzo.

Già perché, come teorizzò Sandro Pertini in un discorso del 1974,  abbiamo il “dovere di non adeguarsi di fronte ai fatti legati alla cattiva politica…”.

E in questa circostanza gli elementi per opporsi ci sono e tanti e di elevato peso come di seguito elencato.

Come anticipavamo, il progetto presentato riporta “simpatici refusi” a testimonianza di operazioni di “Copia Incolla” insolenti piuttosto che di percorsi transitabili dai camion impossibili o quasi. Strade e ponticelli che non possono sopportare quei mezzi. Inoltre, giusto per esemplificare anche la dichiarazione che non vi sarà passaggio nei centri abitati, quando invece ci sono, eccome se ci sono, non è proprio un elemento di correttezza.

In breve sintesi:

  1. La società che ha presentato il progetto è stata costituita solo tre mesi prima della presentazione del progetto stesso;
  2. La medesima società è aderente a una Holding di diritto lussemburghese costituita un mese prima della italiana
  3. Il capitale, addirittura interamente investito, è di 10.000 € a fronte di investimenti che potrebbe essere di circa 25 milioni.
  4. Gli amministratori, soprattutto uno di costoro, è titolare in una costellazione di società analoghe.
  5. L’azienda proponente non è l’impresa che realizzare l’opera
  6.  E’ ipotizzato un presidio di tre unità operative in loco per una copertura di circa 9.000 ore lavorative anno e per un valore economico lordo di 30.000€/cad. L’impianto, quindi, si può agevolmente affermare che non sarà presidiato per molte ore al giorno.
  7.  Saranno circa 30 i mezzi che mediamente ogni giorno porteranno le materie prime per il funzionamento dell’impianto.
  8. In totale saranno circa 600 anno invece le cisterne e mega cisterne (50 ton GNL) che ogni trasporteranno il GNL (Gas Naturale Liquefatto) ai centri di raccolta e convogliamento. Rammentiamo che il GNL è un gas altamente esplosivo e che il momento di maggiore criticità è appunto il trasferimento da cisterna a tank e viceversa.
  9.  Il GNL quindi non sarà di servizio alla popolazione residente.
  10. Il residuo della lavorazione, “compost”, verrà anch’esso trasportato altrove, fuori dal Comprensorio del Parmigiano Reggiano all’interno del quale non può essere utilizzato. Non si conosce il numero di mezzi che dovranno essere utilizzati.
  11. Il sospetto che possa trattarsi  di una speculazione è elevata in considerazione del fatto che:
    1.         11.1.Capitale limitatissimo
    1.         11.2. Ipotesi di costruzione societaria tipo “scatole cinesi”
    1.         11.3.Gli accordi eventualmente sottoscritti con gli attuali amministratori potrebbero essere non più validi in caso di vendita della società ad altri gruppi (si vocifera per un gruppo / Fondo tedesco).
  12. A conclusione del progetto fra 15 anni, che ne sarà dell’area così deturpata?
  13.  Altro… in via di investigazione.

Al territorio di Sissa Trecasali, toccato dal progetto BMET14 srl non resterà nulla salvo i potenziali danni e malefici. E come è invece la situazione nei vicini territorio di Polesine Zibello e Sorbolo Mezzani. Anch’essi sono nelle medesime condizioni con progetti analoghi?

Transito di innumerevoli mezzi all’interno dei centri abitati, problemi odoriferi, rischio inquinanti il latte per il Parmigiano Reggiano, rischio esplosione, maggiori oneri manutentori per il manto stradale e per l’area che sarà dismessa.

Infine ma non da ultimo, l’inquinamento e la produzione di CO2. Pare una barzelletta se si considera che il progetto nazionale sul Biometano ha origine proprio dalla necessità di accelerare la transizione energetica e la sostenibilità ambientale.

Informazioni accessorie

INCENTIVAZIONE

Il D.M. 15 settembre 2022 rappresenta il più recente decreto di incentivazione del biometano, in applicazione della misura “Sviluppo del biometano, secondo criteri per la promozione dell’economia circolare” del PNRR (Missione 2, Componente 2, Investimento 1.4).

In continuità con il precedente D.M. 2 marzo 2018, il nuovo decreto ha l’obiettivo di sostenere gli investimenti per la realizzazione di nuovi impianti di produzione di biometano e per la riconversione di impianti esistenti a biogas.

Più nello specifico, possono beneficiare dei nuovi incentivi gli impianti di produzione di biometano di nuova realizzazione, agricoli o a rifiuti organici, e gli interventi di riconversione a biometano (totale o parziale) di impianti agricoli esistenti di produzione di elettricità alimentati da biogas.

L’incentivo si concretizza in un sostegno in conto capitale (pari al massimo al 40% delle spese sostenute) e in una tariffa incentivante della durata di 15 anni, applicata alla produzione netta di biometano.

Il biometano prodotto deve essere destinato al settore dei trasporti o ad altri usi.

Beneficiari: Imprese – Soggetti Pubblici/P.A. 

Chi lo gestisce: Gestore servizi energetici (GSE)

Per concludere, in data 22 luglio 2025 è stato pubblicato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il Decreto Direttoriale n. 235 del 21 luglio 2025 che approva l’Avviso pubblico che disciplina la partecipazione alla procedura prevista dal PNRR nell’ambito della Missione 2, Componente 2, Investimento 1.4 “Sviluppo biometano secondo criteri di promozione dell’economia circolare” Misura “Pratiche Ecologiche” di cui al DM 13 marzo 2024 n. 99.

Con una dotazione finanziaria complessiva pari a 193 milioni di euro, l’Avviso definisce in dettaglio i criteri di ammissibilità, le modalità di presentazione e i termini per inoltrare le richieste di partecipazione alla procedura.

Insomma la demagogia di cui è pervasa la politica europea è riuscita a generare un nuovo ossimoro: Progetto Biometano e Transizione energetica.

Per approfondire: Investimento 1.4 – Sviluppo del biometano, secondo criteri per promuovere l’economia circolare

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(per seguire gli argomenti “Editoriali” clicca qui)

https://www.gazzettadellemilia.it/politica

https://www.mase.gov.it/portale/-/pnrr-e-biometano-pubblicato-l-avviso-per-l-avvio-della-procedura-di-accesso-agli-incentivi-previsti-per-pratiche-ecologiche-?p_l_back_url=%2Fportale%2Fricerca%3Fr%3Dbiometano%2B

https://www.mase.gov.it/portale/web/guest/investimento-1-4-sviluppo-del-biometano-secondo-criteri-per-promuovere-l-economia-circolare

https://www.assobassa.it/biometano.html

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