Sissa Trecasali, 22 settembre 2025 – Un’Assemblea molto partecipata a conferma dell’interesse suscitato in paese dal progetto di costruzione di un impianto di medie grandi dimensioni di produzione di Bio-Metano.
Come è stato ben sottolineato dagli amministratori, il No del Consiglio Comunale non è al Biometano in quanto tale, bensì al progetto esposto, alla localizzazione ampiamente inadeguata e all’assenza di garanzie, sia tecniche che economico finanziarie. In pratica il bilancio tra costi e benefici sarebbe totalmente spostato verso i costi, economici, sociali, ambientali e di sicurezza.
I lavori sono stati aperti dal Sindaco Igino Zanichelli che ha enfatizzato il fatto che maggioranza e minoranza si sono trovate totalmente concordi nell’opporsi alla proposta progettuale e ha ringraziato il gruppo dell’associazione “AssoBassa” e “Aironi del PO” per il prezioso contributo offerto.
“Stasera si parlerà, si discuterà di un argomento molto importante per il futuro del nostro comune , un impianto di biometano che un azienda creata ad inizio anno vuole realizzare acquistando terreni agricoli in prossimità dei centri urbani di Sissa, e Torricella , ma che interesserà per motivi viabilistici tutto il nostro comune e non solo.
Un impianto denominato green, ma che di green non ha nulla a che vedere se non il nome, un impianto che sfrutta incentivi pubblici, le leggi vigenti per la transazione energetica, che permettono di passare sopra le nostre teste per essere realizzato, ma che non ha nulla a che fare con le produzioni agricole del nostro territorio. un impianto completamente avulso dalla nostra realtà.” Così ha avviato la serata il Sindaco Igino Zanichelli.
Come si diceva, l’argomento è particolarmente sentito dalla popolazione ma a quanto pare è di interesse anche delle rappresentanze politiche che hanno accolto l’invito a partecipare. Sono intervenuti a dare un loro contributo l’Onorevole Gaetana Russo (FDI), il consigliere Regionale Andrea Massari (PD), il segretario provinciale del PD ed ex Sindaco di Sissa Trecasali Nicola Bernardi. A seguire sono intervenuti Marco Orsi (Direttore di Coldiretti Parma), Roberto Gelfi Presidente di Confagricoltura Parma, accompagnato dal direttore Eugenio Zedda, Armando Zambelli in rappresentanza del “Comitato del SI al BMET14 srl, Massimo Gibertoni (Presidente Aironi del PO), Gianni Bertoncin ex sindaco di Trecasali (PCI), Pietro Coghi (Medico), Sara Tonini (consigliere di maggioranza), Ilaria Avanzini (consigliere di minoranza) e molti altri cittadine e cittadini che hanno voluto dare il loro contributo in appoggio alla iniziativa.
Evidentemente, il cuore della serata è stato l’intervento tecnico, esposto dall’Ing. Paola Delsante dell’amministrazione comunale e soprattutto dei rappresentanti di ASSOBASSA Tiziano Campanini, Barbara Bertoli e Alfredo Azzi che sono scesi nei dettagli di tutte le problematiche rilevate nel progetto
“Quante tonnellate di cemento, ferro e ghiaia copriranno il terreno agricolo, dove fino a ieri c’era un campo di girasoli?” E’ la domanda che retoricamente pone Tiziano Campanini e che svilupperà con dati, che seppur stimati danno una misura della vastità del problema. Al rappresentante di Assobassa il compito di approfondire l’impatto veicolare sul territorio e la inadeguatezza delle strade teoricamente percorribili dagli 8.000 mezzi pesanti aggiuntivi anno dei quali 600 saranno di GNL (Cisterne da 50 ton/cad).
A Barbara Bertoli invece il compito di spiegare cosa è il Bio-Metano e illustrare la “galassia” delle società BMET (14,7 ecc…) presenti sul territorio provinciale ma estese in tutta Italia.
La Bertoli fa un excursus sul passato “negativo” dell’area per cui è ora di dire basta alle predazioni:
- Ex Zamorani – bonifica ambientale (Karen B)
- AREA VASTA di Viarolo
- Termovalorizzatore ditta Thermoselect (* non realizzato)
- Sebiplast – Ditte BIO-On e Sadam (* non realizzato)
- TI-BRE – nel 2017 Sissa Trecasali (comune italiano con maggior consumo di suolo)
- 3 campi coltivati a fotovoltaico
Altri punti sensibili toccati dalla rappresentante di ASSOBASSA sono relativi alla “Economia Circolare” mancante, alle emissioni in atmosfera assolutamente non trascurabili e infine soffermandosi sui ridicoli refusi del progetto che richiama parti di altri territori e gli errori macroscopici del “Bilancio di Massa”.
Il tutto è così riassumibile:
- Solo un refuso? Non pare, si veda il progetto di BMET6 nel comune di Argenta con dati analoghi cioè con gli stessi errori!
- ❑ Sanno quello che andranno a fare?
- ❑ Non conoscono il territorio! (strade-attraversamento centri abitati-impianti sportivi e
vicino a scuole)
- ❑ Scelgono un’area a rischio alluvione e mal servita
- ❑ Forniscono dati di progetto completamente errati
- ❑ Progetto fotocopia presentato tal quale in vari comuni…
L’ultima parte del lavoro è stata assegnata a Alfredo Azzi, il quale si sofferma su BMET 14 srl. “premesso che l’iniziativa privata è regolata dall’ art. 41 della Costituzione, questa non può “Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.”
Ma quello che si configura è una serie di scatole cinesi le cui responsabilità e operatività restano ignote.
BMET14 srl costituita il 19/01/2024
inizio attività 01/04/25 (ATECO: 74 99 32)
• Sede sociale: TREVISO
• Capitale sociale € 10.000 i.v.
• Proprietà: 100% BMET HOLDING srl (Milano)
. 2 soci (uno presenta in 71 imprese e un altro in altre 10)
La prima domanda che si pone ASSOBASSA è “Chi è il Proponente” considerato che la BMET14 srl confluisce nella BMET HOLDING costituita il 02/10/2023 inizio attività 01/04/25 – Capitale sociale € 10.000 i.v. di Proprietà 100% di QGM HoldingS.AR.L.(Lussemburgo)
La prima legittima domanda è “Chi realizzerà l’impianto e chi metterà i soldi”. La seconda è immediatamente derivante dalla prima ovvero “Come si pensa di evitare un eventuale cambio di amministratori, società e del soggetto economico?”
Azzi infine prosegue nell’approfondimento dei RISCHI, dei problemi di sicurezza e dei potenziali miasmi e problemi odorigeni.
L’enorme riscontro partecipativo è stato molto apprezzato anche da Lamberto Colla (capogruppo di minoranza) il quale, nel suo breve e incisivo intervento, ha rimarcato la non contrarietà al “Bio Metano” in quanto tale, ma non a progetti irricevibili che offendono le intelligenze dei cittadini ma anche di coloro che dovrebbero verificare. Infine chiede, ai politici (tutti), che il “caso Sissa Trecasali” sia da estrapolare su scala generale affinché si proceda rapidamente a colmare il gap in campo normativo. Nello specifico per quanto concerne l’individuazione delle aree idonee e una programmazione che veda l’interessamento anche delle amministrazioni locali.
Gli organizzatori dell’evento convengono che la celerità necessaria per l’aggancio dei fondi PNRR non può contrastare l’interesse dei cittadini.
In conclusione, dalla assemblea di Sissa Trecasali, è uscito che da una buona programmazione a monte, con linee di indirizzo chiare che garantiscano anche la credibilità degli esecutori, affiancate da procedure amministrative agevolate per la rapida messa a terra dei progetti potrà garantire efficienza, sicurezza e rispetto dei tempi del PNRR.
Ma l’”assalto alla diligenza” non sarà tollerato da Sissa Trecasali, ma si presume da nessuna altra popolazione che abbia a cuore lo sviluppo e la sostenibilità socio economica del proprio territorio.


















